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Dove si fa l’Ue in tempo di crisi

Creato il 22 agosto 2011 da Fabio1983
Causa crisi l’Unione europea non si fa più a Bruxelles, ma corre sull’asse Parigi-Berlino. Questo è emerso all’inizio della scorsa settimana, dopo l’incontro tra Nicolas Sarkozy e Angela Merkel. L’idea dei leader: decidere in due e commissariare l’Europa, operazione resa tanto più facile dal momento di instabilità economica che ha colpito l’eurozona dall’Italia in giù. Tutto questo in tre punti, che non hanno scalfito i mercati neanche un po’: riformulare una sorta di Tobin tax sulle transazioni finanziarie; modellare un governo economico della zona euro (se ne è parlato a lungo da queste parti); no agli eurobond. Quest’ultima, al contrario, sarebbe una mossa auspicabile parallelamente alla creazione di un’unione politica e fiscale, ma è apparso evidente fin da subito che alla Germania, il cui rating è da tripla A, stride (e non poco) l’eventualità di dover pagare una percentuale superiore sugli interessi. Poi è accaduto che, siccome a qualcuno l’ipotesi di eurobond piace eccome, il commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn, ha aperto alla possibilità di emettere titoli di debito comuni (pure in questo caso ai mercati non è interessato granché) riposizionando Bruxelles al centro dell’Europa. L’ultima stoccata, però, è quella di Herman Van Rompuy, presidente dell’Ue. La (sua) bocciatura è giunta l’indomani della (sua) investitura franco-tedesca alla guida del - probabile - governo economico. E l’Europa è stata così ricollocata sull’asse Parigi-Berlino.

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