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Diventiamo un paese per tutti.

Creato il 29 marzo 2011 da Socialmediares

Il turismo è una delle più importanti risorse del nostro paese. La quantità e il pregio dei nostri beni artistici è superiore a quella di qualsiasi altro paese del mondo. Ma valorizziamo e promuoviamo al meglio le nostre risorse? Sulla scarsa valorizzazione (basta guardare Roma e la miriade di monumenti quasi abbandonati) andrebbe fatto un articolo a parte. Della promozione invece lo Stato si è sempre occupato con diverse campagne pubblicitarie, ultimamente la politica è scesa in campo in prima persona per cercare di aumentare i flussi turistici nel nostro paese, ma l’Italia non è il paese che attrae più turisti al mondo: la Francia è al primo posto con circa 76 milioni di turisti ogni anno, secondi gli Stati Uniti con 49 milioni, terza è la Spagna con circa 36 milioni, segue la Cina con circa 46 milioni, poi abbiamo finalmente l’Italia con 36 milioni. Sicuramente il nostro paese possiede risorse artistiche nettamente superiori, sia per qualità che per quantità rispetto ai primi della classifica. Davanti abbiamo paesi senza una vera e propria storia artistica come gli Stati Uniti o paesi che hanno grandi risorse artistiche provenienti però da altri paesi (soprattutto dall’Italia) come la Francia, difficile capire come l’Italia possa essere preceduta in classifica dalla Cina, qualsiasi persona davanti alla richiesta di nominare cinque monumenti o musei cinesi andrebbe in netta difficoltà.

Gli ultimi due Governi italiani hanno cercato di promuovere il turismo con diverse campagne , nella legislatura 2006 – 2008 il Ministro per i beni e le attività culturali Francesco Rutelli fu protagonista di uno spot per promuovere il turismo in Italia.

Diventiamo un paese per tutti.

Lo spot non risulta molto fluido nemmeno per un italiano con una discreta conoscenza dell’inglese,  una persona di madrelingua inglese avrà trovato questo spot molto noioso, poi la mancanza di immagini sicuramente non favorisce una buona riuscita della campagna pubblicitaria. Lo spot puntava a favorire il turismo proveniente dall’estero, ma difficilmente con questo tipo di campagne si può favorire il turismo nel nostro paese. Una campagna con delle immagini dei nostri panorami, musei, monumenti sarebbe stata sicuramente più efficace.

Da pochi giorni nelle nostre tv possiamo ammirare il nuovo spot per promuovere il turismo in Italia, il protagonista è il Premier Silvio Berlusconi che vanta i nostri musei e le nostre opere d’arte invitando i cittadini a usufruirne in ogni periodo di ferie.

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Lo spot è esteticamente molto valido, le immagini sono molto belle e il Presidente Berlusconi è innegabilmente un ottimo comunicatore, possiede una voce suadente ed ha ottime capacità di promotore; il Premier è però un uomo di parte e di conseguenza la pubblicità rischia di promuovere un turismo collocato politicamente e anche economicamente in quanto il Premier è anche un famoso plurimilionario. Lo spot sarebbe stato molto più efficace se come protagonista avesse avuto un giovane e soprattutto se fosse stato spiegato che viaggiare in Italia può essere bello e non necessariamente dispendioso, sono presenti compagnie low cost in tutti i principale aeroporti e tramite internet si possono trovare alberghi per tutte le tasche ed esigenze, l’idea dello spot è ottima ma si rischia di promuovere un turismo troppo elitario.

Anche le regioni hanno promosso delle campagne per promuovere il turismo nel loro territorio, ad esempio nel 2010 la Regione Campania ha promosso uno spot molto curioso: nessun paesaggio, monumento o museo ma delle ragazze che prima si muovono in mezzo a dei teli bianchi, poi una che taglia un uomo mentre gli fa la barba facendo cadere una goccia di sangue e poi una donna vestita di rosso.

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Questa pubblicità è difficilmente comprensibile, non se ne capisce il vero intento, anzi sembra difficile che mostrando del sangue pubblicizzando una regione come la Campania si possa attrarre dei turisti. Certe pubblicità sembrano fatte per ricevere premi o approvazione dalla critica ma puntualmente falliscono nel loro intento principale.

Negli altri paesi le campagne pubblicitarie sono nettamente diverse, sono molto più inclusive e meno chic. Lo spot del 2009 della Comunitat Valenciana è nettamente diverso rispetto a quello fatto dalla regione Campania, sono mostrate le bellezze del luogo (in particolare della Costa Azahar) i protagonisti sono dei giovani che fanno un brindisi o durante una passeggiata.

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I luoghi promossi sembrano accessibili ed economici, non esclusivi, il tipo di turismo toccato dallo spot va dall’operaio al manager alla ricerca di un luogo per divertirsi.

La differenza con gli spot italiani è nettissima, per far aumentare i flussi turistici nel nostro paese bisogna puntare ad un turismo globale, è importante far capire che quasi tutti mettendo da parte pochi risparmi possono fare una bellissima vacanza in Italia, non solo chi ha uno stipendio da favola può visitare il nostro stupendo paese.

Franco Delrio



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