Magazine

Django Unchained

Creato il 28 gennaio 2013 da Sbruuls

Quarta recensione dei nove candidati agli Oscar e di certo la qualità media non scende:django-unchainedTitolo: Django Unchained
Regia: Quentin Tarantino
Cast: Jamie Foxx, Christoph Waltz, Leonardo DiCaprio, Samuel L. Jackson, Kerry Washington, Don Johnson, Franco Nero, Quentin Tarantino
Protagonisti: Schiavi, Cowboys
Materia: Comicità, Western
Energia: Sparatorie, Violenza
Spazio: Usa
Tempo: 1800

Il pittoresco cacciatore di taglie di origine tedesca, dottor King Schultz compra Django, uno schiavo nero, perchè può riconoscere tre fratelli bianchi ricercati e con una sostanziosa taglia sulla testa, promettendogli la libertà in cambio di una mano.
Django si rivela un’ottimo aiuto e di ottima compagnia per il dottor Schultz che quindi gli offre l’opportunità di svernare con lui.
Django impara l’arte del pistolero e si conquista l’amicizia del dottor Schultz, che, conosciuta la storia di Django decide di aiutarlo nell’impresa di ritrovare sua moglie Broomhilda anche lei schiava.
In primavera inizia la ricerca subito fruttuosa visto che la rintracciano a Candyland, la residenza del quarto più ricco latifondista del paese, una persona eccentrica egocentrica a cui non puoi comprare uno schiavo cosi semplicemente.
Imbastiscono così una recita, improvvisandosi negrieri alla ricerca di mandinghi di prima scelta da portare in europa, tutto per gettare fumo negli occhi e comprare anche Broomhilda per pochi soldi.
Ma nella grande residenza cè un’anziano schiavo nero a capo della servitù, Stephen, che intuisce le intenzioni dei due e le rivela a Candie.
E’ l’inizio dei fuochi artificiali.

Il film è uno spaghetti western americano sia per ambientazione che per produzione.
Un’hamburger western pieno di citazioni e tributi allo spaghetto Italiano, da Sergio Leone a Sergio corbucci, il padre di Django, fino ad arrivare a Trinità.
Un film che ricalca il genere spaghetti con duelli, sparatorie, frasi ad effetto e scene comiche, due ore e mezzo che volano e citando citando arrivano all’apoteosi finale che il motivo di trinità suffraga, tanto che ci si aspetta che esca un cavallo che traina una slitta da cui penzolano due stivali polverosi.
Insomma non è certo un Pulp Fiction, ma di sicuro lascerà la bocca buona agli amanti del genere e non.

Il vecchio e il nuovo

Il vecchio e il nuovo


Voto Finale: Imperdibile

Frase del film: Mi serve il tuo aiuto, e se non sei in condizione di rifiutare, meglio! Quindi, per ora, faro’ in modo che questa pagliacciata della schiavitu’ sia a mio vantaggio.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog