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È ora di finirla con le energie rinnovabili, l’Italia deve puntare al nucleare. Gli affari sono affari

Creato il 28 febbraio 2011 da Risibilmostra

 

È ora di finirla con le energie rinnovabili, l’Italia deve puntare al nucleare. Gli affari sono affari

Author Simone Ramella

C’è un solo settore dell’economia italiana in crescita in questo periodo di crisi nera: è il settore delle energie rinnovabili. Grazie agli incentivi, sono nati tantissimi impianti fotovoltaici ed eolici, molti tetti si sono coperti di pannelli e molti altri se ne preventivano. Per la prima volta molti cittadini hanno cominciato ad interessarsi dell’ambiente e hanno preso coscienza di quanto sia grave l’inquinamento provocato dai combustibili fossili. Le nostre città ormai soffocano, le polveri sottili impongono blocchi del traffico, le ultrasottili non vengono nemmeno contabilizzate (non per questo sono innocue, anzi sono probabilmente le più pericolose in assoluto), le malattie legate a fattori di inquinamento ambientale sono in costante crescita. Finalmente si è intrapresa una strada giusta: fonti rinnovabili a bassissimo impatto ambientale. Ma (in Italia c’è sempre un ma quando le cose sembrano andare bene) non poteva continuare. È in discussione un decreto per bloccare gli incentivi e, di conseguenza, l’intero settore delle energie rinnovabili. La colpa è di coloro che pensano che si possa creare energia ad impatto ambientale zero e che pensano che si possa trasformare il cittadino in produttore energetico aggirando le lobbies del petrolio e del nucleare. Ma che credevate che davvero si potesse democratizzare l’energia? L’energia deve essere nelle mani dei politici che stanno pianificando il nucleare di terza generazione, dal costo insostenibile e con produzioni risibili e proiettate tra qualche decennio. Dal 1992 anni abbiamo pagato il CIP6 che è finito in modo spregiudicato a finanziare tutto fuorché le fonti rinnovabili ed ora dalla stampa si sparano cifre sull’incidenza dell’energia pulita sulla bolletta, si accampano motivazioni ridicole sull’impatto ambientale. Qualcuno che sbava in televisione contro le pale eoliche e il fotovoltaico dovrebbe spiegarci come mai non sbava contro le megacentrali a carbone, ad olio combustibile, contro gli incubi nucleari. Da anni è perpetrata una vera e propria distruzione del paesaggio con un’edilizia irresponsabile, con una cementificazione che rasenta la follia, con ripetuti condoni che hanno deturpato i migliori paesaggi italiani, ed ora ci si scaglia contro le energie rinnovabili. Che importa se è l’unico settore che tira dell’economia? Che importa che 100-150.000 persone perderanno il lavoro e vedranno vanificati i propri investimenti? L’importante che si realizzino le centrali nucleari e che chi deve guadagni senza apportare benefici al paese. Un decreto simile la dice lunga su quale tipo di politica si persegue.



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