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Due miliardi di euro non dati all'erario per agevolazioni fiscali da parte della chiesa porta l'italia ad una possibile condanna

Creato il 27 settembre 2010 da Madyur
DUE MILIARDI DI EURO NON DATI ALL'ERARIO PER AGEVOLAZIONI FISCALI DA PARTE DELLA CHIESA PORTA L'ITALIA AD UNA POSSIBILE CONDANNA
Le esenzioni fiscali concesse alla Chiesa costano allo Stato italiano un’indagine formale dell’Ue per aiuti di Stato incompatibili con le norme della concorrenza.
Dopo quattro anni di informazioni , due archiviazioni e una serie di controricorsi , Bruxelles mette in moto un’indagine approfondita sui privilegi fiscali attribuiti agli enti ecclesiastici in settori in cui la Chiesa è leader nazionale: ospedali, scuole private , alberghi e altre strutture commerciali che godono di un’esenzione totale dal pagamento dell’Ici e del 50% da quello sull’Ires. Con un risparmio annuo che si avvicina ai due miliardi di euro e conseguenti vantaggi competitivi rispetto ai concorrenti laici.
La procedura aiuti sarà aperta a metà ottobre dalla Commissione europea. Nell’introduzione del documento redatto dal Commissario alla concorrenza Almunia si legge “Alla luce delle informazioni a disposizione la Commissione non può escludere che le misure costituiscano un aiuto di Stato e decide quindi di indagare oltre”. Tra 18 mesi la Ue dovrà emettere un verdetto.
La procedura contro lo Stato italiano si articolerà su tre fronti : subito sotto accusa il mancato pagamento dell’Ici e la il fatto di aver conferito la qualifica di enti commerciali a enti ecclesiastici. Il terzo filone lo sconto del 50% dell’Ires concesso agli enti della Chiesa che operano sulla Sanità e nell’istruzione.
L’esenzione totale dell’Ici è stata introdotta nella campagna elettorale del 2005 , quando Silvio Berlusconi voleva amicarsi i cattolici. Nel 2006 fu rivista da Prodi che messo sotto pressione dalla Ue aveva ristretto i privilegi solo alle attività non esclusivamente commerciali. Intervento aggirato da ospedali o scuole che a loro interno hanno una cappella.
Le norme erano state portate da una denuncia di un radicale e del segretario di anticlericale.net.
La commissaria Kroes aveva archiviato due volte il caso e in molti raccontano di forte pressioni ricevute dal Vaticano. Di fronte all’ennesima archiviazione i duellanti si sono presentati davanti alla Corte di giustizia e i legali di Bruxelles hanno convinto Almunia ad aprire la scomoda procedura per evitare una condanna per inazione da parte dei giudici del Lussemburgo.
Per Almunia l’esistenza di aiuto di Stato è resa chiara dal minor gettito per l’erario e la norma viola la concorrenza , dato che i beneficiari sono in concorrenza con altri operatori nel settore turistico- alberghiero e della sanità. Insomma le condizioni dell’esistenza dell’aiuto e della sua incompatibilità sembrano soddisfatte.
Con l’apertura dell’indagine le parti avranno un mese per presentare le proprie ragioni. Quindi entro 18 mesi Bruxelles deve decidere se assolvere o condannare l’Italia , con conseguente fine dei privilegi e inevitabile rimborso all’erario delle tasse non pagate dagli enti ecclesiastici.

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