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Dragon Ball Z: La resurrezione di "F" (2015)

Creato il 23 settembre 2015 da Babol81
Dal 12 al 14 settembre alcuni cinema italiani hanno proiettato Dragon Ball Z: La resurrezione di "F" ドラゴンボールZ 復活の"F" - Doragon Bōru Zetto: Fukkatsu no Efu), diretto dal regista Tadayoshi Yamamuro. Nonostante la poca lungimiranza del multisala di zona, potevo forse perderlo...? La risposta è NO. Never ever.
Dragon Ball resurrezione (2015)
Trama: consci di stare perdendo il controllo dello spazio, gli sgherri del malvagio Freezer decidono di resuscitarlo col potere delle sfere del drago. Freezer torna in vita ma il suo unico scopo è la vendetta contro Son Goku e Trunks, rei di averlo spedito in un orrido inferno: al suo arrivo sulla Terra troverà però  ad attenderlo i Guerrieri Z e Jaco the Galactic Patrolman...

Dragon Ball resurrezione (2015)
Dopo il mezzo diludendo di Dragon Ball Z: La battaglia degli dei, fiaccato da idiozie assortite e personaggi spinti a fare cose turpi al solo scopo di far ridere il pubblico (qualcuno ha detto Piccolo che canta al karaoke? Nego di avere visto una scena simile...), mai mi sarei aspettata di divertirmi così tanto con La resurrezione di "F", dove finalmente ironia e battaglie serie riescono a bilanciarsi come non accadeva dai tempi del Dragon Ball Z pre-Majinbu. Ci voleva il ritorno del cattivo più iconico dell'anime, quel Freezer che tanti grattacapi aveva dato ai nostri sul pianeta Namecc, per ridare smalto ad un franchise che aveva perso vigore già negli anni '90 e che veniva tenuto in vita principalmente grazie all'amore dei fan, capaci di creare fanfiction e doujinshi ben più interessanti delle opere originali; o, forse, ci voleva un migliore utilizzo della marea di personaggi creati da Toriyama, separando il grano dalla pula ed eliminando tutti quei fastidiosi comprimari di cui non frega una benemerita cippa a nessuno. Via dunque i camurriosissimi pargoletti Goten e Trunks, veli di ignominia su Yamcha, Yajirobei e Jaozi (i quali non vengono neppure nominati per sbaglio, vivaddio!), apparizioni ridottissime per un Satan in guisa di statua dorata, Videl, Pan neonata, C-18 e Marron, i riflettori si concentrano fortunatamente su un pugno di eroi, quelli che, a rigor di logica, potrebbero davvero riuscire a fare qualcosa contro Freezer se solo non avessero deciso di imborghesirsi e metter su pancia come Gohan. Ecco quindi tornare i gloriosissimi accessori da 750 tonnellate di Piccolo, finalmente impegnato in uno scontro, per quanto breve, coronato dal godurioso Makankosappo, e campo libero a Krilin, a un Genio delle tartarughe in formissima, a un Gohan nerd e particolarmente inutile, a Tenshinhan e alla new entry Jaco the Galactic Patrolman, preso di peso dall'ultimo manga realizzato da Toriyama, un personaggino simpatico e scazzato che rischia di dare dei punti alle creature più conosciute del mangaka. Ci sono, ovviamente, Son Goku e Vegeta, impegnati a raggiungere ulteriori evoluzioni di Super Sayan (il prossimo sarà verde? Mi sembra sia uno dei pochi colori di capelli che ancora mancano all'appello...) e ci sono, per fortuna, i personaggi più geniali di La battaglia degli dei, ovvero il Dio gatto della distruzione Bills e il suo ambiguo maestro Whis, portatori sani di gag esilaranti in quanto capaci di mantenere comunque il loro status di dei temuti ed invincibili.
Dragon Ball resurrezione (2015)
La resurrezione di F mette in scena dunque tutti questi personaggi (con l'aggiunta dei tre sfigatissimi Pilaf, Mai e Shu, ancora ridotti a pargoli) e regala un'ora e mezza di battaglie sempre più sborone e momenti fintamente "ansiogeni", durante i quali lo spettatore è tenuto a far finta di non sapere che, alla fine, si concluderà tutto a tarallucci, vino e gelati per Bills. Al di là del sempre ottimo character design e alla bellezza delle animazioni, è la realizzazione tecnica in generale ad essere molto migliore rispetto a quella de La battaglia degli dei, che di tanto in tanto cadeva nell'errore di utilizzare una pessima CGI per gli sfondi dei momenti più concitati, inoltre parecchie sequenze omaggiano alcune storiche sequenze di Dragon Ball Z riaggiornandole al gusto odierno e strizzando allo stesso tempo l'occhio ai vecchi fan. La resurrezione di F si distingue anche per una colonna sonora parecchio cafona, che dà il bianco in alcune scene di battaglia accompagnate dall'ignorantissima F del gruppo giapponese Maximum the Hormone, quattro pazzoidi già votati alla causa in quanto la canzone è del 2008 ed era stata dedicata appunto a Freezer prima ancora che uscisse il film. A proposito di Freezer, l'unica pecca dell'anime è la scellerata follia dei coloristi, che hanno deciso di appioppare al malvagio una kitschissima tinta dorata in grado di farlo assomigliare più ad un cattivissimo Academy Award che a un malvagio dittatore cosmico, mentre come ho già detto in precedenza Goku e Vegeta sono stati agghindati come due fate turchine, una trasformazione che sinceramente lascia un po' il tempo che trova (mi rendo conto che qui la colpa è interamente di Toriyama, che non è mai stato uomo dai gusti sobri, anzi) e non solo per quel che riguarda l'aspetto ma anche e soprattutto per i poteri, poco entusiasmanti. A parte questo, La resurrezione di Freezer è un film che consiglio a tutti gli appassionati di Dragon Ball, soprattutto a quelli che hanno amato la storica saga di Namecc!
Tadayoshi Yamamuro è il regista della pellicola, al suo primo film in questo ruolo. Come animatore aveva già partecipato alla realizzazione di Dragon Ball Z: La battaglia degli dei e in generale di tutte le serie dedicate a Dragon Ball. Giapponese, ha 55 anni.
Dragon Ball resurrezione (2015)
Quando il cellulare di Krilin suona si sente la canzone We Are!, sigla di apertura giapponese della serie One Piece, questo perché l'attrice Mayumi Tanaka doppia sia Krilin che Rufy.  A proposito di canzoni, aspettate fino alla fine dei titoli di coda perché Freezer viene accolto nell'inferno da angioletti praticamente identici alle Gacchan di Arale e doppiati in originale dalle componenti del gruppo Momoiro Clover Z, autrici della canzone Z no chikai (tema portante del film) nonché della meravigliosa sigla d'apertura di Sailor Moon Crystal. La resurrezione di "F" si colloca cronologicamente DOPO La battaglia degli dei ma prima della fine del manga e sicuramente prima dell'orrido Dragon Ball GT, mentre la nuova serie Dragon Ball Super se non ho capito male dovrebbe comprendere una rielaborazione sia de La battaglia degli dei sia di La resurrezione di F; se il film vi fosse piaciuto recuperate quindi tutto questo materiale! ENJOY!

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