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>> Disoccupazione giovanile: un disastro con tanti colpevoli

Creato il 01 novembre 2013 da Felice Monda

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Disoccupazione giovanile: un disastro con tanti colpevoli

Periodicamente sono diffusi dati sulla disoccupazione giovanile e purtroppo sono sempre più allarmanti. Da tempo questa generazione è stata definita la generazione perduta, tanti giovani senza speranza e senza futuro, senza un orizzonte, senza un progetto, tanti giovani inattiviscoraggiati, inoccupabili, abbandonati a se stessi.

Quali sono le cause? Innanzitutto la crisi economica più grave dal dopoguerra che ha fatto vittime dappertutto, una crisi economica che molti hanno visto come l’ennesima crisi ciclica del capitalismo moderno. Giovani vittime della crisi economica quindi, milioni di persone senza un lavoro.

Inoltre i giovani sono anche vittime delle misure di austerità e rigore dettate dall’Europa, misure che hanno depresso ancora più il clima economico di recessione già presente, misure draconiane che hanno impoverito ampie fasce della popolazione degli stati europei del sud e ridotto tanti cittadini europei alla povertà e alla miseria.

Intanto la politica parla di altro o ne parla un giorno si e un mese no.

L’opinione pubblica parla di altro o ne parla e se ne dimentica lasciando cadere la questione nell’oblio più assoluto.

Un disastro di immani proporzioni quello della disoccupazione giovanile di cui è responsabile la politica tutta come l’opinione pubblica come anche un modello economico che va modificato o cambiato del tutto.

Un disastro di cui è responsabile tanta opinione pubblica e società che propinano il modello economico attuale come il migliore possibile.

E intanto tutto ciò porta a manifestazioni, tumulti, proteste che spesso sfociano in violenza e atti vandalici: proteste che quindi vengono condannate spesso a causa della loro eccessiva violenza mentre rimangono “non condannate” le cause e i motivi che hanno portato a quelle violenze.

Nel paese italico dove tutto sembra possibile come ci mostra sia la politica, la cronaca che la società, nel paese della corruzione, del clientelismo e del nepotismo, ebbene in questo paese i giovani, i neet, i bamboccioni, i choosy etc sono tutti da sacrificare per mandare avanti la baracca.

 


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