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Due sfumature di Octarine

Creato il 30 gennaio 2015 da Rivista Fralerighe @RivFralerighe

Il fantasy ha un numero disarmante di sotto-classificazioni.
In questo articolo si parla della corrente umoristica, e di uno dei maestri del genere.

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Terence David John Pratchett, universalmente conosciuto come Terry Pratchett, è uno scrittore britannico che ha saputo infondere, nei suoi piccoli universi, quella fantastica vena di humour propria degli inglesi, riuscendo ad andare oltre alla semplice parodia. I suoi libri sono avventure fuori dagli schemi, accompagnate da battute sagaci, intelligenti, piene di citazioni, che spesso nascondono una presa in giro della società e dei costumi. Non si tratta di comicità dirompente e caciarona, ma sottile, ragionata e pervasa da una buffa vena di follia.

Il fenomeno Pratchett non ha avuto molta presa in Italia e non ha raggiunto la fama di cui gode all’estero. Nel mondo anglosassone, dove l’umorismo nei racconti di genere non è visto come fumo negli occhi, i libri di Pratchett hanno ispirato adattamenti per videogiochi, fumetti, riduzioni televisive, giochi da tavolo e film di animazione.

Voglio parlare proprio di un paio di adattamenti, realizzati partendo dalle sue storie. Dovendo limitare il campo, mi occuperò solo delle produzioni che hanno riadattato i primi due celebri libri del Mondo Disco, “The Colour of Magic” (trad. “Il colore della magia”) e “The Light Fantastic” (trad. “La luce fantastica”).

Venendo al titolo… l’Octarine è il colore della Magia del Mondo Disco, una delle serie più di successo, che comprende più di trenta libri e varie sotto-saghe interne.

FUMETTI

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Nei lontani anni ’90 mi sono imbattuta in questa simpatica graphic novel, edita da Corgi Books, in due volumi. Ha il tratto incerto di un illustratore non professionista, capace però di rendere dignitosamente le espressioni e la mimica. Credo che sia l’unica cosa che Steven Ross abbia illustrato.

Il fumetto presenta delle “deviazioni” rispetto al testo originale (ormai sono abituata a questo tipo di licenze) ma devo dire che comunque non le ho trovate disturbanti e, in generale, mantiene lo spirito dei libri. I giochi di parole e le situazioni umoristiche sono stati interpretati piuttosto bene. Devo dire però che, secondo me, lo stile del disegnatore scelto non è azzeccato, ma si tratta pur sempre di una riduzione del 1991 e in quel periodo si vedevano molte graphic novel con questo modo di disegnare un po’ graffiato e confuso.

Curiosità: nel colophon dei volumi della prima edizione, il libro risulta essere stato stampato in Italia da Mondadori…

TELEVISIONE

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I romanzi “The Color of Magic” e “The Light Fantastic” sono stati trasposti in una miniserie televisiva di due episodi per un totale di 189 pazzeschi minuti.

C’è da aver paura quando ti dicono che uno dei tuoi libri preferiti è diventato un serial o un film. Diciamo che l’esperienza con “La spada della verità” e “Eragon” potrebbero far rabbrividire anche i più saldi di cuore. Eppure mi pare che qualche volta ci sia un’inversione di tendenza e si riesca a fare un prodotto dignitoso, come è successo per “Game of Thrones”. In questo caso, gli studi televisivi britannici hanno realizzato una riduzione che classifico come “non male”. Ci sono cose diverse da come me le ero immaginate, Rincewind è più vecchio, la città di Ankh-Morpork sembra una Londra vittoriana ma… è proprio la creatura di Terry.

La parte più interessante è la scelta degli attori, che riserva molte sorprese.

Twoflower, il primo turista del mondo disco, è interpretato da Sean Astin, più conosciuto per essere Sam, uno degli hobbit de “Il Signore degli Anelli”.

David Jason negli insoliti panni di Rincewind, meglio conosciuto da noi per gli sceneggiati polizieschi “Jack Frost”.

Christopher Lee è la voce della Morte e il suo tono costernato ogni volta che Rincewind scampa al decesso è da lacrimone di gioia.

Soprattutto Tim Curry è un fantastico cattivo nei panni di un mago arrivista e senza scrupoli. Diciamocelo, Tim ormai è maledetto per via del Rocky Horror Picture Show e ogni volta che lo sento parlare in lingua originale mi aspetto che butti a terra i vestiti e si metta a cantare a squarciagola “I can make you a man”.

Jeremy Irons è nei panni di un alto funzionario di Ankh-Morpork (ok, Jeremy lo so dai tempi di Dungeons and Dragons che hai un debole per i film fantasy).

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Twoflower e il suo libro per turisti. Per esigenze di copione Duefiori non parla il Trob.

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Rincewind e Cohen il barbaro. Menzione d’onore a chi riconosce l’attore che interpreta il vecchio guerriero.

La computer grafica è quella che è. Quando arrivano i draghi il mio consiglio è di battere i palmi delle mani sulle orecchie, chiudere gli occhi e canticchiare LALALALA. Però non sono gli effetti speciali a rendere piacevole la visione di questo film quanto la storia in sé.

Con mio grande dispiacere sono state eliminate molte delle gustose stranezze del Mondo Disco, ma come dicevo all’inizio: sono abituata agli adattamenti, ai tagli ecc. ecc.

La visione delle due puntate è possibile anche su Youtube (in inglese):
Prima  & Seconda parte.

Mala Spina



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