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É la realtà che spaventa non l'immagine

Da Brunougolini
É la realtà che spaventa non l'immagine
Imperversa la polemica su quella tremenda foto di un bimbo morto alla deriva a Bodrum. Dove deve fermarsi il giornalista, il fotografo, il direttore di giornale? Non si corre il rischio, dicono molti, di spettacolizzare l'orrore? E possono nascere allora altri interrogativi. Le foto delle torture Usa a Guantanamo sono state un errore? E quel film sulle atrocità nella caserma di Bolzaneto? La verità,  credo, é che non sono le immagini che sgomentano. É la realtà. Quella che appare tutte le sere sui teleschermi da Budapest o dalla Siria o dal mare che costeggia l'Italia. Scene che ci bloccano lo stomaco, ci fanno star male, ma che non si possono cancellare. É il mondo in cui viviamo. Scene che potrebbero, dovrebbero, promuovere almeno non solo collera, ma un movimento di opinione. O dovremmo solo rifugiarci nelle nostre piccole distrazioni quotidiane e spegnere le immagini?Nella foto un quadro di Fernando Botero su Abu Ghraib

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