Magazine Diario personale

Dublino: un buon posto per San Patrizio

Creato il 16 marzo 2014 da Nonchiamatemiborgia @nonsonoBorgia
Siamo alle porte di quella che in Italia è una data insignificante. Siamo alle porte di quel giorno che a Trieste, alcuni anni or sono (durante i troppo alcolici tempi dell'università), hanno decretato il mio “Questa festa mi piace!”. Siamo alle porte di quel puntino sul calendario che ho potuto vivere direttamente nella madre patria. San Patrizio.Sì, qui si parla proprio di quella festa per cui tutti ci si veste di verde, tutti si beve almeno una Guinness, tutti ci si mette dei cappelli che ti fanno perdere almeno dieci punti autostima. Tutti quelli che vogliono festeggiare, ovviamente.Lo so che quest'usanza oramai si è infilata anche in molti pub italiani, ma qui si è deciso di portare testimonianza anche da altri luoghi, perchè magari si può viaggiare anche solo attraverso delle parole, attraverso delle immagini, attraverso dei commenti.Insomma qui si parlerà di Dublino, delle sue vie, dei suoi pub, quelli in cui, molto probabilmente, James Joyce si è messo a sedere e a osservare per poi sfornare uno dei suoi più grandi classici.
Arriviamo a Dublino ed è già sera. Siamo pronti ad affrontare dei giorni a base di festeggiamenti esagerati, ubriachezza molesta, pioggia, venticello malefico e cambiamenti climatici repentini. Sì, ecco, abbiamo già preventivato quello che può accadere qui a nord. Scarichiamo i bagagli in ostello, ci docciamo in velocità e ci scaraventiamo fuori. Perchè San Patrizio sarà anche fra due giorni ma qui pare che la festa sia cominciata da un bel pezzo.Dublino di base sembra una città tranquilla, piccola e poco caotica. Sembra ordinata, nonostante i club sparsi nei sottoscala dei palazzi e le file fuori da quelle minuscole porte. Grafton street è lì, placida con le sue vetrine illuminate mentre poco più avanti si vede il parco del Trinity College. Quel parco dove tutti gli studenti si siedono e, sui nostri libri di inglese delle elementari, millantano pure di studiare.Dublino: un buon posto per San Patrizio
Entriamo quindi a Temple Bar, dove ormai la follia alle 10 di sera ('azz sono solo le 10!) imperversa: ogni pub è full, con gente che si accartoccia sui banconi per arraffare almeno una decina di pinte alla volta. Quando tento di chiedere solo una half pintnoto quello sguardo che va dall'incredulità al disprezzo. Non devo preoccuparmi, perchè San Patrizio è nell'aria, sono tutti felici (e forsepure brilli). E poi gli irlandesi sono gentili e sorridenti. Dicevo, non mi preoccupo.Dublino: un buon posto per San Patrizio
Dublino: un buon posto per San PatrizioUsciamo di nuovo in strada perchè il pub ci sta stringendo le spalle. C'è profumo, profumo di carne arrostita, profumo di “Ehi, dobbiamo ancora cenare!”. Ci avviciniamo a quest'uomo che su una griglia casereccia sta preparando la carne di ovino più buona che io abbia mai potuto assaggiare. Sono quelli che in Abruzzo chiamerebbero arrosticini, ma vi assicuro che 'sticazzodecosiirlandesi sono una meraviglia. Prendiamo una fornitura ufficiale di arrosticini irlandesi, ce li gustiamo in strada mentre ci addentriamo nelle viette di Temple Bar. Dentro e fuori questi pub affollati concludiamo la prima serata patrizia.
Il giorno dopo giriamo per la città, seguiamo il giro più turistico fino a entrare nei negozietti vintage delle streets più nascoste. La sera decidiamo di darci una seconda possibilità con la movida dublinese. È stato un piacevole secondo appuntamento.
Il terzo giorno resuscitiamo. E lì ci diamo completamente a San Patrizio. Dopo colazione a base di tea e muffin ricolmo di cioccolato, ci scaraventiamo su Patrick street, quella che porta direttamente alla magnifica cattedrale del famoso santo dublinese. La gente è lì già dalle prime ore del mattino, in attesa di quella parata piena di personaggi assurdi, colorati e probabilmente ancora in polvere dalla sera prima.
Dublino: un buon posto per San Patrizio
Dublino: un buon posto per San Patrizio
Dublino: un buon posto per San Patrizio
-A San Patrizio si beve soltanto!-. No, non è proprio così. Insomma, voglio dire, se ti va di farti qualche Guinness sii pure coraggioso e brinda senza pensare alle calorie che 'ste birrozze di caricano in pancia. Ma San Patrizio a Dublino è anche festeggiare, conoscere personaggi divertenti, vedere i colori di una piccola città nordica. E sì, anche mangiarsi arrosticini in mezzo alla strada.
Ma l'Irlanda non finisce qui. Al prossimo giro vi porto alle Wicklows!

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :