Magazine Società

Ebola, Oms: “La malattia si espande, attivare controlli anche in Italia”

Creato il 10 aprile 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

L’epidemia di Ebola più spaventosa della storia sta flagellando l’Africa occidentale: è tra le più difficili da affrontare da quando la malattia, circa quarant’anni fa, apparve per la prima volta.

(nbcnews.com)

(nbcnews.com)

Lo ha detto Keiji Fukuda, vice direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Santà (Oms): “E’ uno dei focolai di Ebola più difficili che abbiamo mai affrontato”. Finora i morti per il virus sono 111, ma l’epidemia si sta ancora espandendo. Cominciata in Guinea Conakry, si è già estesa alla Liberia e ci sono vari focolai: tre “punti caldi” sono in Guinea Forestiere, una regione circa 900km a sud della capitale della Guinea, Conakry, una città dove sono già stati registrati una ventina di casi.

Il periodo di incubazione del virus è tra i due e i 21 giorni, tempo estremamente breve che però, oggi, non mette al riparo l’Occidente dall’eventualità di un contagio: un viaggiatore in pochissimo tempo può passare da Conakry (centro dell’epidemia) ad una capitale europea. Per questo i microbiologi dell’Amcli lanciano un appello: “Sarebbe bene che anche l’Italia iniziasse ad attivare misure di attenzione negli aeroporti e nei centri di prima accoglienza” alla luce dell’epidemia di Ebola in corso in Guinea.

Gli scienziati ricordano come il codice rosso sia già scattato negli aeroporti europei di Parigi, Bruxelles, Madrid, Francoforte e Lisbona, principali scali dei voli provenienti dall’Africa. “Questa è la vera novità rispetto ai passati 40 anni di piccole epidemie – spiega Pierangelo Clerici, Presidente Amcli – purtroppo questa volta il virus non si è fermato ai villaggi rurali, ma ha iniziato a diffondersi in un grande centro urbano dove vivono due milioni di persone e si tratta del ceppo più aggressivo (ceppo Zaire). L’isolamento dei casi non basta, è fondamentale tracciare la catena di trasmissione”.

L’Oms comunque per ora non raccomanda restrizioni di viaggio né in Guinea, dove il contagio è apparso il 22 marzo e sono stati registrati 157 casi, 101 vittime e 67 casi sono stati confermati dai test di laboratorio, né in Liberia, un Paese confinante, dove sono stati accertati 21 casi, 10 sono morti, e i casi confermati sono 5. Per ora, gli altri casi sospetti nella regione, si sono rivelati tutti falsi allarmi. “Ci aspettiamo che saremo impegnati con questa epidemia per i prossimi due, tre, quattro mesi, prima di stare tranquilli”, ha aggiunto Fukuda.

La pericolosità di Ebola è che si tratta di una malattia altamente contagiosa, incurabile, e con tassi di mortalità vicini al 90% (anche se per ora la percentuale dei pazienti che si sono contagiati e che sono morti è attorno al 65%). Il contagio avviene mediante il contatto diretto con il sangue o con i fluidi e i tessuti corporali delle persone e animali contagiati. A complicare il controllo dell’attuale epidemia, il fatto che il virus sia comparso in Africa Occidentale, una zona dove era sconosciuto finora, e dunque – ha spiegato Fukuda – né tra i medici né tra la popolazione locale si sa bene come affrontare l’epidemia.

In Guinea l’Oms ha inviato una missione di 50 esperti, tra i quali vari medici di Uganda, Repubblica Democratica del Congo e Gabon, paesi che invece sanno bene come affrontare questa malattia. Preoccupa l’Oms anche il fatto che l’epidemia sia arrivata nella capitale, dove i contatti tra le persone sono molto assidui e avvengono anche tra sconosciuti, il che rende difficile rintracciare il “percorso” del virus. Finora, la peggiore epidemia di Ebola, fu quella in Uganda, nel 2000, quando morirono 425 persone.

(agi.it)

  • Ebola, Oms: “La malattia si espande, attivare controlli anche in Italia”
Ebola, Oms: “La malattia si espande, attivare controlli anche in Italia”

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :