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Due Maroni !

Creato il 02 luglio 2012 da Giusva

 

Due Maroni !

Meraviglie della coerenza padana. A margine del congresso della Lega, scopriamo che Roberto Maroni, neo segretario, eletto per acclamazione, assume la veste di un novello Giano Bifronte. Nessuna polemica particolare, solo porre l’attenzione su fatti e dichiarazioni a dir poco contrastanti. In passato abbiamo visto il neo leader dei lumbard rivestire cariche di peso all’interno del governi di centro destra e giusto per rinfrescarci la memoria li incardiniamo qui di sotto. Deputato alla Camera dal 1992, Ministro dell'Interno nel primo governo Berlusconi (1994-1995), Ministro del Welfare (2001-06), nel 2009 è diventato consigliere Comunale del Comune di Porretta Terme in provincia di Bologna, Il 7 maggio 2008 Silvio Berlusconi gli affida l'incarico di Ministro dell'Interno. A memoria fresca, adesso, facciamo notare come si sia trattato di poltrone di un certo peso all’interno della attività dei vari governi Berlusconi ma, in fondo, è logico che così fosse, poiché la Lega, in quei tempi, era il principale alleato del Pdl con un bacino elettorale di tutto rispetto, ed espressione di quel nord che pretendeva di essere l’unico volano economico del paese. Manco a dirlo tutte le cariche, fatta eccezione per quella di consigliere comunale al comune di Porretta, hanno avuto la loro sede istituzionale su una comoda poltrona romana. Oggi la Lega vive un momento di seria crisi di consenso. I suoi elettori sono stati risucchiati anch’essi dal fenomeno Grillo sulla spinta di quel vento innovatore e controcorrente che pure aveva caratterizzato la primavera leghista. Maroni ha il principale compito, per sua stessa voce, di ricompattare il partito e di riconquistare l’elettorato perduto. E allora, di nuovo, meraviglie della coerenza padana, nulla di meglio che scagliarsi contro Roma, i suoi palazzi e le sue poltrone, le sue parole hanno questo tenore : "Via da Roma può essere la strada" "Via da Roma significa che del tema e del problema delle alleanze (in vista delle prossime elezioni politiche) chi se ne frega e certamente non potranno esserci alleanze con i partiti che sostengono il governo Monti". "Via da Roma  significa via dalle poltrone e dalla Rai. Non ci hanno portato a niente se non a difenderci dalle accuse di essere lì". "Via da Roma  significa via dai doppi incarichi, soprattutto all'interno della Lega". Certo è facile parlare in questo modo nel momento in cui la Lega è neanche al 5% del gradimento e di fatto non appetibile quale alleato in future elezioni. Ma questa è la politica, questa è la meraviglia della coerenza padana, vi lascio con un interrogativo, cosa accadrebbe se per assurdo il centrodestra dovesse allearsi di nuovo con il carroccio e sempre per assurdo vincere di nuovo la tornata elettorale? Beh! A quel punto sentiremmo frasi del tipo: “ tutti a Roma per combattere il marciume dall’interno!” Addio saluti alle poltrone!


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