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Dormire gratis in tutto il mondo e non solo: il CouchSurfing

Creato il 27 maggio 2011 da Ida Vitalibera @ida_vitalibera

Quante volte vi è capitato di dover rinunciare ad una vacanza, o di dover cambiare meta, perché i costi degli alloggi erano troppo alti?

Oppure, una volta arrivati sul luogo, sentirsi disorientati perché non sapevate di preciso dove andare, cosa visitare, quali prodotti tipici assaggiare?

O ancora, quante volte vi siete ritrovati a trascorrere tutto il tempo del soggiorno quasi “isolati” e di tornare a casa con la sensazione di non aver “vissuto” a fondo il luogo visitato?

Sinceramente a me è successo diverse volte in passato, ma da quando ho scoperto il CouchSurfing (quasi un anno fa), le mie vacanze hanno preso una piega diversa: sono diventate molto più emozionanti e anche più “costruttive”. Quindi, se non amate particolarmente l’idea di soggiornare in albergo, isolati dal resto del mondo e di dover vagare in cerca di qualcosa da fare o da vedere, il CouchSurfing è sicuramente l’esperienza che fa per  voi!

 

Com’è nato il CouchSurfing?

L’idea è venuta a Casey Fenton,  un giovane programmatore americano, che nel 2004 decise di fare una vacanza in Islanda spendendo poco; entrò così nella directory dell’università islandese e contattò circa 1500 studenti chiedendo loro ospitalità. Una cinquantina di persone si dichiararono disponibili  ad offrirgli un alloggio e così il ragazzo ebbe l’opportunità di visitare l’Islanda e di conoscere nuovi amici grazie alle persone incontrate . Da questa esperienza, Fenton  decise di  creare un sito Internet con lo scopo di mettere in contatto i viaggiatori di tutto il mondo; nacque così il CouchSurfing, una vera e propria organizzazione internazionale no-profit  che ad oggi conta più di tre milione di iscritti.  

 

Ma che cos’è il CouchSurfing?

Il termine letteralmente significa “saltare da un divano all’altro”. In pratica, chi ha a casa propria un divano, un posto letto, un posto in giardino per mettere una tenda o qualsiasi altra sistemazione la mette disposizione dei viaggiatori che possono usufruirne gratuitamente. Il soggiorno può durare un giorno, due gironi, un mese o il tempo di un caffè, ognuno sceglie di dare ospitalità per il tempo che desidera. Attenzione però, questo non vuol dire approfittare della disponibilità di qualcuno per fare delle vacanze gratuite piazzandosi a casa sua per evitare i costi degli hotel o di qualsiasi altro luogo dove dormire. Il CouchSurfing è una vera e propria filosofia di vita adottata da chi possiede apertura mentale, un forte spirito di avventura, la voglia di conoscere gente nuova, di condividere esperienze e conoscenze. Grazie a questa comunità è possibile fare delle vere e proprie vacanze alternative, risparmiare le spese di alloggio, evitare le trappole per i turisti, imparare cose nuove sulla cultura del posto e, soprattutto, tornare a casa completamente soddisfatti del tempo trascorso e, sicuramente, con qualche amico in più.  

 

Lo scopo del CouchSurfing

Fondamentalmente il couchsurfing è nato per mettere in comunicazione i viaggiatori di tutto il mondo con la gente del luogo che visitano. Questa comunicazione diretta non solo favorisce gli scambi culturali, ma permette di incontrare gente nuova e culturalmente diversa, di allargare i propri orizzonti, di scambiare conoscenze e condividere esperienze. Inoltre, in questo modo si possono davvero conoscere più in profondità i luoghi visitati grazie alla guida (gratuita) di gente del posto e vivere quindi completamente immersi nella cultura locale non come dei semplici turisti. Il couchsurfing ha, inoltre, introdotto un modo rivoluzionario di dormire gratis, offrendo quindi a tutti la possibilità di poter viaggiare in tutto il mondo in modo economico.  

