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Divieto di Troie

Creato il 27 marzo 2013 da Ilrattodellospazio
"Ci sono troie in giro in Parlamento che farebbero di tutto, dovrebbero aprire un casino". Questa la considerazione di Battiato esternata al parlamento europeo, che ha indotto Crocetta a revocare l''incarico di assessore al cantautore. Battiato ha poi spiegato che si riferiva al precedente parlamento (italiano) e che col termine "troie" intendeva sia uomini che donne, ovvero "troie" della politica sempre in vendita. Che il parlamento (precedente) fosse pieno di simili "troie" l'intero paese nè è convinto, è inutile nascondersi dietro qualche foglio di fico (ehm..). Da chi si è venduto per passare ad un altro schieramento, da coloro che votano ipotesi assultamente improbabili  (le "nipotine" marchettare), per arrivare a quelle che dopo averle ascoltate (e viste) anche una sola volta ci si domanda "a chi l'hanno data?". Se non fosse così nel paese non sarebbe così forte l'odio nei confronti della politica, anzi: di questi politici. Sicuramente Battiato ha sbagliato, nei modi e nei luoghi, ma ha detto esattamente quello che pensa la gran parte del paese. Purtroppo con scarsa lucidità anche in questo. Per chi vota "Grillo" sono tutte troie. Per chi vota Pd sono troie quelle del PDL, e viceversa. Nel frattempo le vere troie ingrassano, hanno fatto sistema. Anche se ci sono troie e troie, pure questo è un settore soggetto alla Livella di Totò. Solo da morte diventano tutte uguali. Ci sono quelle che operano per strada, e quelle che servono per agevolare gli affari (vedi Tarantini, Anemone. Lombardia ecc. ecc.). Poi ci sono quelle che frequentano cene eleganti e poi quelle che, appunto, che avendo la faccia come il culo riescono sempre a trovare una poltrona. Per il culo. Parafrasando un'antica opzione offerta al popolo: "chi volete presidente, Battiato o Minetti?"

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