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Domenica di pentecoste

Creato il 18 maggio 2013 da Ambrogio Ponzi @lucecolore

19 maggio 2013
DOMENICA DI PENTECOSTE
  DOMENICA DI PENTECOSTE
Antifona d'IngressoSap 1,7Lo Spirito del Signore ha riempito l'universo,
egli che tutto unisce,
conosce ogni linguaggio. Alleluia.

CollettaO Padre, che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione, diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo, e continua oggi, nella comunità dei credenti, i prodigi che hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo. Per il nostro Signore...
LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura At 2, 1-11Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare.

Dagli atti degli Apostoli Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotàmia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».
- Parola di dio
Salmo Responsoriale Dal Salmo 103
Rit.: Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature. - Rit.
Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra. - Rit.
Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore. - Rit.

Seconda Lettura Rm 8, 8-17Quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio. Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia. E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. Così dunque, fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete. Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. - Parola di Dio
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli
e accendi in essi il fuoco del tuo amore.
Alleluia.

Vangelo Gv 14, 15-16. 23-26
Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre. Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
- Parola del signore
DOMENICA DI PENTECOSTE
  Sequenza allo Spirito Santo

Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto;
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.

O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.

Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano,
i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona eterna gioia. Amen.

   ( dalla liturgia di Pentecoste)
PREGHIERA / ANNUNCIO SULLO SPIRITO SANTO
  • Lo Spirito Santo esprime Dio come dono, Dio come colui che si dona e permette all’uomo di essere al meglio della sua vocazione.
Lo Spirito Santo va ascoltato e ricercato come dono. La preghiera è il modo primo e principale di accostare lo Spirito. Questo vuol dire aprire il cuore. A questo seguono i frutti di creazione e salvezza. Stasera la nostra preghiera allo Spirito ci aiuti ad accoglierlo. La preghiera infatti obbedisce a questa preoccupazione e va nella direzione della profondità. Lo Spirito Santo opera alla radice delle persone e il suo obiettivo è di arrivare a tutti. È l’amore di Dio che si espande in modo infinito. La preoccupazione che mi spinge è quella di capire che si arriva alla comprensione della proposta evangelica grazie alla forza dello Spirito Santo. Per questo suggerisco di porre l’attenzione sui punti incontrati nelle precedenti letture bibliche. Dio è presente in noi, abita in noi, è intimo a noi stessi e questo è opera dello Spirito. Si tratta allora di essere docili e di affidarci a questo invito di vita.
  • CANTO : Vieni Santo Spirito riempi i cuori dei tuoi fedeli
accendi il fuoco del tuo amor
  • SEQUENZA ALLO SPIRITO SANTO
  • LETTURA : At. 2,1-11
  1. Spirito e fede : interiorizzazione - inabitazione della Trinità.
La fede non è teoria, ma incontro personale con Gesù. Preghiera, Ascolto della Parola, Sacramenti, Avvenimenti, Persone.
  • Sostieni la tua fede?
  • Affronti dubbi e incertezze con l’invocazione allo Spirito?
  • SALMO 103
  • LETTURA : Rm. 8,8-17
2- Spirito e comunione : chiesa, famiglia, gruppi, comunità. È lo Spirito che abbatte le barriere e unisce le persone, popoli e nazioni.
  • Affronti le difficoltà, i problemi, le tensioni alla luce dello Spirito?
  • VANGELO: Gv: 14, 15-16.23-26
3- Spirito e missione: Lo spirito è il motore della missione. Spinge la chiesa a sentirsi inviata a tutti gli uomini … e ad operare per testimonianza e non per proselitismo.
