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E adesso proviamoci…

Creato il 05 marzo 2014 da Ilnazionale @ilNazionale

Hellas Bologna5 MARZO – Se non fosse per il fatto che il pareggio a reti bianche di domenica è valso la conquista della tanto sospirata salvezza – i famosi 40 punti – il match contro il Bologna non entra certo nella galleria delle partite da ricordare. Da una parte i gialloblù, autori di una prestazione decisamente sottotono, e dall’altra il ben organizzato undici felsineo che ha disputato la sua onesta partita con l’obiettivo di non tornare in Emilia a mani vuote. Alla fine ne è scaturito uno scialbo zero a zero che ha accontentato forse solo in parte le due squadre. Anzi, ad esser sinceri, i meno soddisfatti sono stati sicuramente i rossoblù che con Bianchi hanno addirittura sprecato un penalty – ben parato da Rafael – concesso in maniera affrettata dal mediocre Tommasi. Per gli uomini di Mandorlini si è quindi trattato di un deciso passo indietro rispetto alla brillante vittoria esterna di Livorno del turno precedente. L’incontro di domenica è stato tuttavia tutt’altro che facile in quanto la squadra guidata da Ballardini si è dimostrata compagine tosta e quadrata – nemmeno lontana parente di quella sconfitta al Dall’Ara nella partita di andata – in grado di imbrigliare la manovra gialloblù, grazie ad una disposizione tattica molto accorta quanto efficace. Nella squadra scaligera è sicuramente venuto meno il consueto apporto dei centrocampisti con il confermato Marquinho meno brillante rispetto a quanto visto all’esordio e Romulo – che forse avrebbe bisogno di un turno di riposo – decisamente meno incisivo del solito. La chiave tattica riguarda tuttavia l’attacco dove appare chiaro di quanto la manovra gialloblù sia Toni dipendente. Per carità Rabusic prima – all’esordio assoluto – e Gomez poi, chiamati a sostituirlo, non hanno certo demeritato ma è innegabile che il bomber gialloblù rimane pedina fondamentale dello scacchiere di Mandorlini, e con lui davanti è tutta un’altra musica. Vittoria mancata a parte – gli ultimi tre punti risalgono al match del 22 dicembre contro la Lazio – a tenere banco sono stati anche alcuni inaspettati malumori che hanno visto protagonisti Jankovic e Cacia. Il primo non ha certo nascosto il suo disappunto al momento della sostituzione – reazione esagerata la sua – mentre il secondo ha espresso tutto il suo malcontento nel dopopartita, vista l’ennesima esclusione nonostante l’assenza per squalifica di Toni. In ogni caso è pacifico che a nessuno piace non giocare, ma gli interessi della squadra devono sempre venire prima di quelli dei singoli. E su questo, come tutti sanno, Mandorlini giustamente non transige.
Concludendo, tutto l’ambiente gialloblù, società e tifosi, devono essere contenti del punteggio raggiunto dopo solo 26 giornate, che consente di archiviare con insperato anticipo la pratica salvezza. Messi da parte anche alcuni mugugni, l’importante è ora ripartire con forza fin dalla prossima sfida di Parma, contro i ducali allenati dal bravo Roberto Donadoni. Una partita dalle mille aspettative, tra due squadre appaiate in classifica – i parmensi devono, però, recuperare il match dell’Olimpico contro la Roma – ed entrambe vogliose di raggiungere obiettivi importanti. Voltiamo quindi pagina e proviamo a divertire e divertirci. Come già detto in un mio precedente post, è giunta l’ora di alzare l’asticella. Proviamoci….

Enrico Brigi
twitter @enrico_brigi

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