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Dissonanza Cognitiva Post-Decisionale

Creato il 30 gennaio 2011 da Lazitellaacida
'Dai ad un uomo un pesce e lo nutrirai un giorno
insegnagli a pescare e te lo levi dai coglioni il week end'.

E'con questa massima che la new entry nel mio ufficio mi ha appenaconquistata.Lostesso che voleva fortissimamente il Mac perchè senza potrebbecrollare il mondo, mi stava raccontando che domani eccezionalmentenon andrà a pescare ma porterà la sua fidanzata a fare shopping. Shopping.Sìd'accordo, vi metto le foto. Ma dovete aspettare che torni a casa,nel week end le faccio e le aggiungo a questo post. Comeho espresso nell'ultimo commento, sono titubante nel farvi vedere gliacquisti perchè io contrariamente a tutte le blogger del cielo edella terra (fatico a definirmi blogger, mi conferisce un'autoritàche non sento di avere) sono ancora piuttosto sensibile ai giudizialtrui. E se una di voi SI AZZARDA a dire qualcosa sui miei acquistiandando a minare quelle scarse sicurezze che ho maturato negli annipotreste peggiorare la mia attuale condizione di vittima delladissonanza cognitiva post-decisionale.

Ebbenesì, so che certe volte non si direbbe, ma anche La Zitella ha unalaurea.Etra gli esami che ha sostenuto prima di farsi incoronare con undiadema di strass (giuro), c'è stato quello di psicologia sociale,durante il quale un bel capitolo era dedicato alla dissonanza.

Ladissonanza cognitiva post-decisionale: vi potreste cercare ladefinizione su wikipedia, ma io son qua per darvi la MIA definizione.E'quella sensazione di malessere che vi prende lo stomaco ogni volta che fate un acquisto. Che sia una borsa da 1.200 Eur o unascarpa in saldo al 70% da Bata, una volta a casa voi starete MALE.Sìperchè c'è quel Grillo Parlante di merda che dall'abisso dellavostra coscienza vi sta dicendo 'ma forse non dovevi spendere queisoldi!' - 'ma forse non dovevi prenderla in nero!' - 'ma ti servivanoveramente?' - 'ma quando comincerai a risparmiare se non sairesistere neanche difronte ai 35 Eur di Zara?' - 'ma non dovevimettere via i soldi per il fondo pensione?' - 'ma non dovevi comprarecasa quest'anno?' - 'cosa direbbe la mamma di queste scarpe?'Questesono solo alcune delle domande che a me solitamente galleggiano intesta quando, dopo un lungo sabato pomeriggio di shopping, appoggiole borse colorate sul pavimento e le guardo con la stessa tenerezzache userei per guardare le mie figlie giocare con i mio minipony sultappeto del salotto.Sonoin dissonanza oggi per le scarpe mocassino con le borchie.E sono in dissonanza solo per loro semplicemente perchè non ho ancora avuto il tempo di indossare le altre. Sono in dissonanza perchè mi stanno sanguinando i piedi.Perandare dall'ufficio alla mensa oggi ho dovuto saltellare su una gambasola e poi nascondermi in bagno per mettermi i cerotti.Hodimenticato una piccola regola che dovrei sempre tenere a mente etatuarmi sul portafogli: SMETTILA DI COMPRARE SCARPE DI VERNICE.Comeha saggiamente detto Teresa Mannino a Zelig: 'Si vede che Cenerentola l'ha scritta un uomo.Perchè noi donne sappiamo quanto fa male una scarpa di vernice,figurati se ce ne andiamo alla festa da ballo con una scarpetta dicristallo! E' facile trovarla l'indomani. E' quella con i piedigonfi'.Quantocazzo fanno male le scarpette di vernice e quanto cazzo ogni volta ciricasco.Maperchè dico io? Le vediamo lì, sul ripiani di plexi, sulle mensoledi velluto... E quando le provi e cammini sulle loro moquette tisembra che niente e nessuno potrà mai farti del male.

Nientee nessuno potrà mai farti del male QUANTO un altro paio di scarpe divernice.Dev'essereun retaggio infantile, qualcosa che le mamme ci inducono a volere daquando facciamo la prima com.. ma che dico la Comunione. Io ricordoPERFETTAMENTE un giorno all'asilo che andando in bagno ho visto dasotto la porticina le scarpette di quell'Annalisa là, che avevasempre le scarpette di vernice nera con il cinturino alla caviglia. Ele portava sempre con dei vestitini di velluto abbinati con ilcerchietto.Cazzola odiavo. Era vestita come volevo vestirmi io. E come vorrebbevestirsi qualsiasi bambina del mondo universo. Era Blair Waldorf.Eio invece ero vestita con i vestiti di mio fratello.

Peròquando la guardo adesso per strada: io sono quella con lescarpe più belle e lei è quella con le meches a STAGNOLA.Stagnoladico. Nonlo chatouche. Non l'hombrè hair (che tanto non capirebbe).Permanentee meches a stagnola.Praticamenteha vissuto negli anni '90 e lì è rimasta.Matornando alla dissonanza cognitiva post-decisionale, chiamiamola solodissonanza per gli amici: illibro di psicologia diceva che coglieva molto più le donne degliuomini e quest'ultimi solo in caso di acquisti ad alto investimentoemotivo. Come un'automobile o una moto. E infatti per questo che poivengono sviluppati degli adeguati servizi di post-vendita che inrealtà però assomigliano di più a dei servizi di supportopsicologico.Unaltro esempio erano le cartine sotto i pasticcini: 'La ringraziamoper la preferenza accordataci'.Nodico, secondo loro, io dopo che mi sono scofanata un intero vassoiodi paste e sono presa dalla dissonanza, ma dì pure dal rimorso,vedere te che mi ringrazi perchè ho scelto te anziché i pasticcinidel lurido più in là dovrebbe bastarmi per lavarmi la coscienza?Noidonne, al contrario degli uomini, evidentemente consideriamo acquistiad alto investimento emotivo anche le paste. Non solol'abbigliamento, le scarpe, le borse.Lepaste, il tonno, le olive, il pane (oh! Il pane! Quante volte mi sonopentita di aver introdotto sulla mensola della dispensa icarboidrati!), i regali, i capelli.Noidonne siamo condannate ad un perenne stato di insicurezza eindecisione.Perchènon ci fermiamo poi alle cose materiali, no! Lo stato di indecisionesi allarga alle azioni. Ai pensieri.Vicapita mai di avere a che fare con qualcuno che vi piace e di esserelì lì per chiamarlo o per fare qualcosa, per rispondergli sufacebook, se accettare una sua provocazione o meno, se sbilanciarvi ose continuare a rimanere in bilico sul filo del rasoio per continuarea rimanere delle strateghe dei sentimenti? E poi magari farlo... e pentirvi?Oppurevi capita mai di litigare con vostra madre, con il fidanzato, con leamiche, con il trombamico, con il capo (mi è capitato di litigare altelefono con il mio ex capo usando un tono di voce talmente alto chepoteva sentirmi senza usare il telefono, con tanto di lacrime eurla...mmmh Ciao Federico!) e di dire le classiche cose di cui poisapete che vi pentirete? Onestamentea me, no. Cioè è più facile che mi penta di qualcosa che hocomprato che di qualcosa che ho detto.Maquesta son io.Infattinella mia vita mi sono pentita di:

- essermi fatta la permanente 
- non aver imparato il francese alle scuole
- aver comprato quelle scarpe su Yoox 
- aver comprato quelle altre scarpe su Yoox
- aver comprato quel paio di jeans su... no vabbhè non lo dico che poi se no sembra accanimento 

- non aver imparato a suonare il pianoforte
- essere andata a letto con un paio di persone
- aver comprato la Balenciaga in questo colore
- aver comprato questi mocassini di merda che mi stanno segando i piedi
- aver comprato un totale di almeno 5.000 euro di merce presso Zara ed H&M
- aver comprato la chiavetta della 3 

- non aver mandato a cagare quella manciata di persone, così sull'unghia come si meritavano.

Evoi di cosa vi siete pentite?Ioora esco e accompagno un pulmino di amiche presso Negozio 1, 2 e 3verso le loro prossime dissonanze cognitive.Prestoavrete le vostre foto ma guai a voi se ne sento UNA che dice che nondovevo comprare quelle cose!


Ecco le foto:
Dissonanza Cognitiva Post-Decisionale

Dissonanza Cognitiva Post-Decisionale

Come si deduce facilmente non è venuto PatricK Demarchelier a fare gli scatti...
E come era facilmente prevedibile ho comprato anche un'altra camicia da 35 Eur da Zara.
Avevate dubbi?

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