Disquisizione sul coniglio…al teatro Civico di Vercelli.

Il violinista israeliano Shlomo Mintz

Non chiedetemi come è andato ieri sera il concerto per violino ed orchestra di Shlomo Mintz con la Camerata Ducale.

Niente da eccepire per il mio orecchio che è più abituato al pop,ma all’improvviso verso il termine della seconda sonata,una sinfonia a di Beethoven, la numero 2,opera vattelappesca, mi è venuto in mente e non so come..una disquisizione sul coniglio fatto in pentola.In umido o in arrosto?

E pure,di una volta che ho fatto lo spallone..di denaro.

Non il cambiavalute,avete capito bene,lo spallone.Cioè colui che si infila in sacoccia dei soldi che gli affidano e li fa transitare tranquillo attraverso una dogana sotto gli occhi.. di nessuno..senza batter ciglia.

Intanto dovrei dirvi di una mossa semplice,la prima da imparare.

L’Orchestra Camerata Ducale, fondata nel 1992 per iniziativa di Guido Rimonda e Cristina Canziani.

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Se rientrate in Italia in auto o in aereo da chissà dove fuori della UE,e stranamente vi fermano,può succedere, chiedendovi i documenti,non presentate la carta d’identità con fare furtivo.

Bensì mettete mano al portafogli ed apritelo ben bene sotto gli occhi del doganiere facendo difficoltà a trovare il documento.

Noterete che si comporta come il vostro parroco,quando lo trovate per strada e gli fate un’offerta.

Se aprite la biglietteria.. dinanzi a lui,gli butterà l’occhio dentro per interpretare il vostro buon cuore.

Altrettanto,per mestiere fa il doganiere.

A momenti metteva la testa dentro l’auto per spulciare se era gonfio di cartacce o di soldi,chiaro,che poi,esaminato il documento di identità mi disse.. vada pure.ed io avevo un malloppino in sacoccia delle braghe,niente da denunciare,ma solo per il dispettuccio.. che gli volevo fare!

Cioè capire se arrivava anche a dirmi..scusi venga a togliersi le braghe..

Teatro in piena..la gente esce anche la sera..quando ne vale pur la pena..

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Non lo fanno. Ma non ho finito.

Mentre Mintz dirigeva..pensando alla dogana,mi è venuto in mente l’ultimo comizio di Sarkozy dove ha ricevuto un osanna popolare quando ha invocato di nuovo al protezionismo per difendere i posti di lavoro!

E’ proprio vero che in campagna elettorale vien fuori un po’di tutto.O di tutto un po’,come nelle repubbliche delle banane.

Il coniglio non mi fa paura,né lo disdegno per nessuna ragione,salvo che è una bestia che è difficile sapere cucinare,e soprattutto se accompagnato dalle cipolline di Ivrea che mi piacevano un sacco,e qualche bell’erbetta per dare più sapore.

Mia mamma son anni che non cucina più,ma soprattutto son anni che io vivo lontano da lei,per cui, in giro,andate a trovare un coniglio cucinato coi sapori come piace a me,tenero da masticare ora che ho la protesi,e lo rimangerò.

Non mi è mai più capitato,e dunque l’ho scartato come cibo per non far brutta figura se per disgrazia mi trovo a casa d’altri.

Infatti ad un invitato si chiede in anticipo cosa non mangia per non fargli fare scena muta.Cioè di vedere gli altri rimpinzarsi mentre tu addenti del pane e tiri al dolce.

Cosa abbia il coniglio che è una bestia con la carne così asciutta da rendere morbida in padella,non lo so esattamente, fatto al forno non mi dice nulla.Meglio detto, sa di poco ed è duro da masticare.

Chiuso col coniglio,passerei a Sarkozy ed alle dogane,resta in tema,infatti, anche per i soldi rimpatriati tramite..spallone.

..scusi..si sente male per il caldo..?..le devo misurare la pressione..?..mi fa il dr Piergiorgio Fossale,medico,Assessore alla Cultura.

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In arabo lo chiamano.. barrani..ossia che viene dal di fuori..non proprio nero,neruccio,infatti è nero per loro,ma noi compiliamo il modulo V2,come si chiamava ai miei tempi di viaggiatore di commercio. Li regolarizziamo se siamo gentiluomini.. facendoli entrare come partita in conto..estero.. di un anticipo..su merce da spedire fuori UE.

A Prato,nò.

Entrava ..barrani..ed usciva..barrani.Infatti i pratesi hanno tutti lo yacht al Forte..dei Marmi.E con bandiera liberiana o panamense.

Ora se Sarkozy mette di nuovo le dogane sapete chiaro,vero,..quello che succede?

Che tutti sotto-fattureranno per pagare meno dazi,questo è il risultato solito del protezionismo.

Puoi avere un’imposta sul peso di un tessuto che arriva dalla China,di solito al metro quadro,poi te ne ficcano un’altra sul valore dichiarato in fattura,e finisce che il fabbricante straniero,se ci riesce,ti cambia il peso del tessuto ed il valore in fattura,e la differenza la riceve..barrani..dal di fuori..come già fà sull’IVA per la merce di importazione.

Più i governanti tirano sù l’IVA,più i prezzi in fattura di ingresso diminuiscono.

Contromisura necessaria per sopravvivere. Dicono gli importatori.

Quando feci lo spallone,l’unica volta,mi ci dedicai per rispetto di due anziane vedove,che volevano sotto fatturare nel paese extra CEE dove risiedevano.

Mi ficcarono in mano un deca,mila dollari in contanti,che dovevo consegnare al ragioniere della ditta,da tenere in conto anticipo per merce da spedire.

Li infilai tranquillo nel portafoglio e dato che nessuno mi aveva chiesto all’ingresso quanti soldi avessi in tasca,altrettanto fecero con me quando ne usciì.

Tirai un sospiro di sollievo,pensando ai sacrifici delle due anziane,e tirai dritto.

In cambio qualche mese dopo mi fecero un omaggio,qualcosa in oro per la mamma,pochi grammi,ma se pensate che l’oncia valeva a quei tempi 150 dollari,al cambio di 630 lire,ed oggi circa 1700 dollari, per 1937 lire/euro o 1490 lire/dollaro,son circa 27 volte in più,l’oncia.

Lo conservo ancora,dopo più di trentacinque anni,e se dovessi farlo fondere,al dettaglio,un regalino da 50 dollari dell’epoca ne varrebbe ora 1300.

Vi sembra logico?

No.Infatti il mercato del gioiello è crollato e son tutti a carico dello Stato senza più lavoro.

E poi dicono ..la speculazione..

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http://www.camerataducale.it/_dynapage/index_Home.asp?pageId=78&primopiano=1