 

Ma non si tratta solo di viaggiare…

La comunità, nasce anche dall’esigenza di creare non solo un nuovo modo di viaggiare, ma anche un futuro migliore, dove le persone si prendono cura l’una delle altre indipendentemente dalle diverse culture ed ideologie; dove si superano tutte le barriere culturali, linguistiche e religiose; dove si vive in armonia con il prossimo. L’obiettivo in sintesi è dare vita ad un mondo migliore mettendo sempre più persone in comunicazione tra di loro. In un’epoca dove i conflitti sono all’ordine del giorno, diventa necessario stabilire rapporti di tolleranza e di unità, basati sullo scambio reciproco delle risorse che si hanno a disposizione, ed il CouchSurfing permette di fare questo e molto altro ancora.  

 

Come funziona il CouchSurfing?

Per offrire un alloggio o richiedere ospitalità basta iscriversi al sito ufficiale di CouchSurfing (www.couchsurfing.org), creare un profilo con foto fornendo tutte le informazioni personali, tipo età, professione, provenienza e soprattutto indicare i propri interessi e le passioni, il tipo di persone che si vorrebbero incontrare ecc ecc. Dopodichè, tramite la funzione “cerca divano” si sceglie la località che si vuole visitare. A questo punto appare un elenco di tutte le persone che offrono la disponibilità di un divano, o posto letto in quella città o nelle vicinanze. Consultando i loro profili si può scegliere la persona più affine, con la quale abbiamo interessi e passioni in comune, o comunque che corrisponde meglio alle nostre esigenze. Basta contattare l’utente scelto attraverso una richiesta di ospitalità, indicando il numero delle persone da ospitare ed il periodo in cui si necessita della sistemazione. Nella richiesta si possono anche indicare già da subito gli orari di arrivo e di partenza,  i luoghi che si vogliono visitare, le attività che si intendono fare ecc ecc oppure si possono concordare successivamente con l’utente contattato. Non c’è nessuno obbligo di dare la disponibilità di un divano per poter entrare a far parte di questa comunità multiculturale e per usufruire del “servizio”. Molti utilizzano questo portale anche solo semplicemente per incontrare compagni di viaggio, per organizzare eventi, viaggi e avventure insieme, o per conoscere gente con gli stessi interessi. A questo proposito sul sito si possono trovare centinaia di gruppi diversi ai quali iscriversi per trovare più facilmente persone che hanno determinati interessi in comune. La maggior parte degli utenti sceglie di compilare il profilo personale in inglese o anche in doppia lingua per essere contattati da gente di tutto il mondo. Quindi se si vuole “internazionalizzare” il proprio profilo è meglio scriverlo in inglese per permettere a tutti di poterlo leggere.  

 

Chi può iscriversi e viaggiare in questo modo?

Il sito è aperto a tutti! Sia per chi vive da solo o in coppia oppure per chi ha anche una famiglia. Chi ha a disposizione uno spazio ridotto offre solo un divano o un letto ma non è raro trovare persone che avendo un’abitazione più grande e delle stanze inutilizzate, mettono a disposizione più posti letto e più camere. Si possono trovare, inoltre, persone che hanno più case e che quindi ne mettono una interamente a disposizione dell’ospite. Di solito si viaggia singolarmente o in coppia, ma consultando i profili si può vedere il numero di posti che l’utente può offrire. C’è chi ospita anche un’intera famiglia, animali domestici compresi.  

 

Come faccio a sapere se posso fidarmi?

Il profilo dell’utente scelto dovrebbe già dare delle indicazioni sufficienti quantomeno per farsi un idea di chi si sta contattando. Il sito però funziona anche, e soprattutto, grazie ad un sistema di “raccomandazioni” dette referenze che danno garanzia della qualità del servizio offerto da quella determinata persona. Si tratta di commenti sulla propria esperienza (positivi, negativi o neutri) lasciati da chi è stato già ospitato da quell’utente. In questo modo si può valutare l’affidabilità della persona alla quale si intende richiedere ospitalità.  

 

Come posso sdebitarmi con chi mi ospita?

