È arrivata una voce autorevole sulla “street culture”. Spoiler: non siamo noi.

Sulle pagine di Signorponza.com ci occupiamo spesso di musica e sappiamo bene che, alcune volte, si toccano tasti in grado di scatenare discussioni infinite e spesso accese. Uno di questi temi "sensibili" è rappresentato da tutto ciò che riguarda il mondo dell'hip hop e della street art in generale: che cos'è hip hop e che cosa no? Chi può essere definito rapper e chi no? Basta definire "rapper" il cantante sbagliato ed è un attimo che ti ritrovi in mezzo a una faida tra gang rivali, tutti vestiti di bianco.

La notizia positiva è che finalmente ci sarà qualcuno, anche in Italia, che avrà titolo di parlare di questi argomenti: arriva in edicola Swisher Tribe, magazine sulla street culture lanciato dal distributore italiano degli Swisher Sweets, i cigarillos celebri (soprattutto, ma non solo) tra i rapper americani. Il nuovo prodotto editoriale si occuperà dunque di hip hop, street art, urban style, ma anche di fumetti, cinema, videogiochi, graffiti e tutto ciò che è in qualche modo collegato alla street culture.

La sfida ambiziosa che lancia Swisher Tribe è quella di allontanarsi dalle logiche dell'editoria mainstream per proporre contenuti originali e approfonditi. Ci sarà il corner "Un sigaro con..." per le interviste con i protagonisti della scena musicale; uno degli ospiti più recenti è stato ad esempio Big Fish che si è anche sbilanciato sul suo passato coi Sottotono (che nostalgia!), mentre Vacca ha confessato di non aver fumato per molti mesi per registrare il suo ultimo album. SHOCK.

Insomma molto spesso ci si lamenta che non esistano voci autorevoli in campo musicale, soprattutto quando si parla di mondi ben precisi e seguiti come quello del rap e dell'hip hop. Ora non ci sono più scuse con l'arrivo di Swisher Tribe.

Potete anche rimanere sempre aggiornati sui contenuti proposti dal magazine seguendo (e mettendo like) sulla pagina Facebook Ufficiale di Swisher Tribe.