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Domenica 16 giugno 1963

Creato il 16 giugno 2011 da Cbneas1968
Domenica 16 giugno 1963
NAZIONALE
10,15 LA TV DEGLI AGRICOLTORI
Rubrica dedicata ai problemi dell'agricoltura a cura di Renato Vertunni
11,00 - 11,30 Dalla Basilica di Sant'Antonio in Bologna
SANTA MESSA
pomeriggio sportivo
RIPRESE DIRETTE DI AVVENIMENTI AGONISTICI
15,30 - 16,15 EUROVISIONE
Collegamento tra le reti televisive europee
VARESE: Campo dei Fiori
Telecronaca dell'arrivo della tappa del Giro Ciclistico della Svizzera
Commento di Adriano De Zan
17,15 - 17,45 MILANO: Ippodromo di San Siro
G. P. Milano di galoppo
Telecronista Alberto Giubilo
la TV dei ragazzi
18,00 TUTTI IN PISTA
Spettacolo di attrazioni presentato da Walter Marcheselli
Orchestra diretta da Gaetano Gimelli
Regia di Alda Grimaldi
pomeriggio alla TV
19,00 TELEGIORNALE
della sera - 1a edizione
GONG (Star Tea - Salvelox)
19,15 IL PADRE DELLA SPOSA
Il vestito da cerimonia
Racconto sceneggiato - Regia di Fletcher Markle
Prod. : MGM
Int. : Leon Ames, Ruth Warrich, Myrna Faney, Burt Metcalfe
19,45 GENOVA: REGATA STORICA ANTICHE REPUBBLICHE MARINARE
Telecronista Nico Sapio
20,15 TELEGIORNALE SPORT
ribalta accesa
20,25 SEGNALE ORARIO
TIC - TAC (Bitter Fabbri - Brylcreem - Rogor - Italsilva)
PREVISIONI DEL TEMPO
20,30 TELEGIORNALE
della sera - 2a edizione
Direttore Giorgio Vecchietti
ARCOBALENO (Tanara - Frigoriferi C.G.E. - Krone - Cinzano - Società del Plasmon - Sapone Palmolive)
20,55 CAROSELLO
(1) Chatillon - (2) Elah - (3) Supercortemaggiore - (4) Polenghi Lombardo
I cortometraggi sono stati realizzati da : 1) Cinetelevisione - 2) Organizzazione Pagot - 3) Ondatelerama - 4) Recta Film
21,05 PAPA' GRANDET
dal romanzo Eugenia Grandet di Honorè de Balzac
Elaborazione televisiva di Belisario Randone
Con Aldo Silvani, Paola Bacci, Tina Lattanzi, Mario Valdemarin, Franco Sportelli, Italia Marchesini, Paolo Modugno, Renzo Palmer, Giusi Raspani Dandolo
Musiche originali di Gino Marinuzzi jr.
Scene di Emilio Voglino
Costumi di Maurizio Monteverde
Regia di Alessandro Brissoni
22,45 LIBRO BIANCO N.30
India: una democrazia in cammino
a cura di Manlio Del Bosco
Testo e presentazione di Arrigo Levi
Realizzazione di Ansano Giannarelli
23,35 LA DOMENICA SPORTIVA
Risultati, cronache filmate e commenti sui principali avvenimenti della giornata
e
TELEGIORNALE
della notte
SECONDO
rassegna del Secondo
18,00 LA GRANDUCHESSA E IL CAMERIERE
Tre atti di Alfred Savoir
Traduzione, riduzione televisiva e regia di Flaminio Bollini
Con Paolo Ferrari, Rossella Falk, Luigi Pavese, Elsa Albani, Camillo Milli, Silvano Tranquilli, Quinto Parmeggiani
Coreografie di Dino Solari
Scene di Lucio Lucentini
Costumi di Maria Teresa Stella
20,30 - 20,50 ROTOCALCHI IN POLTRONA
a cura di Paolo Cavallina
21,05 SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE
Edizione del 2°
21,15 MUSICA HOTEL
Varietà musicale con Rossella Como, Carlo Giuffrè, Mac Ronay e Raffaella Carrà
Testi di Dino Verde
Coreografie di Jody Excell
Scene di Lucio Lucentini
Costumi di Gaia Romanini
Orchestra diretta da Ennio Morricone
Regia di Enzo Trapani
22,05 INTERMEZZO (Venus Bertelli - Espresso Bonomelli - Rex - Invernizzi Bick)
22,10 LO SPORT
- Risultati e notizie
- EUROVISIONE
Collegamento tra le reti televisive europee
FRANCIA: Le Mans
Fasi conclusive della 24 ore automobilistica
Telecronista Piero Casucci
(Cronaca registrata)
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Come avrete capito dal montaggio delle sigle di alcune edizioni del TG del periodo, è il turno della cronaca che diventa storia, in quel periodo non certo avara di eventi, anzi...
Passata l'ondata di commozione e di lutto per la scomparsa del Papa Buono e in attesa che i cardinali si riuniscano nelle segrete della Cappella Sistina per scegliere il nuovo titolare della cattedra di San Pietro (già si parla dell'Arcivescovo di Milano, il bresciano Giovanni Battista Montini... pronostico che sarà puntualmente rispettato, sia pure dopo un paio di fumate nere), il mondo torna a sorridere grazie a un nuovo capitolo della corsa allo spazio tra le due super - potenze, gara in corso oramai da più di un lustro. Non abbiamo certo usato un verbo fuori posto, sorridere: il volto che entra nelle case di tutto il pianeta in quell'ultima domenica della primavera boreale e dell'autunno australe 1963 è proprio quello di una graziosa ragazza sovietica di origine bielorussa, Valentina Tereshkova, la quale si guadagna le simpatie di tutti in quanto è la prima donna ad essere lanciata nello spazio... una Yurij Gagarin al femminile, per inciso. 26 anni, tenente dell'Armata Rossa, Valentina intraprende la propria missione nel quadro del progetto Vostok 5 proprio quella domenica, restando in orbita fino a mercoledì 19. Una leggenda vuole che la trasvolata venga accompagnata in cabina dalle canzoni napoletane interpretate nientemeno che da un enfant prodige romano, Robertino Loreti (colui il quale apparirà a Sanremo nel gennaio successivo per sparare al microfono, con tutt'altro stile, Un bacio piccolissimo).
Abbiamo trovato un filmato a colori che descrive in sintesi quel fatidico, grande giorno:

L'impresa, come si prevedeva, sembra riuscita alla grande e una nuova eroina della giovane storia sovietica viene ricevuta al Cremlino da Nikita Kruscev con tutti gli onori. La famosa agenzia TASS e il quotidiano nazionale Pravda, però, usano toni sin troppo trionfalistici anche nella descrizione della spedizione. Soltanto molti anni dopo la fine dell'URSS, nel 2007, intervistata in occasione dei suoi 70 anni, la Tereshkova rivelerà situazioni incredibili e inaudite, tenute accortamente nascoste dagli organi di stampa di regime. Abbiamo trovato queste determinanti notizie nell'archivio web di un noto quotidiano italiano e per l'occasione ve le riproponiamo, debitamente copincollate:
...all’inizio il lancio, quel 16 giugno 1963, era andato bene. «Fino all’ingresso nell’orbita terrestre» ha spiegato. Dopo una trentina di giri intorno alla Terra, però, i tecnici si accorsero di un tragico errore. La navicella Vostok, con le sue orbite, «si stava allontanando dal pianeta e non avvicinando». Presto sarebbe sfuggita alla attrazione terrestre per perdersi nello spazio. Dal centro di controllo furono impostate le necessarie correzioni. Ma i guai per la povera Valentina non finirono.
La navicella era minuscola, lei rimase legata al sedile con la tuta e il casco addosso per tutte le 70 ore e 50 minuti del volo. L’assenza di peso la faceva star male.
«A un certo punto ho vomitato», ha raccontato. Il secondo giorno ha iniziato a farle male la gamba destra, al terzo il dolore si era fatto insopportabile. Il casco premeva su una spalla, un rilevatore sulla testa le causava un continuo prurito, le condizioni all’interno della tuta col vomito e tutto il resto si posso solo vagamente immaginare. Le navicelle Vostok non erano in grado di assicurare la sopravvivenza dei cosmonauti al momento dell’impatto con la superficie terrestre. Così, dopo il rientro, Valentina fu «sparata fuori» da una carica esplosiva, come avviene sui jet in caso di emergenza.
«Ero terrorizzata mentre scendevo col paracadute », ha raccontato. «Sotto di me c’era un lago e non la terra ferma. Ci avevano addestrato a questa eventualità ma non sapevo se avrei avuto la forza necessaria per sopravvivere». Il vento, fortunatamente, la spinse via. Ma nell’impatto Valentina sbattè la faccia contro il casco e si provocò un gran livido sul naso. Era dolorante, sporca, semisvenuta e venne portata subito in ospedale. Ma per l’onore dell’Unione Sovietica il rientro della prima donna dallo spazio doveva essere trionfale. Così, appena si riprese, fu riportata nella stessa zona con una tuta immacolata e pronta a esibire il suo miglior sorriso per le cineprese.
Voltiamo pagina e ci spostiamo nello stato di Israele, una realtà ormai da quindici anni, non senza prezzi altissimi (anche di vite umane). Quel giorno, costretto dalle sempre più evidenti pressioni da parte dei Palestinesi, che sempre hanno visto di malocchio la sua chiusura totale nei loro confronti, rassegna le proprie irrevocabili dimissioni da Primo Ministro uno dei padri fondatori della nazione di tutti gli Ebrei, David Ben Gurion, personaggio sicuramente discusso, ideologicamente ateo e socialista ma pronto a lottare in prima persona per i diritti della sua gente, come fece nel corso dei bui anni dell'Olocausto, sostenendo l'immigrazione illegale contro le restrizioni imposte dal Libro Bianco. A proposito di immigrazione, abbiamo trovato un documento risalente a pochissimo tempo prima dell'abbandono della gestione del potere esecutivo israeliano: un messaggio in cui Ben Gurion, parlando in inglese, si rivolge agli ebrei di tutto il mondo all'ascolto e in visione (là dove ci sono cinema e/o TV) per affrontare questo argomento:

Ed ora, come sempre, alla fine del TG si parte con Carosello. Ovviamente, anche il seguitissimo contenitore serale di pubblicità e spettacolo ha dovuto essere annullato per un'intera settimana, a seguito dell'agonia e del trapasso di Papa Giovanni (dal 31 maggio al 6 giugno). Ormai tutto è ripreso regolarmente e, in attesa di importanti novità tra i comunicati pronti ad andare in onda nei mesi estivi, si avviano alla conclusione i blocchi primaverili, offerti sempre da 36 ditte in tutto (quattro per sera, per 9 sere; poi si ricomincia da capo fino a fine stagione. Ogni 9 giorni ciascuno sponsor ha la propria passerella televisiva di due minuti e quindici secondi). La serie offerta da una casa lombarda produttrice di latte, dopo aver avuto il solo Peppino Di Capri come testimonial, da tempo offre una rassegna dei cantanti più celebri del momento, come Edoardo Vianello, chiamato a interpretare il successone dell'estate precedente, Pinne, fucile ed occhiali:

Domenica trionfale per lo sport italiano: mentre la Sicilia calcistica saluta la prima promozione in serie A del sorprendente Messina, vincitore del torneo cadetto (che registra anche il ritorno nella massima divisione del Bari e soprattutto della Lazio - era la prima retrocessione per i biancocelesti e purtroppo non sarà l'ultima - dopo due stagioni: in sostanza, apoteosi del calcio del Centro - Sud), le notizie più radiose provengono da Le Mans e dalla prestigiosa, classica corsa automobilistica delle 24 Ore, con un bel tricolore contornato dal Rosso Ferrari. Sono artefici di questo successo due grandissimi piloti degli anni '60, accomunati dal destino (nel bene e purtroppo anche nel male, visto che entrambi più avanti perderanno la vita in sede agonistica): Ludovico Scarfiotti e Lorenzo Bandini. Sono gli anni d'oro del Cavallino, quando ancora la Formula 1 è solo una categoria delle tante e si possono sperimentare altri campi di gara per collaudare al meglio i nuovi prodotti assemblati a Maranello. Da ricordare che la Ferrari lavora pure per l'Inghilterra, esattamente per una casa automobilistica denominata The Maranello Concessionaires Limited.
A proposito di Inghilterra, proprio dal cinegiornale della British Pathè sono tratte le immagini a colori di quella gara che vi mostriamo qui di seguito: peccato che colui il quale le ha inserite su YouTube abbia tagliato il momento del trionfo della coppia di ferraristi, rendendo il documento meno appetibile per gli sportivi italiani dei giorni nostri, ora che il Cavallino, finita la lunga era - Schumacher, è ritornato nelle retrovie, lasciando campo libero ad altri costruttori:

Termina così la nostra ricostruzione dei principali avvenimenti del 16 giugno 1963 seguiti attraverso la televisione. Vi diamo appuntamento al prossimo post, a breve scadenza. A tutti voi l'augurio di un buon proseguimento di giornata.
A prestissimo ! ! !
CBNeas

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