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Eataly Milano Smeraldo

Creato il 16 febbraio 2015 da Angie_grandi @PiaGrandi

Ero da Eataly Milano Smeraldo proprio sabato scorso, il giorno di San Valentino. Forse proprio perché era un giorno particolare il negozio di Eataly Milano Smeraldo era davvero pieno di gente. Ma andiamo per gradi...

Eataly Milano Smeraldo: fondazione e struttura

Il negozio di Eataly Milano Smeraldo è stato inaugurato circa un annetto fa e si trova al posto del vecchio Teatro Smeraldo: nel negozio la presenza di quello che allora era uno dei più importanti teatri di Milano (nel 2008 ci avevano suonato i Deep Purple!) è richiamata da grosse cineprese posizionate quà e là e da un palco, ben visibile da ogni angolo dello store, utilizzato per showcooking e altre forme di intrattenimento.

Eataly Milano Smeraldo

L'ingresso di Eataly Milano Smeraldo è moderno ed invitante: la facciata di vetro, che allo stesso tempo riflette la piazza antistante (piazza XXV Aprile), ne svela l'ordine, la modernità e l'originalità del contenuto... Originalità che ad una prima visita sembra perdersi in una copia dell'ultimo piano della Rinascente di Milano: un "supermercato" di eccellenze e corner di ristoro che qui, da Eataly, sono esclusivamente all'insegna del made in Italy. Eppure, qualcosa di diverso c'è. C'è quella cosa che si prova nel sedersi al tavolo a mangiare. C'è quel sentirsi bongustai da una parte, e un po' snob dall'altra. Questa, secondo me, è la differenza sostanziale: la customer experience, il feeling del cliente... (chiedo scusa ai puristi della lingua italiana per l'eccesso di inglesismi, ma "quando ce vò, ce vò!")

Eataly Milano Smeraldo si sviluppa su 3 piani. Al piano terra il "mercato" di frutta e verdura, cereali, dolci, prodotti per la pulizia, una gelateria, il punto vendita di Venchi, la piadineria e il ristorantino della pasta e della pizza. Al primo piano sono in vendita salumi, formaggi, carne, pesce e c'è il ristorantino in cui si mangiano fritti, verdure e taglieri di formaggi o affettati. Al terzo piano l'enoteca di Eataly, aule didattiche, uno spazio aperitivi e il ristorantino di carne e pesce, al cui interno c'è l'ingresso per "Alice", ristorante di pesce stellato, reso famoso anche dalla trasmissione televisiva "La Chef e la Boss". All'ultimo piano gli uffici di Eataly.

In piazza XXV Aprile c'è, tra il resto, il parcheggio convenzionato con Eataly Milano Smeraldo: un'ora gratis per tutti i clienti e poi il salasso! 2€ la prima ora e 3.50€ le successive. Il che vuol dire che te la cavi se fai la "spesa" ma, se ti siedi a mangiare, devi mettere in conto che, in media, spenderai una decina d'euro di parcheggio!

Eataly Milano Smeraldo: l'esperienza di una qualunque... la mia!

Ogni cena che si rispetti inizia dall'aperitivo. La mia scelta è caduta sul ristorante di verdure... ma come? Non c'era lo spazio aperitivi al secondo piano? Vero! Ma ci ero già stata, il giorno che sono stata a vedere la mostra di Chagall e non mi andava di appesantirmi con una "focacciona" ricoperta da affettati... Avrei rischiato di mangiare solo quella! Ed ecco, allora, il lampo di genio: i taglieri del ristorante di verdure! Per cui, dopo una breve coda, eccomi là: seduta al bancone del ristorantino delle verdure ad ordinare un calice di vino bianco e un tagliere crudo e mozzarella, mentre la cameriera mi guarda sconcertata... "A posto così??" (ma non vuoi nient'altro, davvero?). Il calice di vino è bello abbondante, sarà almeno il doppio della dose solita (10 cl) cui siamo abituati. Peccato che quel "vino libero" tanto propagandato da Eataly, sia qualcosa di molto simile al Tavernello... solo libero da concimi, erbicidi e troppi solfiti. Il tagliere ha la giusta quantità di affettato e di mozzarella ce n'è forse fin troppa. Meglio così, direte voi... Beh, considerando che dovrebbe essere una mozzarella artigianale, del caseificio Miracolo a Milano, mi sarei aspettata qualcosa di più! Buoni il prosciutto crudo e il pane integrale. Costo tagliere e calice di vino: 15€ molto spannometrici. Qui ho notato che i piatti che andavano per la maggiore erano i fritti: le chips artigianali avevano davvero un bell'aspetto e i piattoni di fritto misto sembravano parecchio goduriosi... Da tenere in considerazione per la prossima volta!

