Domanda esistenziale

Anche questo è uno spoiler

Ma che diamine, possibile recensire un romanzo senza rivelarne le parti e le svolte essenziali?
In due giorni, ho letto due recensioni di due romanzi diversi: in una recensione (su aNobii, quini di un non professionista) si tratta di una storia che pare tranquilla e banale ma che, piano piano, rivela particolari veramente terribili sul conto delle persone coinvolte (un fatto in particolare); se nella recensione mi spiattelli “il Fatto”, come vuoi che mi venga voglia di leggere il libro in questione?

Senza contare che, quando anche volessi leggerlo (perché è un bel libro), il recensore mi avrebbe vigliaccamente guastato tutto ciò che inerisce alla trama (sì, mi godrei la scrittura, ma, confesso, io spesso leggo un libro per la storia che racconta; mi sembra come quando Natalia Aspesi nelle recensioni dei film gialli ti diceva tranquilla: “e poi lui l’ammazza ma in realtà lei torna perché non è morta”); tenuto conto che di questo romanzo oggi è stata realizzata la versione cinematografica, se leggete la recensione prendete due piccioni con una fava: avete già letto il libro e sapete che cosa salterà fuori nel film;
nell’altra recensione, confesso, non so bene che cosa si spiattelli, perché quando sono arrivata alla frase “si adombra il dramma del piccolo protagonista:…”, ho chiuso gli occhi e chiuso la pagina (senza peraltro impedire alla visione laterale di afferrare quella manciata di parole per cui il dramma mi è stato chiaro).