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Dubbi amletici politici: ma dov’è il cambiamento (veloce) promesso da Renzi? (Renzi I = Berlusconi V?).

Creato il 01 marzo 2014 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

 untitleddi Rina Brundu. D’accordo, bisogna dargli il tempo di fare. Tuttavia se il buongiorno si vede dal mattino qualche motivo di preoccupazione c’è sicuramente, quasi come se la Ferrari fosse sparita dal garage e al suo posto fosse rimasto un carretto di seconda mano. Dati alla mano, l’operato del governo Renzi I durante la sua prima settimana di lavoro si può così riassumere: una visita ad una scuola (cosa buona), un’intervista lunga 25 minuti di Matteo Renzi a “Ballarò” supportata dalla presenza, nella stessa trasmissione di Floris, di un buon numero di ministri del suo governo.

Dulcis in fundo, credo sia faccenda di ieri, la nomina di 9 viceministri e 44 sottosegretari, o giù di lì, con il solito codazzo di dichiarazioni risentite (e a volte davvero imbarazzanti), da parte degli esclusi, dei trombati della poltrona. Ma non è questo il problema: il problema è… l’impressione procurata. Il problema è che le maniere (finanche il suo look compassato e formale: ma dov’è finita la giacchetta di Fonzie?), da politico navigato (stile prima repubblica), di Matteo Renzi, restituiscono l’impressione di un governo-seduto in netta opposizione alle aspettative che lo stesso Premier aveva creato.

Cosa avrei voluto? Maggiore azione, maggiore determinazione nello stabilire una linea diretta con la gente, sin da subito (anche usando il mezzo televisivo, seppure in maniera diversa dalla solita ospitata chez l’amico giornalista di grido). Il neo premier dovrebbe capire infatti che la sua prospettiva d’interazione si è allargata: non è più soltanto il sindaco dei fiorentini ma è il Presidente del Consiglio di calabresi, dei siciliani, dei sardi. E non solo. A me pare che da questo punto di vista non si sia iniziato bene e che le presenti preoccupazioni renziane si stiano risolvendo oltremisura nella mera preoccupazione-politica, che è importante ma non è tutto.

La preoccupazione di noi italici è invece che il Renzi I si stia velocemente trasformando in una sorta di Berlusconi V, dove la promessa riforma del lavoro diventa, giorno dopo giorno, molto simile alla mitica promessa di un milione di posti d’impiego di berlusconiana memoria. Mi sbaglio? Il dubbio mi assilla.

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You Tube link all’intervista renziana e piaciona con Giovanni Floris.

Featured image, un carretto dalla Rete: il vero logo del Renzi I? Mah…


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