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Due chiacchiere con… Aislinn

Creato il 04 novembre 2014 da Nasreen @SognandoLeggend

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Due Chiacchiere con…
Aislinn

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Oggi per mio grande piacere personale e per tutti i Sognalettori di Sognando Leggendo abbiamo un ospite speciale: Aislinn autrice dalle sfumature dark, rock e metal e dall’estro unico che la distingue nello scenario letterario italiano. Dopo aver letto e recensito il suo primo romanzo Angelize, pubblicato nell’inverno del 2013 dalla Fabbri Editore, la casa editrice italiana quest’anno, giorno 22 Ottobre c.a. ci ha proposto l’uscita del secondo libro: Angelize II. Lucifer che ovviamente non poteva mancare nel carnet delle mie letture. In questa mia piccola intervista FLASH, Aislinn molto gentilmente tra i vari impegni quotidiani e non ultimo quello della sua presenza al Lucca Comics 2014, ha risposto a quattro specifiche domande sul suo nuovo libro. Ma prima una piccola presentazione all’autrice;

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Chi è Aislinn?

Aislinn
Aislinn è nata nel 1982, scrive ascoltando rock e metal e ha una passione inesauribile per la lettura. Ha partecipato al romanzo storico In territorio nemico di Scrittura Industriale Collettiva (minimum fax, 2013) e a diverse antologie, tra cui 365 racconti sulla fine del mondo (Delos Books, 2012). Vive tra Novara e Milano. 

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 … Bene, ora che abbiamo qualche informazione in più su Aislinn, avanti tutta con questa piccola intervista!

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Intervista

  • Benvenuta su Sognando Leggendo Aislinn e grazie per aver risposto prontamente a queste mie domande inerenti al tuo nuovo libro: Angelize II. Lucifer. Dunque partiamo con la prima domanda. Nel libro ci riproponi nuovamente la storia d’intesa tra due dei miei personaggi preferiti: Haniel e Rafael. Volevo chiederti, è stata una tua scelta obbligata quella di non dilungarti in scene di approcci intimi più approfonditi tra loro due? Tipo, lasciamo fare alla fantasia del lettore, visto che in giro di libri basati sull’eroticità e oltre ce ne sono già a iosa e molto di più ancora?

Aislinn: Io non disdegno affatto le scene di sesso, anzi. Non ho problemi a scriverne e l’ho fatto in più di un’occasione, sia scene di tipo eterossesuale sia omosessuale (solo che sono in romanzi che dovete ancora vedere ^^). Non scrivo però romance o erotici: scrivo urban fantasy e credo che in una storia le scene di sesso debbano essere funzionali alla trama e inserite per un motivo, esattamente come qualsiasi altra. Inserirle solo «perché sì» non avrebbe senso e risulterebbe ridondante. Per esempio, la prima volta in cui due personaggi fanno l’amore probabilmente merita di essere descritta, così come una scena di sesso che serve a mostrare particolari emozioni di uno dei personaggi prima o dopo un evento cruciale nella trama, e così via.

Nel caso di Haniel e Rafael, il loro rapporto è ancora molto complicato, nel corso del romanzo; nessuno dei due è pronto ad ammettere quello che prova, uno perché è sempre stato abituato a restare da solo e teme di affezionarsi, l’altro perché ha sempre pensato che non ci fosse speranza, e che Haniel avrebbe potuto decidere di andarsene in ogni momento. A questo si aggiunge il conflitto di Haniel in un corpo non suo, il fatto che non abbia mai avuto un legame con un altro uomo, il fatto che Rafael sia omosessuale… Insomma, tante di quelle complicazioni che solo alla fine del romanzo i due hanno la possibilità di superare. Nel corso dei due Angelize ho preferito far intuire al lettore quello che passava loro per la testa e per il cuore mostrandolo attraverso i gesti, i comportamenti, le mezze frasi, perché non sarebbe stato verosimile diversamente. L’epilogo, però, dovrebbe rivelare tutto quello che c’è tra loro.

Come si svilupperà la loro storia… spero di raccontarvelo, un giorno! Ma posso dire quello che rispondo sempre quando le lettrici mi scrivono di shippare Hani e Raf: li shippo anch’io

;-)

  • Era già scritto tutto nella tua mente o al momento di scrivere questo nuovo capitolo di Angelize, hai trovato più difficoltà sulla strada della tua creatività?

Aislinn: La prima stesura di Angelize risale al 2010 e quella di Angelize II al 2011. Quando ho scritto la prima parte non avevo idea che ci sarebbe stata la seconda: il romanzo avrebbe dovuto chiudersi con la battaglia finale e i sopravvissuti che se ne andavano incontro al futuro. Solo che le dita sulla tastiera non si sono fermate e praticamente subito dopo la fine della prima parte ho scritto la scena che è diventato l’epilogo vero e proprio di Angelize, quella di Lucifero in chiesa, e da lì ho proseguito… Scoprendo man mano quello che davvero Lucifero aveva già combinato (ingannando anche me, lo ammetto), quello che aveva in mente e tutto il resto. Non è stato difficile, non più di quanto lo sia in media scrivere un romanzo, ma in più punti ho navigato «a vista» lasciandomi guidare dai personaggi, come faccio in realtà sempre: i miei libri nascono per un terzo dalla pianificazione e per due terzi almeno dalle idee dei personaggi stessi man mano che proseguo. Infatti, conclusa la prima stesura devo sempre lavorare per sistemare incongruenze, espandere parti che avevo trascurato o tagliare quelle superflue, derivate magari da strade possibili che poi non ho percorso. Un esempio è il personaggio di Uriel: nella prima stesura di Angelize non compariva. Solo quando ho scritto la seconda sono poi tornata indietro e l’ho inserito anche in precedenza. Nella prima parte ha comunque un piccolo ruolo, perché usando solo il punto di vista dei mezzi angeli non potevo dargli voce, e perché volevo che gli angeli puri apparissero come un gruppo, come un battaglione nel quale spicca davvero il comandante, Mikael, ma penso che già alcuni dettagli mostrino al lettore attento il tipo di personaggio che Uriel si rivela poi nella seconda parte.

  • Non voglio spoilerare troppo ma l’astuzia che hai usato per “sconfiggere” Lucifero l’ho trovata geniale. Da dove è nata questa idea?

Aislinn: Non è un’idea mia, è di Haniel! Scherzi a parte, mentre scrivevo non sapevo proprio come i personaggi avrebbero potuto cavarsela, e non nego che la cosa mi preoccupasse alquanto: facile metterli nei guai, ma poi? La soluzione è giunta esattamente come capita nel romanzo: un’illuminazione divina, possiamo dire… che però non arriva dal nulla e non è una forzatura o un deus ex machina. Quello che succede emerge naturalmente dalle esperienze che i personaggi hanno fatto nel corso dei due romanzi. E devo dire che la sensazione, quando si scrive e arriva l’Idea con la I maiuscola, è una delle più esaltanti che si possano provare. Grazie a Haniel, dunque, che è davvero bravo a cavarsela improvvisando…

  • Ora. Lo so che facendoti questa domanda cadremo comunque in qualche anticipazione per chi ancora non ha letto il tuo libro, ma devo fartela comunque. Posso capire la decisione di agire in quel determinato modo nei confronti di Mikael e di Lucifero, questi brutti cattivoni tra l’altro più che stuzzicanti ma dimmi: era proprio necessario agire come hai fatto tu nei confronti di Uriel? (sì, ne soffro ancora mia cara)

Aislinn: Era inevitabile. È un’altra cosa che è emersa in modo naturale dalla trama. Uriel è il mio personaggio preferito subito dopo a Haniel; adoro il modo in cui mentre scrivevo sono emerse le contraddizioni e complessità del suo essere un angelo puro – e quindi un guerriero, coraggioso e determinato, inflessibile quando decide quello che va fatto per proteggere le persone che ama – che però è «caduto» e ora conosce la carne, le sue debolezze e le sue ricchezze: Uriel è quello che ha scoperto cosa vuol dire amare una donna, quello che riempie di zucchero il caffè e gira in vestaglia fumando e tentando di imparare a suonare una chitarra recuperata dalla spazzatura, ma è anche quello che quando osserva il cielo notturno rimpiange il fatto di non avere più ali per potersi librare lassù e lasciare indietro i rimorsi e i dubbi della carne… Ha un ruolo importante, perché rappresenta un modo diverso di essere «angelo» rispetto a quello che si è visto fino a quel momento, e in contrapposizione a Mikael. Uriel, in un certo senso, offre a Mikael, al suo comandante di sempre, la possibilità di vedere che esistono altre vie oltre a quella diritta che gli angeli puri avevano sempre considerato l’unica. Così come la offre a Elemiah e Veuliah, per esempio. Sta poi a ciascuno di loro scegliere…

Datemi tempo però: tutti questi personaggi hanno ancora qualcosa da dire. Non subito, ho altri progetti prima in lista. Ma abbiate fiducia

;-)

E con questa ultima esaltante notizia per un prossimo (ri) incontro con i suoi straordinari personaggi, non mi resta che ringraziare di vero cuore la nostra Aislinn per averci dedicato un po’ del suo tempo e farle un grande in bocca al lupo per i suoi futuri lavori. E a voi tutti dico soltanto questo: se ancora non avete letto i suoi libri e amate il genere urban fantasy, vero, autentico e unico, correte a farlo. Non ve ne pentirete! 

;-)

Qui potete leggere le recensioni, cliccate sul titolo e Oplà! il gioco è fatto 

:-D

ANGELIZE


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