Disturbi moderni, il ringxiety

Per la prima volta, negli Usa, è stata identificata la patologia che fa sentire la suoneria del proprio smartphone anche se questo è rimasto silenzioso. Il ringxiety è molto diffuso, in particolare, fra chi soffre di stati d'ansia

Gli smartphone sono diventati oggetti d'uso quotidiano, impiegati in ambito lavorativo e sociale che potrebbero provocare uno stato di disagio psicofisico.

La ricerca statunitense ringxiety

La patologia, denominata ringxiety, è stata individuata presso l'Università del Michigan dai ricercatori Jaikob Djerf e Daniel Kruger. Come riportato dal Corriere della sera, si tratta di una patologia nuova tipica della nostra era e legata all'impiego massiccio della tecnologia. Il ringxiety si manifesta quando si sente squillare il telefono anche se realmente non è accaduto. I pazienti che soffrono di ringxiety, o di ansia da smartphone, sono convinti di sentire la suoneria del proprio telefono che indica l'arrivo di un messaggio o di una chiamata anche se, in realtà, è rimasto muto. Per individuare questa problematica, i ricercatori statunitensi hanno esaminato più di quattrocento volontari che sono stati sottoposti ad alcuni test per determinare in quanti casi sentissero suonare il proprio smartphone. Dai dati è emerso che il ringxiety è un fenomeno piuttosto diffuso perché ha riguardato ben otto persone su dieci. Circa la metà dei partecipanti ha ammesso di aver sentito la suoneria del telefono mentre otto su dieci hanno percepito la vibrazione.

Le cause del ringxiety

Dall'indagine è stato possibile capire che il ringxiety è maggiormente diffuso fra coloro i quali stanno attraversando un momento di ansia da attaccamento. La suoneria viene sentita nel 18% dei casi da persone insicure o che si sentono, in qualche maniera, escluse o abbandonate.

Sentire la suoneria o la vibrazione dello smartphone anche quando in realtà non è accaduto è una patologia determinata da una serie di motivazioni che riguardano sia la sfera fisica, in particolare dell'udito, che psicologica. La paura di non essere accettati, il sentirsi non ricambiati ma anche il desiderio di essere perennemente connessi può essere alla base di questo disturbo che è piuttosto diffuso.

Le possibili soluzioni ringxiety

Per cercare di limitare la dipendenza tecnologica è importante cercare di ritagliare dei momenti della giornata in cui dedicarsi ad altre attività, per esempio la lettura o il movimento. L'utilizzo di smartphone e telefoni cellulari ha notevolmente migliorato l'esistenza ma non deve mai essere eccessivo perché, alla lunga, potrebbe provocare dei fastidi, come il ringxiety o la difficoltà a prendere sonno.