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È semplicemente una storia.

Creato il 14 dicembre 2011 da Illcox @illcox

È semplicemente una storia.

<< Ora: muova il braccio destro in senso orario e disegni un cerchio immaginario con un dito: quella è l’unica cosa che attraverserà senza farsi male.>>.

Scale. Scale e contro scale. Su e giù. Uffici, sportelli. Bancomat, cellulare. Dubbi, pressioni. Chiusure, ritardi. Dovevo consegnare una domanda. Che poi tutti quelli che sono dietro la vetrinetta son quasi sempre scorbutici e stanchi del lavoro che fanno. Chissà quanti di loro disprezzano la stasi e per le ferie hanno programmato di scalare il K2. Secondo il mio ingenuo parere proprio nessuno. “Il lavoro nobilita l’uomo” – si dice – se, però, per “nobilita” intendiamo “schiavizza, aliena, deperisce, straccizza (neologismo del momento), sfinisce”, forse l’idea è resa.

<< “Avvisare prima di morire”. C’era scritto “Avvisare prima di morire”.>>. << E lei cos’ha fatto? >>. << Io cos’ho fatto? >>. << Si, qual è stata la sua reazione? Come si è comportato? >>. << Io. Io sono morto. >>.

 Quanto amo la semplicità. La semplicità seduce. La burocrazia schifa. È certamente utile ma sono troppo giovane come tra qualche anno sarò troppo vecchio per capirla. Io sono un povero negletto e non comprendo quello che mi si chiede di fare. La mia dignità di uomo sente i rintocchi della campana che preannuncia la fine improvvisa e sicuramente non della fila che sto facendo. È scoraggiante raccattare le scartoffie dove addirittura non è scritto il tuo nome. Ma sono un numero? Anzi, una sequenza di numeri e lettere mischiate? Sogno di sedermi in parlamento, alzarmi e cominciare: << Egregio Ministro BDV2G6D4A secondo il decreto amministrativo etc…  >>.

<< La sedia è comoda? Si trova bene? >>. << Sinceramente non ci avevo pensato. Effettivamente fa un po’ male. Se mi da qualche secondo trovo una posizione migliore. >>. << Lei sa che la sedia è al contrario? >>. << Effettivamente fa un po’ male. Sinceramente non ci avevo pensato. Se mi da qualche minuto la giro. >>.

Ho appena scoperto che per ultimare la procedura devo aggiungere anche dieci euro al prezzo già pattuito. Chiaramente nessuno spiega perché. Sembrano tutti la copia di mio padre. Da piccolo mi avvicinavo a lui e gli chiedevo come mai mi proibisse di fare quelle cose che avrei voluto altrimenti fare e lui mi rispondeva “Perché: no.” o peggio: “Perché lo dico io.”.

Devo consegnare questo stramaledetto fogliame! Sinceramente non capisco che tipo di lavoro fate. Se io devo girare ventiquattro sportelli per avere da uno il timbro, dall’altro l’avviso di garanzia, da un altro ancora la marca da bollo. Se aspetta passo pure in tabaccheria e le compro pure un  francobollo per spedire la lettera a sua figlia che studia all’estero e già che ci sono pure un pacco di Fortuna blu. Ah, no: le fuma rosse. Ma esistono? Se solo l’ipocrisia e la superbia dell’uomo potessero essere punite!

Eccomi: sono qui. Cosa? State chiudendo? Ma lavorate dalle dieci e un quarto alle undici meno venti? Ma ditemi che poi andate in fabbrica e sgobbate come animali da soma! Ah, già andate a fare l’albero di natale. Si. Ah, ha il figlio piccolo, certo. È una lavoratrice part-time. Prende due euro al giorno, vero?

<< Procediamo con cautela. Mi saprebbe spiegare meglio cosa è successo? Da quello che mi hanno riferito lei era nella banca, giusto? >>. << Ero nella banca? Si, si credo di si. Ero nella banca. >>. << E cosa stava facendo? >>. << Stavo compilando dei moduli. Dei fottuttissimi moduli del miserrimo gingillo allungabile. >>. << Si calmi adesso. La smetta! Lasci quella sedia! Qualcuno mi dia una mano. >>.

Ho capito. Quindi posso passare domani per lasciarle tutto? No. Oggi è mercoledì e siccome la settimana è finita ricominciate lunedì. E io dovrei aspettare cinque giorni e lei nemmeno due minuti? Se non mi sta bene: cosa? Il suo servizio è finito, bene. Quindi ora è una cittadina comune come tutti. Anche la mia pazienza è finita. Ho preso un giorno di permesso spacciandolo per malattia per venire qui e sa una cosa? Mi hanno licenziato! Mio padre non c’è più e io sono qui per dirvelo. Non basta dirlo? Non basta vedermi in faccia, chiedermi solo come si chiama, qualche dato anagrafico mio e suo e poi lasciare che tranquillamente tutti i suoi pagamenti ricadano su di me? Ve li pago, non vi preoccupate! Ma almeno risparmiatemi il vostro lavoro! Non avete rispetto! Sporchi!

<< Lei ha colpito un’inserviente con la sedia, lo ricorda? >>. << No. >>. << La sua sedia è al contrario. >>. << Dottore, lei si preoccupa tanto per questa sedia, ma non ha mai pensato che forse è la sua ad essere al contrario? >>.

È semplicemente una storia.


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