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Due titoli, un solo libro: ma perché?#50

Creato il 25 settembre 2013 da Lalettricerampante
Siamo arrivati alla cinquantesima puntata! Mamma mia! Mi sembra ieri che ho iniziato a lamentarmi dei cambiamenti di titolo e invece... Sono stata indecisa fino all'ultimo su quale libro parlare oggi: uno dei cambi drastici che tanto mi irritano o uno di quei cambi,invece, necessari che apprezzo e condivido? Una scelta difficile, lo ammetto.
Ma alla fine volevo che questa puntata cinquanta fosse speciale e per esserlo ho deciso di fare un tuffo nel passato, di ripensare alla mia infanzia, ai libri che leggevo allora, quando ancora mi concentravo solo ed esclusivamente sulla trama e non polemizzavo sui titoli. Ci sarà pur stato anche allora un libro il cui cambio di titolo, oggi, mi avrebbe dato da pensare, no? C'è. C'è eccome. Ed  del grande Roald Dahl, uno scrittore che da bambina amavo tantissimo e che adesso, ogni volta che mi capita, consiglio e regalo volentieri a chi ha l'età giusta per leggerlo (ma anche a chi è già cresciuto e non ha avuto la fortuna di incontrarlo quando era bambino). Molti dei suoi libri hanno un titolo diverso tra versione originale e italiana, ma oggi mi concentro solo su uno, quello forse più drastico nonché quasi obbligato. Mi riferisco a quello avvenuto con THE BFG
Due titoli, un solo libro: ma perché?#50 THE BFG (acronimo di The Big Friendly Giant) è uscito nel 1982 e racconta la storia di Sofia, una bambina orfana, che una notte viene rapita da un gigante che la porta nel suo paese, popolato ovviamente da altri giganti, che però si cibano proprio di esseri umani. Ma il BGF è diverso dagli altri, è amichevole e pacifico, e aiuterà Sofia a tornare a casa.
Nella traduzione degli acronimi da una lingua all'altra le probabilità che nessuna delle parole cambi l'iniziale è estremamente bassa, per cui molto spesso un acronimo che in una lingua suona in un modo in un'altra è completamente diverso.
In questo caso, se si fosse tradotto letteralmente dall'inglese all'italiano , il BGF sarebbe diventato il GAG, ovvero il Grande Amichevole Gigante (diciamo GGA va, spostando il secondo aggettivo dopo il sostantivo, che suona molto meglio).
Immagino che a questo punto, vista la presenza di due iniziali uguali, abbiano pensato di cercare una parola che avesse un significato simile a friendly ma che iniziasse per G, così da creare un acronimo tutto uguale e più facilmente ricordabile per un bambino. Se amichevole sto gigante, sarà anche gentile, no? Ed ecco che, nel 1987, la casa editrice Salani pubblica, con la traduzione di Donatella Ziliotto, il GGG, il Grande Gigante Gentile!
Due titoli, un solo libro: ma perché?#50
Come forse vi avevo già accennato in qualche puntata precedente, sto cercando di decidere cosa fare di questa rubrica. Abbandonarla mi spiacerebbe, perché comunque il discorso del cambiamento dei titoli mi turba e mi irrita non poco e ho bisogno di una valvola di sfogo in cui lamentarmi. Non vorrei solo che stesse perdendo un po' dell'interesse e del seguito iniziale. L'idea potrebbe essere quindi di renderla meno frequente, una volta ogni due settimane o, come con le altre rubriche, a intervallo casuale, quando trovo qualche titolo che merita due parole. Voi che dite?

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