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E’ una questione di rispetto?

Creato il 14 gennaio 2011 da Occhiopidocchio

Juan Manuel Fernández Montoya, detto Farruquito, è un famoso ballerino gitano di flamenco. All’etá di 21 anni, guida, senza patente una Bmw non assicurata, quando investe ed uccide un pedone a Sevilla. Circola contromano a 80 km/h ed passa col rosso.
Dopo l’incidente Farruquito si dà alla fuga senza prestare soccorso, percorre 200 km fino a Malaga e si fa riparare l’auto. Quando le indagini stringono il cerchio intorno alla sua famiglia, Farruquito, incolpa il fratellino per approfittare dei benefici di legge previsti per i minorenni. Infine, sei mesi dopo l’incidente, è costretto a confessare alla vigilia della pubblicazione di alcune intercettazioni telefoniche che l’avrebbero incastrato. Dopo quasi tre anni di processi, viene condannato a tre anni ed entra in prigione. Il 12 Gennaio 2010 dopo soli 14 mesi di reclusione, è un uomo libero.
Oggi, peró, il ballerino torna a far parlar di sè qui in Spagna. Farruquito, infatti, è il protagonista di un reportage che verrá trasmesso nei prossimi giorni e del quale sono state diffusi dei frammenti promozionali. Lo si vede danzare ed esprimere pentimento per l’incidente; fin qui, tutti soddisfatti. Le immagini che hanno fatto indignare le associazioni di vittime della strada e molti spagnoli sono altre. La giornalista è seduta in una macchina, al volante c’è Farruquito e sui sedili posteriori i suoi amici, senza cinture di sicurezza. L’atmosfera è rilassata, si ride e si scherza. Secondo alcuni, questi fotogrammi sono intollerabili; un’offesa alla famiglia del pedone che investí sette anni prima.
Inutile dire che la mossa promozionale risulta eccezionalmente azzeccata; chi voleva promuovere il reportage, prevedibilmente, ha scelto i frammenti piú controversi e discutibili. Da chi fa della televisione una macchina da soldi non mi sarei aspettato altra decisione. Per questa gente, purtroppo, non conta il tatto nè il riguardo per le vittime quando ci sono in ballo milioni.
Mi pongo, peró, anche un’altra questione. Farruquito ha completato la sua, benevola, condanna ed è quindi un uomo libero a tutti gli effetti. Libero di ridere e divertirsi alla guida come ognuno di noi. Libero di starsene con i suoi amici, senza cintura, e di svicolare allegramente per la cittá. Il tribunale non gli ha ritirato la patente per sempre, nè l’ha obbligato a guidare in religioso silenzio.
Detto questo, il ballerino conferma, se mai ce ne fosse bisogno, di essere un personaggio gretto, arido e meschino. Non bisogna aver letto Freud per immaginarsi la ripercussione di quelle immagini. Giungo alla conclusione che Farruquito, consapevole delle possibilitá di guadagno, ha scelto la maniera piú sudicia per rilanciarsi sul mercato della televisione spazzatura.

C’è qualcosa che unisce l’Italia alla Spagna: i mass media vivono e si nutrono delle gesta dei delinquenti e della morte delle vittime.
Senza rispetto alcuno.


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