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DL lavoro: assunzioni under 30, sgravi fiscali, disoccupati…

Creato il 27 giugno 2013 da Ladyblitz @Lady_blitz
DL lavoro: assunzioni under 30, sgravi fiscali, disoccupati…

ROMA - Pacchetto “occupazione“, via libera del Consiglio dei ministri.

In vista del vertice europeo in programma a Bruxelle oggi e domani, che ruoterà intorno al problema della disoccupazione giovanile, è stato dato il via libera ad un piano fortemente voluto da Enrico Letta, attuale presidente del Consiglio.

In conferenza stampa Enrico Letta ha dichiarato che quello di oggi è stato un ”Consiglio dei ministri importante. Abbiamo approvato provvedimenti molto significativi e importanti. Le decisioni assunte andranno ad aiutare l’assunzione in 18 mesi di 200 mila giovani e daranno ‘un colpo duro alla grandissima piaga rappresentata dalla disoccupazione giovanile che è per noi la bandiera di una battaglia da combattere con forza” anche in sede europea”.

1,5 miliardi di euro. È la dotazione finanziaria coperta con la riprogrammazione dei fondi Ue e fondi nazionali prevista dal provvedimento, che vede incentivi ‘in via sperimentale’ per l’assunzione di lavoratori a tempo indeterminato. Un primo passo “in attesa dell’adozione di ulteriori misure da realizzare anche attraverso il ricorso alle risorse della nuova programmazione comunitaria 2014-2020″.

Gli incentivi all’assunzione stabile riguardano giovani tra i 18 ed i 29 anni, con un tetto di 650 euro al mese: gli sgravi saranno di 18 mesi per le nuove assunzioni e di 12 per le trasformazioni con contratto a tempo indeterminato. Per poterne usufruire i soggetti devono essere privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, privi di un diploma di scuola media superiore o professionale, vivere soli con una o più persone a carico.

“Abbiamo voluto aiutare le assunzione a tempo indeterminato con una decontribuzione che non compromette il futuro pensionistico dei giovani e dare un segnale netto ad una della categorie più svantaggiate”, ha spiegato Letta.

Mentre il ministro del Lavoro Enrico Giovannini ha precisato che l’assunzione a tempo indeterminato di giovani tra 18 e 29 anni determina “l’azzeramento totale dei contributi per i primi 18 mesi” e per ’’12 mesi’’ nei casi di trasformazione in tempo indeterminato. Il pacchetto coinvolgerà circa 200.000 persone: 100.000 saranno quelle che potranno beneficiare degli sgravi contributivi mentre altre 100.000 sono coinvolte nelle altre misure di ‘inclusione’.

Giovannini ha anche annunciato che saranno estese ai co.co.pro e alle altre categorie dei lavoratori le norme contro le dimissioni in bianco e che ritorneranno a 10 e 20 giorni gli intervalli di tempo possibili tra un contratto a termine e l’altro

Il testo prevede anche interventi straordinari fino al 31 dicembre 2015 per favorire l’occupazione anche di “soggetti con più di 50 anni di età” che siano disoccupati da oltre dodici mesi. Misure varate anche ”al fine di cogliere le opportunità di lavoro, su tutto il territorio nazionale, derivanti dall’iniziativa dell’Expo 2015 di Milano”.

Il provvedimento avrà ”un’intensità maggiore nel Centrosud ma riguarda anche il Nord”, ha spiegato Letta. Le risorse necessarie agli incentivi, secondo la bozza entrata in Cdm, ammontano per il Mezzogiorno a 100 milioni per il 2013, 150 per il 2014, 150 per il 2015, 100 per il 2016. Per le altre Regioni 48 per il 2013, 98 per il 2014, 98 per il 2015, 50 per il 2016.

Incentivi inoltre per quegli imprenditori che assumono lavoratori disoccupati in Aspi, che sarano finanziati con la quota parte dell’Aspi non utilizzato dal lavoratore assunto a tempo indeterminato. Infine la carta per l’inclusione sociale. “E’ un intervento – spiega ancora Letta – dedicato alla lotta contro la povertà estrema, sperimentale, da estendere a tutte le regioni del Mezzogiorno. Sarà infine collegato ad un provvedimento già in Parlamento l’intervento specifico a favore dell’assunzione di disabili, il cui fondo era stato azzerato e che ora avrà una dotazione di 22milioni”.

Per quanto riguarda l’Iva il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al rinvio dell’aumento dell’Iva dell’aliquota dal 21% al 22% per tre mesi. Una soluzione che consente di prendere tempo, arrivando a fine settembre, potendo quindi sfruttare i margini che si aprono in chiave 2014, grazie alla chiusura della procedura di infrazione per il deficit, con la legge di stabilità.

 


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