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Droni e professionisti tecnici: quando la tecnologia è al servizio dell’edilizia

Creato il 10 novembre 2015 da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT
Droni e professionisti tecnici

Quando la tecnologia si pone al servizio dell’edilizia: qualche giorno fa a Milano, nel corso di un convegno organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geometri (CNGeGL), è stata messa in luce l’importanza della tecnologia per le professioni tecniche, con un’attenzione particolare sulla formazione dei professionisti per l’utilizzo di droni.

Sono infatti numerose le attività che possono essere implementate attraverso i droni nel settore dell’edilizia: ad esplicitarle è stato Gabriele Santiccioli, membro del Collegio Geometri di Roma: “È possibile effettuare la cosiddetta aereofotogrammetria che permette di rilevare la condizione del territorio, di realizzare indagini termiche sul fotovoltaico o su edifici per capire a quali classi energetiche appartengano e poi ancora: indagini multispettrali per capire se ci siano edifici deteriorati”

Tutte funzioni che rivestono un ampio raggio di utilità, soprattutto quando si tratta di perizie giudiziarie o assicurative: un drone infatti riesce ad accedere a luoghi e quote precedentemente inaccessibili e può contribuire a permettere di scovare abusi altrimenti nascosti.

I Sistemi a pilotaggio remoto che impiegano droni rappresentano infatti un’occasione unica per i professionisti che vogliono aggiungere competenze, e quindi opportunità di lavoro, al loro curriculum professionale. “Saper usare un Sistema APR per fare ispezioni, mappature e rilievi delle opere civili o di una grande infrastruttura (ponti, viadotti, complessi edilizi) – ha proseguito Santiccioli nell’ambito del convegno “La tecnologia al servizio dell’edilizia: il futuro é smart e sostenibile” - è una skill che deve essere presente nei team operativi di un qualsiasi studio tecnico o professionale. Questa tecnica rappresenta un’opportunità di accedere a lavori e/o consulenze prima impossibili. I costi, le tecniche e il mercato sono oggi estremamente competitivi, e la possibilità di accedere a queste tecnologie è ormai alla portata di tutti, e tutti dovrebbero cogliere questa occasione”.

Leggi l’intervista a Gabriele Santiccioli pubblicata sul portale specializzato Ingegneri.cc.

Secondo una recentissima indagine Doxa (denominata “Osservatorio sull’industria italiana dei droni civili”) in Italia il mercato dei droni vale circa 350 milioni di euro l’anno e un’azienda specializzata in consulenza, costruzione o analisi dati, grazie ai droni può giungere ad avere un giro d’affari di circa 700 mila euro e una media di 7 addetti. I più attivi al momento sono gli imprenditori del Centro Italia.

Le prospettive paiono pertanto positive: “Secondo un recente rapporto della Camera dei Lord del Regno Unito, entro il 2050 il settore degli APR (aeromobili a pilotaggio remoto, ovverosia droni, ndr) creerà in Europa oltre 150mila posti di lavoro, un impatto simile a quello generato da Internet negli anni Novanta – afferma Maurizio Savoncelli, presidente del CNGeGL –, dall’agricoltura di precisione all’edilizia, al monitoraggio di zone a rischio frana o aree terremotate, sono molti gli ambiti di applicazione di questo nuovo strumento, ma non dimentichiamo che per trasformare i droni in una reale opportunità restano fondamentali le competenze tecniche e il saper fare tipici di un professionista come il geometra”.

In tale direzione va detto che l’attuale normativa relativa all’utilizzo dei droni (Regolamento ENAC) è frutto di più rivisitazioni che sono seguite rapidamente negli ultimi due anni in particolare, dinnanzi ad un’esigenza immediata di regolamentare un settore che prima non era tanto presa in considerazione se non per le attività ludico-ricreative, gioco ed aeromodellismo e che ora si sta sviluppando molto rapidamente. Questo rapido sviluppo ha visto l’ingresso sul mercato anche di operatori non qualificati e poco attenti ai concetti basilari della sicurezza. Per comprendere in maniera precisa lo stato della disciplina in questo preciso momento Maggioli Editore consiglia il nuovissimo e-book intitolato Commento al nuovo regolamento Enac per l’utilizzo dei droni redatto da Francesco D’Alessandro, fondatore del marchio Droniworld.com, pilota SAPR, progettista e studioso delle tematiche aereonautiche connesse al mondo UAV.

L’e-book si propone l’obiettivo di fornire la normativa aggiornata e commentata evidenziando le aree di interesse e di criticità per chi lavora sul campo, cercando da un lato di stimolare la riflessione su casi concreti di utilizzo dei droni, dall’altro di fornire al legislatore stesso degli spunti e degli input concreti e veritieri per i successivi aggiornamenti che ne verranno. A livello di premessa, il primo capitolo è dedicato ad uno sguardo trasversale sull’architettura, le caratteristiche e gli impieghi dei droni ad uso professionale: per una visione completa del tema, nella maniera in cui può essere osservata dallo specifico angolo visuale dei professionisti tecnici (contemperando ed analizzando le loro esigenze professionali).

droni Droni e professionisti tecnici: quando la tecnologia è al servizio dell’edilizia

Commento al nuovo regolamento Enac per l’utilizzo dei droni


F. D\'Alessandro , 2015, Maggioli Editore

L’idea di commentare una legge o un regolamento è sempre affascinante per il lettore che può trarne diversi
vantaggi e spunti di riflessione in funzione dei casi concreti che si trova a vivere. Un po’ meno per chi
scrive come “tecnico”...


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