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Dropbox o We Transfer? Una nuova piattaforma di condivisione file di grandi dimensioni: OpenDocument.

Da Squid

Parliamo oggi di OpenDOCUMENT, un sistema di cloud-storage offerto dall'italiana 2open, azienda nota nel settore dei servizi informatici alle imprese. Il progetto OpenDocument nasce per la condivisione e la distribuzione di file di grandi dimensioni, immesso sul mercato per sopperire alle lacune presenti nell'offerta relativa ai sistemi di condivisione file e creazione di aree per il co-working.

Risulta strano credere che nell'era in cui dominano Dropbox e WeTransfer, possa inserirsi un servizio caratterizzato da un profilo funzionale semplice, e che al contempo possa anche soddisfare le esigenze di una porzione di utenti delle due note piattaforme.

A dire il vero, OpenDOCUMENT introduce alcune caratteristiche che identificano il servizio offerto in modo fortemente innovativo rispetto ai sistemi di big-file-sharing.

Dropbox ha per molti aspetti rivisitato il modo in cui sono smistati in rete i file pesanti (dalla decina di megabyte fino ai file di qualche gigabyte di ampiezza), offrendo una profonda fusione con i sistemi operativi che ospitano l'applicativo, portando l'utente a dimenticarsi della locazione cloud delle informazioni contenuti nella cartella Dropbox. L'evoluzione di Dropbox che maggiormente ha contribuito alla sua fama è stata quella di offrire una URL pubblica con cui permettere a terzi di scaricare i file presenti nel proprio folder Dropbox. Anche la logica commerciale con cui Dropbox è stato lanciato è stata efficace; veniva infatti regalato spazio aggiuntivo (3 GB) per ciascun nuovo utente portato nella piattaforma.

Dropbox è offerto in due modalità: gratuita e a pagamento. In entrambi i casi, il servizio offerto è identico. La differenza tra le due versioni è esclusivamente relativa allo spazio web reso disponibile all'utente finale.

WeTransfer, introdotto sul mercato dalla WeTransfer BV pochi anni dopo Dropbox si è subito attestato grazie alla sostanziale differenza di utilizzo, riuscendo a fornire una soluzione rapida per il file-sharing di grandi dimensioni, senza richiedere la registrazione, senza dover attivare legami di amicizia con altri utenti con cui condividere i file, permettendo di inviare anche 300 MB di allegato da un utente all'altro semplicemente specificando l'e-mail del mittente e l'indirizzo e-mail del destinatario in un'interfaccia web semplice e graficamente accattivante. Ad oggi We Transfer offre soluzioni gratuite ed a pagamento per le aziende e i Team che effettuano scambi di file di grandi dimensioni con soluzioni white label, senza però disporre di tutto il sistema di gestione dei permessi utente (opzionale), caratteristica obbligatoria di Dropbox.


Dropbox logo

We Transfer ha ridotto notevolmente i tempi per la condivisione file, diminuendo di conseguenza anche le possibilità di interoperabilità tra gli utenti. Inoltre, We Transfer non è riuscita ancora oggi ad offrire funzioni di Resume in caso di interruzione dell'upload, costringendo, in caso di perdita di connettività, a reiniziare l'upload da zero (caratteristica invece presente in Dropbox, che sfrutta il protocollo FTP)


We Transfer logo

OpenDOCUMENT è stato ideato per offrire i vantaggi di entrambi i sistemi, tagliando fuori le pecche di ciascuno dei suddetti applicativi, con un sistema semplice quanto We Transfer ma dotato di tutti gli accorgimenti (opzionali) per una condivisione avanzata dei file o delle aree di lavoro, portando con sé tutti i vantaggi del protocollo FTP, consentendo l'upload sia via FTP che via interfaccia web (non disponibile in resume in questo ultimo caso).


OpenDocument logo

La rapidità con cui è possibile attivare l'ambiente di condivisione, e la versatilità del sistema nella creazione di strutture ad albero per organizzare i contenuti e condividerli fanno della web app OpenDocument uno strumento ideale per studi di architettura, agenzie di video editing, ed in generale, per tutte le imprese che necessitano di inviare ai propri Clienti o collaboratori file di grandi dimensioni (Video, CAD, ecc...). Grazie alla gestione delle utenze (con pochi click è possibile delegare terzi all'accesso al sistema, o a porzione di esso), non vi è limite alla distribuzione e conservazione di file nel cloud-storage italiano di OpenDocument.

Proprio pensando alle aziende, nasce la versione "white-label" (ossia senza marchio) grazie alla quale è possibile offrire una versione brandizzata della piattaforma, per condividere i file con i propri Clienti in modo professionale e rafforzando la propria immagine.

Grazie anche ai costi contenuti è chiaro quanto sia vantaggioso dotarsi di un front-end professionale per trasmettere affidabilità e professionalità nell'organizzazione della comunicazione verso la propria Clientela.

Per maggiori informazioni sul servizio visitate: www.opendocument.it

Fonte originale: Informazione e news.


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