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E dopo i matrimoni gay, sarà riconosciuta anche la poligamia?

Creato il 20 ottobre 2014 da Freeskipper
E dopo i matrimoni gay, sarà riconosciuta anche la poligamia?Almeno per un girono, le buche e il traffico di Roma, le discariche, il degrado, il deficit delle casse comunali e i mille altri problemi che affliggono la Capitale d’Italia possono pure aspettare! E così, sabato mattina in Campidoglio, 16 coppie omosessuali hanno visto riconosciuto il loro matrimonio. Il sindaco di Roma, emulando il suo collega di Milano, con tanto di fascia tricolore in pectore, ha personalmente trascritto le nozze contratte all’estero di 10 donne e 22 uomini dello stesso sesso. I vari sposi, quasi tutti con figli al seguito, si sono presentati al banchetto del sindaco per la trascrizione e per il rilascio dell’atto di matrimonio. Dopo la firma, il primo cittadino ha chiesto loro di scattare insieme una foto per “ricordare un momento importante per la città di Roma”. Ma per l’attuale legge italiana, tutto ciò non è ammissibile, in quanto la firma di un sindaco non può sostituire la legge e, quindi quell'atto, non ha alcun valore giuridico, ma rappresenta soltanto una scelta ideologica, una provocazione che stigmatizza una divergenza di vedute tra Stato centrale e sindaci d’Italia! Laddove il premier preferisce la tv dell’alleato di governo per annunciare il bonus bebè di 80 euro in una trasmissione televisiva della domenica... live e dall’altra un suo sindaco, suo in quanto dello stesso partito, riconosce i matrimoni gay in una sede istituzionale qual’è il Campidoglio! La vita della città e dell’intero Paese chiamerebbe a ben altre urgenze. C’è un bene collettivo da promuovere e tutelare ad ogni costo, specialmente in questo tempo di crisi morale ed economica: la famiglia. Una provocazione come quella dei sindaci resta soltanto una bandiera ideologica da sventoalre per raccogliere qualche consenso elettorale in più. Una ferita alla città e alla legge, che non serve a niente e a nessuno. E se tanto mi da tanto, c’è da aspettarsi che il prossimo passo dei sindaci 'progressisti' che hanno “trasgredito” la legge italiana trascrivendo all’Anagrafe i matrimoni tra persone dello stesso sesso, sarà quello di farsi promotori della certificazione dei “matrimoni poligami”. In Italia, infatti, il numero di musulmani è in continua crescita e non è certo un mistero che per la loro religione la poligamia è un fatto normale. E allora perché non garantire anche questo diritto?

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