Magazine Psicologia

DOMANDE e RISPOSTE: Sensi di colpa, ansia e fragilità. Un disagio che impedisce di sentirsi liberi di agire"

Da Dott.ssa Katjuscia Manganiello - Pesaro
DOMANDE e RISPOSTE: Sensi di colpa, ansia e fragilità. Un disagio che impedisce di sentirsi liberi di agire
Ho trovato su internet un sito dove dice che possiamo inviarle un e mail per consigli. Le volevo parlare del mio ragazzo! Siamo giovani e lui mi dice sempre che, se studia, se sta a casa (per volere dei suoi), o se comunque non riesce a vedermi si sente
in colpa.  Era stato da uno psicologo (ha avuto pure grossi problemi a relazionarsi con lui, aveva quasi paura!!), e ha smesso purtroppo, proprio quando lo psicologo gli ha detto che ci sarebbe stato tanto da lavorare. Riferendosi ovviamente a questo problema. Lei può in un qualche modo capire questa situazione? é normale? Grazie, spero in una sua risposta! Rebecca                                                                                                                                                                                                                            
Cara Rebecca, le indicazioni che mi dà sul problema non sono abbastanza sufficienti per avere un quadro comprensibile della situazione. E' chiaro, però, che il suo ragazzo (e lei, insieme a lui) vive un disagio che gli impedisce di essere sereno e sentirsi libero di agire.  Questo è già un motivo valido per farsi aiutare.  Alla richiesta di lavorare tanto lui ha abbandonato, così mi chiedo quale paura sia stata colta dallo psicologo. Penso che se il problema persiste sia necessario riprovare a farsi aiutare. Se necessita di ulteriori chiarimenti mi dia più informazioni sul disagio che state vivendo. A presto, dott.ssa Katjuscia Manganiello
Sono molte le cose da dire su di lui.. per esempio è molto paranoico, in generale è sempre ansioso, e questo credo derivi dai suoi genitori che nei suoi confronti sono molto opprimenti!! lo tengono quasi 'legato' a casa nonostante lui abbia una certa età per poter decidere, quando era più piccolo è anche scappato di casa. Poi io l'ho aiutato molto, quando l'ho conosciuto aveva paura a rapportarsi con la gente ed era molto passivo (sulle decisioni da prendere, e su tutto il resto), ha mollato lo psicologo della scuola perchè in realtà la professoressa gli aveva detto che dopo due sedute non si poteva andare oltre perchè c'erano anche altri studenti, così lui si è richiuso in se stesso! 
Gli ho anche proposto di aiutarlo, magari andare con lui per spronarlo a parlare ma dice che potrebbe esser peggio. poi per il fatto che non si sente libero di agire è vero, i suoi genitori come lui mi ha raccontato, l'hanno sempre oppresso. Però un problema che ci inquieta è appunto il suo comportamento relativo allo studio o al lavoro. Nonostante siano elementi fondamentali per noi ragazzi, lui continua a sostenere che preferisce vedere me, perchè se va a casa a studiare si sente in colpa nei miei confronti. Ok siamo molto legati, ma io non capisco tutta questa necessità di vedersi, soprattutto in questo periodo che abbiamo degli esami a scuola. Forse si sente stressato.. non saprei! Spero di averle dato elementi sufficienti per capire un attimo la situazione. Sono molto preoccupata per lui! Grazie per la sua precedente risposta! Rebecca
 Quello che mi scrive mi fa pensare che il suo ragazzo abbia bisogno di un aiuto per creare un equilibrio più sereno e flessibile nelle relazioni famigliari e affettive in generale. Ho l'impressione che i legami affettivi siano al contempo un rifugio dalle paure e dalle paranoie ma anche una gabbia che impedisce di vivere in autonomia. E' chiaro che da sola, Rebecca, non può aiutare il suo ragazzo. Può solo accettarlo e sostenerlo nella ricerca di un aiuto esterno, psicologico e/o psicoterapeutico.  In quanto al disinteresse per lo studio ed il lavoro, penso che sia dovuto al fatto che il ragazzo è concentrato a tenere a bada altri problemi e non ha la serenità necessaria per occuparsi di quest'ultimi. Non so se il suo ragazzo o la sua famiglia possono e soprattutto vogliono chiedere aiuto ad uno psicologo privato ma questa mi sembra la scelta più adeguata alla situazione. 
In caso contrario, potrà fare poco per cambiare da sola una situazione così complessa e se lo riterrà necassario potrà chiede lei un aiuto per sostenere le difficoltà e non restare intrappolata in un legame troppo rigido.  Spero di esserle stata di aiuto, se ha bisogno mi contatti nuovamente. Saluti, dott.ssa Katjuscia Manganiello

Mi è stata davvero di aiuto! Grazie mille! Le farò sapere al più presto. Rebecca
Se desideri rivolgere una domanda alla psicologa scrivi a [email protected]
La risposta arriva in forma privata. Alcune e-mail saranno pubblicate senza dati personali autentici per evitare ogni possibile riconoscimento nel rispetto della legge sulla privacy  Autore
                                            Dott.ssa Katjuscia Manganiello – Psicologa Psicoterapeuta Pesaro Urbino Marche Studio di Psicologia e Psicoterapia – via XI febbraio, 63 / 61121 Pesaro Urbino Marche


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog