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Dolcissima ninna nanna tradizionale: Fate la nanna coscine di pollo

Da Paola

dolce ninna nanna

Se il vostro bimbo non riesce ad addormentarsi, cosa c’è di meglio di una dolce ninna nanna per cullarlo? Si tratta di un momento di grande intimità fra la mamma e il piccolo, in cui le carezze, il tenerlo stretto al petto, il contatto non solo con le mani ma anche con tutto il corpo, creano una particolare comunicazione fatta di affetto e protezione: un nutrimento che lo rassicura e lo calma.

In realtà ninne nanne e filastrocche sono importanti anche per altri fattori. Prima di tutto perché rappresentano il primo approccio alla musica e al ritmo da parte del bambino, quasi sempre attraverso la voce della madre; e poi perché lo aiutano nell’apprendimento del linguaggio verbale, che sin dai primi giorni di vita comincia a svilupparsi con l’ascolto (e in seguito l’imitazione) di suoni e parole di facile ricezione, basate sulla ripetizione ritmica (stesse consonanti) e melodica (stesse vocali).

Anche la ninna nanna si basa sullo stesso principio, in modo che la reiterazione ritmica e melodica provochi una sorta di incantamento, di effetto ipnotico sulla piccola aquila urlante che si dibatte fra le nostre braccia, soprattutto se magari ha fatto un brutto sogno. In questi casi spesso attingiamo ai nostri ricordi d’infanzia, ovvero alle tradizioni di famiglia. Essendo io di origini toscane, voglio farvi ascoltare una ninna nanna molto dolce che cantava la mia mamma a mio fratello più grande e poi a me: “Fate la nanna coscine di pollo“.


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