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Dramma.

Da Seavessi

Cerchiamo di proteggerli.Dalle cose orrende piccole e grandi che prima o poi incontreranno, o forse anche mai, speriamo.Combattiamo guerre vane, e lo facciamo perché, come dice il Grame, le battaglie perse sono le più importanti da combattere.Cerchiamo di vaccinarli dalla cattiveria del mondo, o quantomeno di neutralizzarla; di fornire strategie per affrontare il compagnetto che mena (e menala pure tu), la compagnetta che percula per i vestiti non veliniformi (e te dille che è 'gnorante come un sasso, lei e i suoi vestiti).Gli teniamo la mano, convulsamente, per strada, tanto più stretta quanto più si avvicina il momento in cui diranno mamma vedi un po' che ho quarant'anni, posso attraversare la strada da solo.Gli diciamo di non fidarsi degli estranei, e tutto sommato occhio anche ai conoscenti, e preghiamo di non doverci preoccupare dei familiari perché ogni tanto ci scappa da leggere la cronaca dei giornali e ci prende non male, di più.Cerchiamo di proteggerli, forse, soprattutto da quello che ha spaventato noi da piccole, e così l'Infanta e Revoluciòn si sentiranno ripetere fino alla nausea di essere bellissime fantastiche meravigliose er mejo sulla piazza, per contrastare la sobrietà di complimenti con cui è cresciuta Seavessi, si sentiranno ripetere che se non sono capaci a giocare a pallavolo a scuola chi se ne impippa, condivideranno i problemi di casa per non provare quella sensazione che viene alla bocca dello stomaco quando sei piccolo, sai che qualcosa non va ma nessuno te ne parla. E mangeranno zuppe di drago ammazzato a scopettate, e inseguiranno allegramente gli squali dietro casa.E cerchiamo di proteggerli anche dalla troppa protezione, di spingerli via anche se vorremmo chiuderli in camera e ingoiare la chiave, perché infine nemmeno vogliamo farne dei disadattati spaventati dal mondo, e forse essere mamme è anche questo, avere continuamente paura e affrontarla sorridendo.Ma non sappiamo, non sappiamo mai dove è nascosto il dramma, e non è mai, mai dove dicono i libri, o le maestre, o dove ci aspettiamo che sia. Il dramma non ammette preparazione, scoppia come un temporale d'estate.Il dramma.Seavessi-casa, interno giorno.Pomeriggio con NonnoR e NonnaF, special guest ZiaDolce e la sua pancia con inquilina. Infanta _ (trafficando nella sua cucina giocattolo che è grande circa come la cucina vera di Seavessi) vi faccio il caffè (bella a mammasua)Nonni _ma certo cara! ci voleva proprio!Infanta _(trafficatrafficatraffica) ecco a voi! Metto lo zucchero e il latte (non lo chiede, lo dice)ZiaDolce _(al corrente delle vicende culinarie di casa) Infanta amore, mi prepari anche un po' del tuo dolce di panna e acciughe, che vorrei tanto assaggiarlo?Infanta _non posso... (le trema un po' la voce)Seavessi _perché Infanta? Cos'è successo?Infanta _(scoppiando violentemente in lacrime, e ci vorrà del tempo per calmarla) ho finito le acciughe!Penuria di acciughe immaginarie, su rieduchescional ciannel.Post dedicato di cuore alla psycopasticcera, che ha realizzato davvero la torta (salata e ottima) di panna e acciughe, e a Dabodelmiocuor. Sapevatelo, il mio scopo è, un giorno, avervi tutte nella stessa stanza e stordirvi a botte di tiramisù di pandistelle.

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