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E' stata Giulia, di Macrina Mirti (prima puntata)

Creato il 01 gennaio 2015 da Babetteleggepervoi
Proseguono i regali per le festività. Questa volta, tocca a un piccante racconto di Macrina Mirti. La seconda puntata domani. Buon anno a tutti!
E' stata Giulia, di Macrina Mirti (prima puntata)
L'immagine è volutamente fuorviante...
È STATA GIULIAdi Macrina MirtiGiorno di Natale. Il momento drammatico e traumatico, che cerco, come ogni anno, di evitare, è arrivato. Non è che abbia nulla contro i pranzi in famiglia, a parte l'essere vegetariana e il fatto che mia madre e il parentado siano dediti al cannibalismo più spinto. Quello che mi fa penare moltissimo è non avere uno straccio di fidanzato al mio fianco. Nessuno degli uomini che saltuariamente frequento si è offerto di accompagnarmi, quindi dovrò accettare i soliti risolini di commiserazione con cui zia Lavinia mi chiederà: - Allora, Sara, ma quando lo trovi un marito?
So che mia madre ci soffre da morire, soprattutto da quando mio padre non c'è più. Lei, all'età mia, era già sposata con prole. Io, invece... Inutile che tenti di spiegare agli altri che ho una laurea, un master e un lavoro impegnativo. Non ho avuto ancora il tempo di cercarmi un vero fidanzato. Mia cugina Giulia, che di uomini se ne intende, racconta a tutti che, se vado avanti di questo passo, a forza di non usare ciò che Dio mi ha dato, in quel posto mi ci verrà la muffa. Così, lo scorso Natale, mi ha regalato un paio di palline della geisha, tanto per tenermi in esercizio. Ho trovato il pensiero piuttosto umiliante. Ho nascosto gli ovoli nel cassetto e me li sono dimenticati. Solo, mi dispiace che mi abbia fatto un regalo del genere. Avrei preferito un bel libro, ma mia cugina questo non lo può capire. Il pranzo è di un'angoscia mortale. A rendere ancora più tragica la situazione c'è il nuovo fidanzato che Giulia sfoggia come un abito firmato. Si tratta di Guido Rambaldi, il figlio del farmacista del quartiere e farmacista lui stesso. Bel ragazzo, atletico e sorridente, intelligente, scapolo e di famiglia danarosa. Un ottimo partito, insomma. Purtroppo per me, vederlo arrivare a casa con Giulia è stato un brutto colpo. Mi piaceva, ero convinta che il mio sentimento fosse ricambiato. Ne ero così certa, che avevo persino informato mamma della situazione. E invece, che cosa mi fa quella brutta stronza? Mastico amaro per tutto il pranzo, sorridendo forzatamente a zie, cugini e nipoti che allietano la tavolata. Cerco solo di evitare Giulia e i suoi occhi che mi trapassano con strali di trionfo. Me lo ha fatto apposta, quella strega! Mamma lo ha detto a zia Lavinia che lo detto a lei, che si è affrettata a soffiarmelo. Dopo il canonico scambio dei regali, prendo a pretesto un improvviso mal di testa per andarmi a rinchiudere nella stanza di quando ero ragazza, che mia madre ha conservato intatta come fosse un santuario. Giulia mi raggiunge subito dopo: - Il mio regalo - sorride tendendomi un pacchetto con un grande fiocco dorato. - Grazie - rispondo, anche se avrei voglia di strozzarla.Ma la strega è inesorabile:- Non lo apri?- domanda.Mi vedo costretta a fare buon viso a cattiva sorte. Scarto con grazia il pacchetto e... sorpresa! Rimango a contemplare senza fiato il regalo. Questa volta, la cara ragazza mi ha regalato un fallo di lattice.- È l'ultimo modello!- sussurra in risposta al mio sguardo rabbioso e scappa via prima che abbia il tempo di proferire una sola parola. Rimango attonita, immobile nel centro della stanza con il mio fallo tra le mani. Guido Rambaldi sceglie proprio questo grave momento per spalancare la porta. Rimane per un istante fermo sull'uscio, gli occhi fissi su di me e sull'attrezzo che stringo tra le mani. Poi sussurra: - Scusa, Sara, cercavo il bagno.

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