Il programma nasce per promuovere lo scambio libero di ospitalità, quindi non è previsto e nemmeno assolutamente richiesto alcun corrispettivo in denaro. I viaggiatori però di solito ricambiano l’ospitalità portando qualcosa al padrone di casa, ad esempio prodotti tipici del paese di origine oppure qualche piccolo regalo, anche fatto a mano. Inoltre, in un certo senso è quantomeno doveroso collaborare in qualche modo con chi ci ospita gratuitamente in casa sua; quindi per sdebitarsi, è opportuno fare almeno qualcosa in casa, ad esempio preparare il pranzo o la cena ed offrirsi di fare la spesa, oppure fare delle pulizie (dato che non si tratta di un albergo) o offrire una cena fuori. A volte chi ha determinate competenze può offrirsi di fare delle riparazioni in casa o piccoli lavori di giardinaggio ecc ecc ma è tutto assolutamente facoltativo.  

 

E’ obbligatorio ricambiare l’ospitalità?

Assolutamente no. Il CouchSurfing, come detto, raggruppa persone con una mentalità aperta, che hanno voglia di mettere a disposizione, senza alcun interesse, i propri spazi ed il proprio tempo a favore di chiunque lo richieda. Per cui gli utenti che offrono la propria disponibilità lo fanno senza volere nulla in cambio ma con il solo piacere di stare in compagnia; per questo non è obbligatorio ricambiare l’ospitalità anche se spesso succede che si istaura un rapporto di amicizia per cui viene naturale offrirsi di accogliere in casa propria chi ci ha ospitato nella sua.  

 

Ma perché dovrei ospitare un estraneo in casa mia?

Per prima cosa bisogna chiarire che non c’è nessun obbligo di ospitare nessuno. La scelta di mettere a disposizione un posto per dormire e un po’ di tempo da dedicare a qualcuno è assolutamente personale. Ospitare uno o più sconosciuti in casa potrebbe sembrare una scelta azzardata, ma non è sempre così; bisogna vederla da una prospettiva diversa. Avete mai pensato che ospitare qualcuno potrebbe rappresentare un’occasione di crescita personale? E anche un modo per conoscere meglio sé stessi mettendosi di fronte a delle prove? In effetti detto così sembrerebbe un po’ esagerato, ma ricevere in casa propria delle persone estranee e mettersi a loro disposizione può essere davvero molto gratificante dal punto di vista personale e può rappresentare anche una possibilità di superare certi limiti e pregiudizi. Inoltre, questa esperienza può aiutarci anche migliorare il nostro modo di relazionarci con persone culturalmente diverse da noi, a diventare più tolleranti con chi ha ideologie differenti e a riconoscere di avere delle convinzioni errate e quindi a modificarle. Insomma non ci sarebbe davvero nulla da perdere! Oltretutto è da considerare anche il fatto, che nel momento in cui ospitiamo qualcuno e gli facciamo da guida per la città, stiamo anche inconsapevolmente promuovendo il nostro territorio.  

 

Considerazioni personali sul CouchSurfing

Personalmente posso dire che tutte le mie esperienze di CouchSurfing sono state assolutamente positive infatti consiglio vivamente  a tutti di non perdere questo nuovo e divertente modo di viaggiare e di conoscere gente di tutto il mondo.  All’inizio, ovviamente, da parte mia c’era un po’ di titubanza nel contattare persone sconosciute, andare a dormire gratis a casa loro e trascorrere del tempo insieme, soprattutto avevo la sensazione di essere in qualche modo di disturbo. Naturalmente non è così perché chi sceglie di ospitare dimostra assoluta apertura e massima disponibilità verso tutti e non considera affatto un disturbo essere contattato altrimenti non avrebbe neppure scelto di entrare a far parte della comunità. Quindi tutte le persone che troviamo sul sito accettano in modo assolutamente disinteressato di ospitare estranei a casa propria o, viceversa, di richiedere ospitalità, senza alcuna pretesa se non quella di conoscere gente nuova, con percorsi di vita diversi e stabilire con loro rapporti di assoluta armonia ed empatia.

 


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