Per non farmi mancare nulla, sono scesa al piano terra, al ristorantino della pasta e della pizza. Sono ormai le 20.00, la gente è aumentata, quindi resto in coda qualche minuto di più. Ad intrattenermi, sul palco di Eataly Smeraldo, il critico gastronomico Paolo Marchi commenta lo show cooking del pasticcere Gianluca Fusto. E' il giorno di San Valentino e a Eataly Milano Smeraldo è in corso il "Festival del Cioccolato", una rassegna di due giorni (14 e 15 Febbraio) che prevede assaggi gratuiti (e non) di finger food a base di cioccolato, corsi sul cioccolato e un ristorante dedicato in cui è possibile degustare un menu al cioccolato appositamente studiato da Lorenza, la ragazza italo-domenicana che ha partecipato alla scorsa edizione di Hell's Kitchen. Resto in coda una decina di minuti e finalmente riesco a sedermi al bancone delle pizze (vado sempre al bancone dei ristorantini, perché c'è meno tempo di attesa e mi piace vedere come cucinano i piatti!). Ordino un piatto di linguine ai moscardini, il primo di pesce del

Eataly Milano Smeraldo
giorno, mentre il mio fidanzato sceglie i tonnarelli cacio e pepe. In entrambi i casi la pasta è cotta bene, al dente al punto giusto, ma manca di sale. Tuttavia non riusciamo a staccare gli occhi da quelle pizze! Meravigliosamente rotonde, sottili, ma con il bordo alto. La scelta è abbastanza limitata, sono per lo più margherite con l'aggiunta di pomodorini, olive... ma su ogni pizza ci mettono un'intera mozzarella, fatto salvo per la pizza del giorno; una bianca con la bufala, le erbette e le olive taggiasche. Su questa di mozzarella ne mettono una e mezza! I ragazzi sfornano una pizza dopo l'altra e non è un caso che in questo ristorantino sia il piatto più gettonato. Da provare sicuramente!

Non ancora soddisfatta, vado al piano 2, convinta di ordinare del pesce. Per fortuna la coda è lunga, così ho un po' di tempo in più per smaltire le linguine. Ho la pancia bella piena, ma la golosità ha il sopravvento. Nel frattempo mi guardo intorno: di fianco a me c'è una saletta in cui Gianluca Fusto chiacchera con dei clienti sorseggiando una Baldin da 0.75 cl. Fuori da questa saletta una promoter offre assaggi gratuiti di Bicerin, il tipico liquore torinese, e gianduiotti ripieni. Dall'altro lato dell'edificio, Lorenza, nel ristorante dedicato al cioccolato, spadella a più non posso. Dopo una ventina di minuti di coda, eccomi al bancone della carne... e qui, completamente immersa nei profumi della carne alla griglia, la mia voglia di pesce sparisce. Scelgo quindi una tartare di manzo e la accompagno da un calice di Barolo, in offerta a 5€. La carne è molto saporita, quasi non vale la pena di accompagnarla con la senape. Basta solo un giro di olio in più. Il vino rosso non è male, ma non ha quella corposità che ci si aspetterebbe da un Barolo. E' un buon rosso nulla di più. Anche in questo caso ho voluto osservare quale fosse il piatto più gettonato e, con mia grande sorpresa, ho notato non essere il pesce. E sì che il famoso ristorante "Alice" è proprio lì dietro e che sulla carta c'è un piatto di pesce, cucinato con la ricetta di quel super ristorante... Ma da Eataly Milano Smeraldo si va per la carne, in particolare per il sottofiletto con cipolle brasate e patate schiacciate. Ma sarà poi così eccezionale? Non so voi, ma la mia prossima volta da Eataly Milano Smeraldo sarà per quelle pizze così meravigliosamente perfette <3.


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