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Dolce & Gabbana e la festa da «Gattopardi»

Creato il 16 gennaio 2012 da Dg_victims @DG_VICTIMS
Dolce & Gabbana e la festa da «Gattopardi» Domenico e Stefano che a cena tirano fuori da una scatola vecchie foto in bianco e nero. «Immagini di film, ma anche di vecchie cresime, di famiglie in posa… Rifacciamolo, ci dicono!». Sabato sera al party nella boutique milanese di Dolce e Gabbana, Filippo Nigro raccontava come è nato il cortometraggio e la nuova campagna pubblicitaria «La Bella Estate» realizzato da Mariano Vivanco. Per un attimo, tra occhi carbone e riccioli imbrillantinati, ha confidato di essersi chiesto «che ci faccio io qui». «Poi Domenico mi ha spiegato che in Sicilia c’è anche il tipo normanno, e allora mi sono sentito del gruppo». Un gruppo di belli, mori, e famosi: Francesco Scianna, Primo Reggiani, Beppe Fiorello, Thomas Trabacchi, un pezzo di intensa Sicilia trasferita a Portofino, dove è stata scattata la campagna, con Chiara Francini, neo-Malena, che fa girare la testa quando passeggia per strada. C’è nostalgia di uomini come Burt Lancaster per Stefano Gabbana e «di valori forti come la casa, la famiglia, le radici» aggiunge Domenico Dolce, che ha scelto la musica di Verdi per la sfilata. «Per un mese ho costretto i miei assistenti ad ascoltarla notte e giorno, che sopportazione…». Sulle tracce della Sicilianità il duo di stilisti ha voluto per gli amici un party tra il Gattopardo e Nuovo Cinema Paradiso, con candelabri d’argento sorretti da camerieri in smoking e un’arena in cortile per le proiezioni non proprio da «parrocchia»: il Don Adelfio di Tornatore avrebbe tagliato tutte le scene di baci che si scambiano Chiara Francini e Francesco Scianna. «Domenico e Stefano ci hanno chiesto di fare gli attori, non i modelli», spiegava Francesco Scianna, con indosso un magnifico gessatino in controtendenza con il suo stile «disattento alla moda». «A volte capita che scendo al mercato o al bar sotto casa indossando il cappotto sopra al pigiama». Chiara Francini, protagonista femminile tutte curve della campagna pubblicitaria, sul set come al cocktail, ha fatto uno sforzo riassuntivo di tutte le donne icone della sicilianità: pettinatura alla Angelica Sedara, abito alla Malèna, sguardo addomesticato ma fiero alla Nannarella in “Vulcano”, quando la Magnani si rodeva il fegato per le riprese del suo Roberto Rossellini nell’isola di Stromboli con la rivale Bergman. Intorno a lei un corollario di bellezze nostrane e non: Anna Dello Russo con un abito in paillettes rosa grandi come monetine, Bianca Balti accompagnata dalla piccola figlia Matilde («Stefano e Domenico mi hanno detto che potevo portarla»), meno docile della mamma davanti ai flash, e spesso nascosta dietro alla gonna (micro) della top model. Dall’altra parte del mondo, molto fotografato l’arrivo di Solance Knowles, ambasciatrice in pizzo verde della sorella Beyonce, ma anche quello della socialite Tani Lennox, figlia di Annie già avvistata gli scorsi giorni sulle passerelle con altre «figlie di» (Amber Le Bon) e «fidanzate di» (Florence Brudenell Bruce, nuova fiancé del principe Harry). Non è passato naturalmente inosservato l’ingresso di uomini molto in vista come Oliver Jackson Cohen, David Gandy e Adam Senn: per loro un anti-hollywoodiano buffet siculo a base di pane e salame, pizza e panelle, serviti in coni di carta-pane, come nei vecchi cinema all’aperto.

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