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Divieto di visione ai minori di 18 anni per il film P.O.E. – Poetry of Eerie

Creato il 07 giugno 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Poe

La Commissione di Revisione Cinematografica ha assegnato al film il divieto di visione ai minori di anni 18 al film P.O.E – Poetry of Eerie, progetto collettivo dei giovani registi Cristopharo, Pianigiani e di Marcello, Gaudio, Giordani, Fazzini, Capasso, Tagliavini, Yumiko Sakura Itou, annunciamo di seguito le motivazioni: “La pellicola è stata valutata inadatta ai minori degli anni 18 in quanto contenente i seguenti elementi che disturbano il loro sistema emotivo: la costante atmosfera ansiogena; l’indistinzione tra gli strati di allucinazione e la percezione della realtà; il crudo realismo di moltissime scene; la violenza e il cannibalismo”.

Alcune reazioni a caldo dei registi:Come leggiamo dall’estratto del documento originale, le motivazioni sono “la costante atmosfera ansiogena, l’indistinzione tra allucinazione e realtà”, ovvero tutto ciò che ha reso grande Edgar Allan Poe. Tutte caratteristiche che hanno portato l’autore a essere oggetto di studio sin dalle scuole medie. Strano che la Commissione non lo sappia. Il crudo realismo poi, lo vediamo ogni giorno nei telegiornali, a ogni ora, mentre le scene di violenza e cannibalismo sono presenti nel film solo per alcuni istanti, e in un solo episodio. Titoli recenti come Evil Dead o Lord of Salem presentano violenza, effetti gore, nudità e sesso per tutta la durata del film, ma sono stati vietati soltanto ai minori di 14 anni. In P.O.E. non vi è una sola parola volgare, né un solo nudo (femminile o maschile), cose ben presenti invece nei vari cinepanettoni e commedie italiane. Cosa dovremmo pensare?”, commenta Paolo Fazzini, regista dell’episodio L’uomo della folla. Con tono più ironico prosegue Domiziano Cristopharo, ideatore del progetto P.O.E. e regista dell’episodio Il giocatore di scacchi di Maelzel: “È un lancio perfetto, firmato dalla censura stessa, altro che le frasi di lancio di Argento o Yuzna! Immagino che per crudo realismo ci si riferisca all’accetta conficcata nella testa della povera donnina di plastilina ne Il gatto nero di Paolo Gaudio, episodio tutto realizzato in stop motion. Beh sì, in effetti fa paura… ma per quanto è fatto bene!”. Conclude proprio Paolo Gaudio: “Sono frasi bellissime, neanche un esperto di marketing avrebbe saputo fare meglio. Mi sento di ringraziare la Commissione: mi sta facendo vivere un’esperienza che, credo, difficilmente potrà ripetersi nella mia carriera”.

Il presidente di Distribuzione Indipendente, Giovanni Costantino, apprese le motivazioni della Commissione, ribadisce: “In un panorama cine-televisivo aperto a tutti o “quasi tutti”, che venga vietato ai minori di anni 18 proprio un film ispirato alla poetica di Edgar Allan Poe, la dice lunga sullo stato di salute del panorama culturale italiano. Siamo comunque soddisfatti, l’augurio rivolto alle sale e agli esercenti è stato accolto, questa piccola opera collettiva che accoglie finalmente in un unico progetto alcune tra le migliori leve del nostro “giovane” cinema di genere, avrà comunque la visibilità che merita, e la distribuzione del film non sarà ostacolata”.

Fonte: Ufficio Stampa | Distribuzione Indipendente


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