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Drammi tricologici imminenti

Creato il 20 marzo 2012 da The Old Pink Room
E' giunto il temuto momento.
Se fosse per me, lo rimanderei a data imprecisata.
Tipo a mercoledì del mese di MAI.
Perché, signora mia, è arrivato il momento di tagliarmi i capelli.
Ed è un dramma.
Perché dopo l'ultimo taglio rovinoso, mi sono chiusa in una sorta di lutto tricologico, promettendo a me stessa che non avrei mai, MAI più tagliato i capelli fino a che non mi fossero arrivati al sedere, come neanche Federica Panicucci dei tempi belli.
Ma sono passati tre mesi, e i miei capelli non sono mai stati presi così male. Diciamo grazie alla piscina: il cloro mi sta polverizzando le punte e i maledettissimi asciugacapelli a monetine buttano fuori aria della temperatura del nucleo del sole (poi, ieri sera sono andata ad acquagym e mi sono anche dimenticata di portare la spazzola, quindi mi sono dovuta pettinare con le mani, dopo che non avevo neanche messo il balsamo. Una brutta storia). Quindi mi ritrovo con la paglia in testa e con delle doppie punte che hanno le doppie punte.
Ho tentato il tutto per tutto comprando l'olio di Argan. Attualmente non ho visto miglioramenti, ma la situazione probabilmente è ormai troppo compromessa.
Quindi, eccoci qua.
Devo andare dalla parrucchiera.
Ma dai chi?
L'assassino che ha dato tutto un nuovo senso alle parole "taglio scalato", non mi vedrà mai più neanche in foto. Anzi, forse mi vedrà in tribunale, quando avrò messo insieme una folla per dare inizio ad una class action contro i parrucchieri incompetenti. Perché quel figlio di puttana mi ha fatto uno scalino. UNO SCALINO SUI CAPELLI. Non una scalatura graduale. No. Un tot di capelli di una lunghezza, un tot lunghi cinque centimetri in meno. Voi capite che è da criminali fare una cosa simile. Io gli darei l'ergastolo a uno così.
Quindi ora non so dove andare.
Ma ho un'esperta in casa.
Madre è andata da tutte le parrucchiere della mia cittadina. E con tutte, intendo TUTTE.
Un giorno, per sfidarla, ho preso in mano l'elenco e le ho letto i nomi dei saloni, mentre lei faceva come con le figurine "Celo, manca". Beh, non ne mancavano.
Non trova pace.
E' un filino esigente.
Adesso va in questo salone nuovo, di cui - per il momento - è molto soddisfatta.
Quindi, mi sa che ci andrò anch'io.
Solo che non mi va.
Non voglio che mi taglino via tutto il mio scalino superfluo.
E se poi non mi ascoltano?
E se poi succede un altro disastro come tre mesi fa?
E se sono cattive?

Drammi tricologici imminenti

Questa tipa non è davvero felice, sta chiaramente fingendo.

Ma li vivete anche voi questi problemi con i parrucchieri?
Io le invidio terribilmente le donne che hanno un rapporto duraturo e pluriennale con le loro acconciatrici.
Poi, cosa posso fare con 'sti capelli?
Sono talmente alla frutta che domenica mattina mi sono fatta una maschera con yogurt e cacao amaro. Quando li ho asciugati, i capelli sapevano da ciobar ammuffito. Capite, qui mi serve una mano.
Attendo fiduciosa i vostri consigli.
Nel frattempo, vado a tagliare le doppie punte con una forbicina da unghie.

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