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Dolce e Gabbana «dalla passerella al tribunale». Riflettori «indesiderati» per gli stilisti delle star

Creato il 05 dicembre 2012 da Dg_victims @DG_VICTIMS
Dolce e Gabbana «dalla passerella al tribunale». Riflettori «indesiderati» per gli stilisti delle star In Italia è uno dei più "appariscenti" casi di evasione fiscale che coinvolgono celebrità e la stampa internazionale ci va a nozze. Il processo ai due stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana – D&G per la moda - fa colpo in particolare sulla stampa britannica. Il duo conta tra i suoi clienti la pop star Madonna e la modella Naomi Campbell, nota il Daily Mail, sottolineando che i due designer negano con forza ogni addebito. Sono accusati di non avere dichiarato tasse sulle royalties per circa un miliardo di euro Il processo è iniziato ufficialmente lunedì a Milano, ma l'udienza è stata rinviata al 14 dicembre dopo che gli avvocati hanno chiesto l'annullamento per irregolarità della notifica. Il pm Laura Pedio accusa i due imputati di avere venduto i marchi D&G e Dolce & Gabbana a una società che hanno creato nel Lussemburgo nel 2004 per non pagare le tasse in Italia, dove le aliquote fiscali corporate sono "tra le più alte del mondo", scrive il tabloid britannico.
L'anno scorso Dolce e Gabbana erano stati prosciolti dall'accusa di truffa ai danni dello Stato e dichiarazione infedele dei redditi. Con un ricorso in Cassazione, la procura aveva ottenuto l'annullamento del proscioglimento. I due stilisti sono stati assolti per il reato di truffa, ma non per quello di evasione. L'imputazione è stata riformulata e sono rimasti solo i reati di dichiarazione infedele dei redditi e omessa dichiarazione. I due designer, che ieri non erano in aula, hanno mantenuto "un basso profilo" sul caso – continua il Daily Mail - dopo che l'anno scorso Gabbana aveva attaccato la decisione della Corte, dicendo su Twitter che avrebbe potuto lasciare l'Italia. E si era difeso: "Tutti sanno che non abbiamo fatto niente". Il tabloid fa notare che il governo di Mario Monti ha lanciato una caccia agli evasori con blitz "molto pubblicizzati" nelle marine degli yacht e nelle località sciistiche chic. E poi ricorda che in Italia precedenti casi che riguardavano celebrità si sono conclusi con una risoluzione extragiudiziale per evitare lunghi procedimenti e punizioni più dure. E cita i casi del tenore Luciano Pavarotti, del calciatore Diego Maradona e del campione motociclista Valentino Rossi. "E' improbabile che Dolce e Gabbana finiscano dietro le sbarre", scrive l'Independent, osservando con una certa ironia che l'evasione fiscale è più che mai di moda, ma non lo è il carcere. I due stilisti, e le altre sei persone a giudizio, rischiano fino a cinque anni di prigione. Ma i designer negano le "assurde" accuse. E precedenti casi riguardanti gente dello showbiz si sono risolti con accordi extragiudiziali. "Dalla passerella all'aula di tribunale", titola ancora l'Independent. Star della moda, abituati a vestire gente sotto i riflettori, Dolce e Gabbana "sceglieranno con attenzione i loro completi in giacca e cravatta per andare davanti alla Corte", qualcosa che dona ma di basso profilo… L'Independent scrive anche che i giornali italiani, che "fanno affidamento sulle redditizie pubblicità dei grandi designer", ieri hanno scelto di ignorare il processo. Della vicenda giudiziaria dei due stilisti parla anche la Bbc. "I designer sono conosciuti nel mondo intero", scrive sul suo sito web l'emittente britannica, facendo notare che in Italia sia le aliquote che l'evasione fiscale sono tra le più alte del mondo. "Si sono trovati sotto riflettori indesiderati", scrive il Times di Londra, raccontando come gli stilisti delle star sono finiti sotto processo.Tra le clienti famose dei due designer, il Times cita Angelina Jolie, Monica Bellucci e Scarlett Joahnnsson. Il quotidiano ricorda che da quando Monti è andato al governo ci sono stati blitz fiscali "di alto profilo" nei luoghi di villeggiatura delle celebrità, come Cortina d'Ampezzo nelle Alpi e la Costa Smeralda in Sardegna. "Con il Paese stretto dalla recessione e timoroso di subire la stessa sorte della Grecia, non c'è mai stato momento migliore per colpire in modo esemplare gli ‘avidi ricchi' ", conclude il Times. Il caso è alla ribalta anche dello spagnolo El Pais, che sotto il titolo "Domenico Dolce e Stefano Gabbana in attesa della sentenza" descrive i protagonisti come due dei designer più famosi del mondo. Nel ricostruire "anni di ricorsi giudiziari", El Pais ricorda le aspre critiche di Gabbana su Twitter l'anno scorso: "Ladri! Non sanno come fare per prenderci il denaro…. Sarebbe forse meglio andarsene da questo Paese". Parole che aveva provocato "un'accesa polemica nella Rete".

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