Magazine Calcio

Dries Mertens abbatte i pregiudizi su Napoli

Creato il 14 luglio 2014 da Nicola933
di Alessia Maione Dries Mertens abbatte i pregiudizi su Napoli - 14 luglio 2014

MertensDi Alessia Maione. Dries Mertens è ormai un napoletano a tutti gli effetti. Lo dimostrano le parole d’ amore spese a difesa della città di Napoli, troppe volte ingiustamente discriminata.

“Mi piace molto stare qui. Abito sul mare, mi sveglio la mattina, apro la finestra e posso esclamare: ‘fantastico’. È bello il Vesuvio, ci sono anche stato una volta e mi sono incantato”, dice il calciatore del Napoli intervistato dalla rivista Four Four Two.

Parole che scaldano il cuore dei tifosi che tutti i giorni devono fare i conti con i falsi pregiudizi della gente, che dipingono Napoli come una città diversissima da ciò che è veramente.

“Lo confesso, non sapevo che fosse così bella e tanto grande. Quando ero in Belgio e seppero del mio trasferimento a Napoli, tutti mi dicevano che sarebbe stata una brutta esperienza, che avrei trovato una città sporca, poco organizzata, con un’architettura cadente e persone quantomeno strane. Non è così e voglio dirlo pubblicamente. Qui è tutto bellissimo, uno dei posti migliori per pensare a una vacanza. Prima, nessuno della mia famiglia immaginava di venire qui da me, adesso la mia casa è diventata un albergo. Giuro, ormai vengono in tanti, tutti da me. E poi diventa difficile farli andar via… La mia famiglia c’è stata per intero, mio fratello addirittura 5 volte, recentemente anche 14 amiche della mia fidanzata, tutte di Leuven e tutte insieme. Io sono stato costretto a lasciare la mia casa, sono andato a dormire da Gonzalo Higuain, è un amico molto generoso”.

E quando si parla di Napoli non si puo’ non parlare di calcio. Una relazione simbiotica quella tra la città e la squadra: ovunque a Napoli si respira calcio, basti pensare ai bambini che giocano a pallone per le stade, o alle bandiere che sventolano sui balconi.

“Napoli è il posto ideale per chiunque voglia giocare ad alti livelli. È una città meravigliosa, diventata ancora più affascinante, grazie alla passione dei nostri tifosi. È un luogo incantato, dove ogni vittoria diventa un grande trionfo”.

Eccessiva passione dei tifosi? “Ovunque è così, però non può essere un problema, se si ha la giusta mentalità. Bisogna essere sempre molto concentrati, consapevoli dei nostri limiti e dei nostri punti di forza. Poi, se i tifosi vengono a chiederti una foto o l’autografo, che male c’è?”.

A Mertens, insomma, non dispiacerebbe affatto restare a vivere qui: “Magari, perché no. Può darsi che resterò qui per aprire un bed and breakfast, così potrò svuotare il mio appartamento dagli ospiti… Scherzi a parte, per un calciatore, poi, è davvero il massimo. I tifosi sono fantastici, sempre. Nella sfida di Europa League contro il Porto erano in 60mila al San Paolo e questo aspetto mi piace molto, essendo il calcio la mia vita. Per loro il calciatore è come un idolo e grazie a loro, a questa nuova dimensione nella quale mi sono calato, ho avuto anche la possibilità di migliorarmi, il resto l’hanno fatto i giocatori forti che vestono la maglia azzurra e un tecnico molto bravo come Benitez, un doppio particolare non da poco per esprimermi in un campionato molto competitivo. Ecco, da ognuno di questi particolari ho raccolto qualcosa per migliorarmi rispetto al passato”.

Migliorarsi vuol dire puntare a ciò che a Napoli tutti pensano ma nessuno osa nominare: Tutti i tifosi mi chiedono sempre due cose: vincere lo scudetto e battere la Juve con un mio gol. Per la seconda richiesta li ho accontentati, speriamo di riuscire a soddisfare anche l’altra. Ma abbiamo bisogno di tempo, di lavoro, di una squadra ancora più forte. Non si può fare tutto in un anno, soprattutto in un anno caratterizzato dal cambio di 10 giocatori in tutti i reparti, oltre al modo di giocare completamente diverso e che richiede tempo. Nonostante tutto ciò, è stato un bell’anno con una Coppa Italia in bacheca e, poi, sul nostro cammino abbiamo trovato squadre importanti, come la Roma. La doppia sfida con i giallorossi è stata meravigliosa, elettrizzante. Certo, abbiamo chiuso il campionato con quel terzo posto che ora sembra un dettaglio, ma rappresenta un traguardo importante, visto l’andamento delle due formazioni che ci hanno preceduto. No, non ho grandi rimpianti, so che abbiamo regalato enormi soddisfazioni ai nostri tifosi che, spesso, sono usciti dallo stadio con il sorriso sulle labbra. Abbiamo tentato di appassionarli attraverso un bel gioco e siamo veramente fieri di quello che abbiamo fatto, di come l’abbiamo fatto. Non a caso, davanti a noi si sono piazzate soltanto quelle squadre che hanno stabilito ogni sorta di record nella loro storia calcistica”.

Che dire dunque? Dries, Benvenuto al sud!


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :