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Donne di oggi

Creato il 18 dicembre 2009 da Mathildedlm
Qualche giorno fa pensavo di scrivere un post sul Natale, affrontando un tema diverso dei babbi natali impiccati alle finestre. Però, poi, un lettore mi ha mandato questo commento in riferimento al post precedente:
“Se vogliamo dire le cose come stanno, le donne al giorno d'oggi sono dei militari, nei modi di fare, litigiose, molte sono cozze e sboccate. L' articolo e' banalissimo e retorico, come quelle donne che ripetono in continuazione "non ci sono piu' gli uomini di una volta" e poi nemmeno si accorgono di essere piu' uomini di noi maschietti senza un briciolo di femminilita'…Anonimo”
Gentile lettore (odio usare questo tono così freddo, ma non conoscendoLa non posso fare diversamente), La ringrazio per il commento poiché mi permette di affrontare un tema non semplice ma che mi sa a cuore: l’immagine della donna di oggi.
Lo ammetto, molte donne d’oggi sono come le descrive il lettore: simil-dittatori, litigiose ed isteriche, “cozze e sboccate”, senza femminilità. Questo tipo di donna non è, a dispetto di quanto possa sembrare, il risultato del femminismo; ma è un modello di donna imposto dalla società moderna. Se accendete la televisione, che tipo di donna vedete? Sicuramente non vedete una donna femminile, che parla in modo pacato, che rispetta l’interlocutore ed attende in silenzio il proprio turno per parlare; si può vedere una donna con gli “attributi” (a volte anche veri), che vede urlare per attirare l’attenzione ed imporre il suo pensiero, ma anche una donna silenziosa, dove la sua presenza è giustificata da una “prestanza” fisica, ridotta quasi ad un oggetto sessuale per il piacere degli uomini che così non cambiano canale.
Bene, dovete sapere che il 68% del pubblico televisivo è composto da donne. Se la televisione è un mezzo di comunicazione, che cosa stanno comunicando queste donne alle loro telespettatrici? Potrà sembrare assurdo, ma il potere della comunicazione televisiva è talmente forte che è in grado di distorcere la realtà. Vi faccio l’esempio del Grande Fratello, dove nulla è lasciato al caso: le inquadrature sono tutte studiate per dare un determinato messaggio, i partecipanti sono accuratamente selezionati in base alle esigenze di ascolti…tutto segue un preciso “copione” fatto dagli autori, che sanno benissimo come funziona il mondo della comunicazione. Eppure tutti credono che il programma sia reale (e soprattutto improvvisato)!
Le donne della televisione diventano il modello di riferimento per le altre donne a casa. Se non sei come loro, se non ti trucchi come loro, se non ti atteggi come loro, se non ti comporti come loro…non puoi considerarti una donna! Loro sono le donne vincenti, che possono avere tutto quello che vogliono dalla vita: tu non sei come loro ed allora sei una perdente…e a nessuna donna piace essere considerata una perdente! Perciò è assolutamente indispensabile adeguarsi al modello proposto. Questo vuol dire: urlare invece di parlare; litigare per nulla; vestirsi (permettetemi il termine) come delle prostitute; dire parolacce…e scimmiottare tutti quegli atteggiamenti tipici maschili, che se in un uomo sono accettati, rivederli in una donna danno molto fastidio (pure a me).
Ora, voi potete dire che c’è una soluzione: spegnere la televisione. Questo modello, però, viene proposto anche dagli altri mezzi di comunicazione, un circolo vizioso dal quale è difficile uscirne indenni.
Io, come altre donne, ormai non guardo più la televisione, se non lo stretto indispensabile come i telegiornali (dove anche le telegiornaliste sono accuratamente scelte e agghindate per proporre il modello di donna vincente di oggi). Vi giuro che io, quando vedo queste donne che urlano e sbraitano come galline, mi vergogno di essere una donna! Non voglio assolutamente essere accostata a loro! Ci vorrebbe proprio una bella rivoluzione dal basso, dove tutte le donne si ribellano al modello proposto…ma, sfortunatamente, vivo nelle mie utopie anarchiche…
Comunque, vi consiglio vivamente di vedere due realizzazioni sull’argomento. Il primo è “Il corpo delle donne”, documentario di Lorella Zanardo, 25 minuti circa, sull’uso del corpo della donna in tv (lo trovate anche on-line). Il secondo è “Videocracy” di Eric Gandini, il film scandalo dell’anno poiché viene visto come una critica al nostro primo ministro. Ora, io ho visto il film e vi posso assicurare che il presidente del consiglio è solo uno sfondo. Il film è una critica al mondo dello spettacolo in generale, non solo della televisione. L’unico scandalo è vedere Fabrizio Corona nudo!

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