Magari sono un po' estremo, ma a me Los Angeles sta veramente sul culo. E' una città brutta, come brutta è più o meno tutta la West, ad eccezione di San Francisco e, un po', San Diego.
La gente pensa di trovarci non si sa bene cosa, si fomenta con Hollywood e i posti della minchia che vede nei film, ma è tutto li. Non ci vivrei neanche per sbaglio e trovo che abbia addirittura meno senso di Las Vegas che, nel suo essere inutile, almeno un criterio alla base ce l'ha: è un parco giochi per adulti, pieno di soldi, spettacoli e zoccole.
Los Angeles fa già schifo di default, figurarsi poi se per arrivarci tocca pure fare 20 ore di areo (mai volare con la Delta, per inciso) e bisogna pure lavorare.
Che poi andare a fare il publisher in queste occasioni, fa molto fico. Fare il giornalista, è una sbatta impossibile laddove l'amico fuso, ti impone di stare in piedi la notte (nel caso del web) a scrivere come uno stronzo.
Feste, party, discoteche: tutte minchiate, considerando anche che a giugno ci sono 2000°, la fiera è un'ammazzata e i tempi morti sono pochi (che poi ci sia che è convinto che si possa schedulare bene l'E3, è un altro paio di maniche. Fantascienza niubba diciamo).
Quest'anno poi c'è il carico, i mondiali di calcio che molti sognavano sbracati sul divano, in HD, che magari c'era pure l'offerta di Sky pettinatissima.
Vabbè, in sostanza, affanculo Los Angeles e l'E3, che tanto poi i giochi sono sempre fatti vedere un mese prima a cani e porci e le conference te le puoi fare in streaming da casa.
Ah, la foto è d'epoca of course.
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