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Domani su Rai 1 via alla nona serie di Don Matteo, Leone: "Penso già alla decima"

Creato il 08 gennaio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
Un eroe solitario, ma con la tonaca invece che con la sei colpi. Una tonaca che non ha mai voluto in tutte queste stagioni che fosse mai sostituita. Da Trinità a Don Matteo quello che soprattutto non cambia è l’inossidabile Terence Hill in onda con il suo inimitabile sacerdote–detective per la nona stagione. In 14 anni non ha mai voluto che fosse sostituita la tonaca: ”E’ la stessa, non la cambio perchè ritengo sia più autentico un prete con una veste rattoppata”. Ma non è tutto, più passano gli anni più don Matteo somiglia a Trinità, altro personaggio molto amato dal pubblico, ”ha tirato fuori un po’ di furbizia e forse è diventato più dispettoso, sono comunque entrambi due eroi solitari del cui passato si sa poco che combattono il male”.
Torna su Rai 1 Don Matteo il prete investigatore più famoso d’Italia, con il volto e gli occhi azzurro infinito di Terence Hill per 26 nuovi episodi in onda in prima serata ogni giovedì� per un totale di 13 prime serate. “Sono stato più con Nathalie (Nathalie Guetta) che con mia moglie negli ultimi dieci anni”, scherza l’attore. Ma come annunciato da direttore dell’ammiraglia Rai Giancarlo Leone già si lavora alla decima stagione. La prima puntata è andata in onda il 7 gennaio del 2000. L’ultima stagione ha avuto una media di oltre 7 milioni di spettatori e il 27,2% di share, con picchi d’ascolto che in molte puntate hanno superato gli 8 milioni (al primo posto tra le serie nel 2011).
“Il segreto di questo successo? Se lo sapessimo, faremmo solo prodotti che funzionano”, scherza Terence Hill. “È un orologio in cui tutte le rotelle del meccanismo girano nel modo giusto. Probabilmente è arrivato nel momento giusto, come mi era già accaduto con Trinità, quando la gente si era stufata degli spaghetti western violenti”.
Poi in conferenza stampa solo complimenti per il cast: da Giorgia Surina (Hill confessa ”per lei ho una passione”), a Nino Frassica “Dove trovate un altro maresciallo così? Dove c’è un altro capitano come Simone Montedoro? “. “Di comune accordo abbiamo deciso con gli sceneggiatori che di Don Matteo non si deve sapere niente, è sempre lo stesso personaggio – dice Terence –. Nella mia carriera due personaggi hanno incontrato i favori del pubblico: Trinità e Don Matteo. Il giorno dopo la prima stagione, in strada mi chiamavano 'monsignore, vescovo'. Ho capito da subito che c’era qualcosa di particolare”.
Così la formula di Terence Hill detective con la tonaca è oramai super consolidata. Per il direttore di Rai Fiction, Eleonora Andreatta, “Don Matteo ha costruito un mondo di speranza in cui il pubblico si identifica”. “Funziona” dice il produttore Luca Bernabei “perché racconta un'Italia vera dove i preti fanno i preti e i carabinieri fanno i carabinieri e arrestano i cattivi”.
In virtù di un doppio accordo che la Regione Umbria ha stipulato con la Rai e con la casa produttrice Lux Vide, sono state prodotti 13 brevi video che verranno trasmessi nelle anteprime di ciascuna delle puntate di Don Matteo: delle “pillole” per promuovere il sistema turistico, culturale, artistico ed enogastronomico dell’Umbria. “Il nostro augurio è che Don Matteo, la fiction più amata dagli italiani, possa contribuire a far crescere l’amore degli italiani anche per l’Umbria, ormai divenuta la terra del prete investigatore”, ha affermato il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini.

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