  • Condividi questa coscienza?
  • Come la concretizzi?
  • Lo Spirito Santo è l’anima di tutte le realtà positive.
Stasera portiamo l’attenzione su tre aspetti attuali per la chiesa e per il mondo. Gli aspetti che suggerisco sono questi: 1- Rapporto tra Spirito e fede L’anno della fede rivela l’urgenza di non perdere di vista che “fede” significa aderire alla persona di Gesù, partecipare alla sua vita, obbedire al suo Spirito. Le domande suggerite vanno accolte come aiuto per non cadere in quella che sarebbe una disgrazia: proclamarsi cristiani senza aderire a Gesù ed essere attenti solo all’apparenza. Il primo punto ci invita a cercare una fede profonda all’interno di un cammino con pazienza, ma con molta lealtà. Il Papa ieri ricordava che o si è cristiani sempre o non lo si è mai. Si tratta di un cammino da vivere con pazienza, ma con questa consapevolezza: è in gioco il massimo bene della persona e del mondo. Prendiamo allora sul serio l’anno della fede per un rinnovato cammino di fede animato da questo sostegno che dà fiducia e serenità. Non si tratta di essere perfetti, ma di essere in tensione e in ricerca sincera. Lo Spirito opera questo in noi. 2- Rapporto tra fede e comunità Lo Spirito Santo è l’opposto dell’individualismo, dell’egoismo, delle lotte sociali, della lotta tra persona e persona e tra popoli e popoli. Lo Spirito Santo genere la chiesa, unisce, fa cadere le barriere, apre i cuori, fa sì che chi ha sostanze le condivide con chi non ne ha. Oggi il Papa ha detto una parola molto dura: se uno tiene per sé i suoi beni e non li condivide è un ladro. Siamo invitati a prendere sul serio l’aspetto della condivisione. Lo Spirito Santo opera nella direzione dell’unire. La chiesa è chiamata ad essere una, ad essere segno di unità. Lo Spirito Santo è colui che ci sostiene nel tentativo di creare la comunione in famiglia, sul lavoro, nei gruppi, nella realtà che viviamo. 3- Rapporto tra fede e missione Siccome nessuno ha diritto di trattenere per sé i doni dello Spirito e della fede, è urgente crescere nell’estensione, nella comprensione e nella lealtà e quindi testimoniare la fede in modo che altri possano incontrare Gesù, il suo messaggio e la sua vita. C’è poi un quarto punto: 4- La nostra presenza alla lettura della Parola
  • È vissuta come ascolto dello Spirito?
  • Cambia in profondità il nostro cuore?
  • Cambia i nostri rapporti in senso comunitario?
  • Ci fa attivamente interessati alla diffusione del Vangelo?
Sottolineo la preoccupazione che ho personalmente: offrire la lettura della Parola è importante e doveroso, perché non ci appartiene, ma ci è data affinché a nostra volta possiamo donarla. Quindi possiamo dire che la frequenza alla lettura della Parola dovrebbe avere un riscontro a livello di profondità, di comunione e di missione. Ci è chiesto di prendere davvero sul serio la condivisione, l’essere appassionati della propria crescita personale, ma insieme anche di quella comunitaria, soprattutto nello slancio, per essere attenti alle persone che incontriamo e alle realtà che viviamo, affinché la Spirito Santo illumini non solo noi, ma tutti. Avere a cuore la condivisione significa tener viva questa preoccupazione di fedeltà allo Spirito che anima le persone e la comunità non come propaganda, ma come testimonianza e direzione persuasiva. Riferendomi ancora al Papa, e lo faccio per la sua autorevolezza e per il senso di verità della sua parola, ricordo che fin dall’inizio della sua presenza in mezzo a noi diceva: abbiate cura e passione del bene del fratello. Questo vuol dire: amare se stessi amando tutti, mettendo in gioco il nostro cuore e crescendo nella coscienza della nostra fede.
  • Le domande di stasera ci accompagnino, per il tempo che abbiamo davanti a noi, come sostegno comune nella fedeltà che appare sempre più esigente e necessaria
  • DOMENICA DI PENTECOSTE
    Perché la prospettiva che il Signore certamente apre in ciascuno di noi sia motivo di speranza, di gioia e di consapevolezza che nel tempo viviamo, ci benedica Dio onnipotente…


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