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Ecco a voi il mare, il lago e il fiume.

Creato il 22 agosto 2011 da Massimilianonaturopata

Ciao a tutti, oggi vi parlerò del mare, del lago e del fiume, perché l’altra volta vi ho parlato del ciclo del l’acqua, solo che vi parlerò anche del mare; perché ho detto anche del mare? Perché io volevo dirvi che il lago e il fiume nascono da una sorgente, nel mare no.

Però ve ne parlerò lo stesso. Ah, volevo dirvi che in questo articolo non parlerò del mare, del mare e del fiume tutto quanto, perché se no è lunghissimo da spiegare, ve lo spiegherò intero quando avrò finito tutti i cicli.

Ecco a voi il mare, il lago e il fiume.

Per prima cosa parlerò del mare. Il mare è un insieme di acqua salata che ricopre quasi tutta la Terra. Quando la distanza tra un continente e un altro è molta, (facciamo per esempio: Italia - Inghilterra) quel mare diventa l’oceano. Nel mare ci sono delle rientranze; baie se sono piccole e golfi se sono ampie e profonde.

Il punto in cui il mare incontra la Terra si chiama costa, solo che c’è quella bassa, che sarebbe la spiaggia, poi c’è quella alta e rocciosa, che è vicino al mare. Ci sono le penisole, che stanno negli oceani. Adesso vi darò un informazione: L’Italia sapete cos’è, è una grande penisola, dove noi stiamo dentro. I promontori sono sporgenze montuose, più o meno grandi. Le isole sono terre che emergono dal mare, solo che possono piccole, oppure come la Sicilia e la Sardegna. Quando le isole sono tutte vicine si forma un arcipelago.

Ecco a voi il mare, il lago e il fiume.

Adesso che vi ho parlato un po’ del mare, parliamo del lago: Il lago contiene acqua dolce, diversa da quella salata del mare, perché l’acqua dei laghi e dei fiumi è dolce, solo che c’è l’acqua di un lago che ha l’acqua salmastra; cioè un’acqua tra quella dolce e quella salata, sarebbe il lago costiero, ma per ora non dico altro, perché parlerò la prossima volta di tutti i laghi. Bene, adesso torniamo su quello che stavamo dicendo. Il lago è delimitato da rive o sponde.

Il lago viene alimentato dalla pioggia, dalle sorgenti e dai fiumi, per mezzo degli immissari, poi ci sono gli emissari, dove l’acqua del fiume va a finire nel mare. Quando succede un immissario o un emissario, è raro che si nota, perché c’è un corso sotterraneo. Quando accade un immissario e un emissario, il lago si modifica: quando c’è un immissario, il fiume porta i detriti e li trasporta nel lago, invece, quando succede l’emissario, i detriti se ne vanno e, il lago rimane pulito. Lo sapevate che anche che le acque del lago, come quelle del mare si muovono? Si, anche le acque del lago si muovono a causa del vento, che crea correnti orizzontali, mentre la differenza di temperatura tra l’acqua profonda e quella calda e superficiale provoca correnti verticali.

Il lago, dopo tanti secoli si trasforma in stagno o in palude, solo che oggi non parlerò della palude.

  

Ecco a voi il mare, il lago e il fiume.

Adesso vi ho parlato anche del lago, ma adesso parliamo del fiume. Il fiume è uno spazio acquatico importante per l’uomo. Nasce dalla sorgente. Il fiume è alimentato dall’affluente, cioè l’acqua di un altro fiume, però può essere alimentato anche dalle piogge, dalle sorgenti, dalla neve dei ghiacciai che si scioglie. Il territorio del fiume in cui comprende tutti gli affluenti e tutto il fiume si chiama bacino idrografico. Il fiume scorre tra un solco, (chiamato letto) da due rive o sponde, scavato dalla forza dell’acqua stessa nel terreno. Quando il corso d’acqua forma delle curve, quelle cose vengono chiamate anse.

Se il fiume si getta nel mare, si chiama la foce, che può essere a delta, cioè curva e con pezzi di terra davanti, perché tanto tempo fa, nell’antica Roma, si usavano delle cose dove dentro mettevano la lettera, cioè, la lettera a delta, poi c’è la foce a estuario, cioè sempre curva, però senza niente davanti. Il fiume modifica il paesaggio per mezzo dell’azione erosiva e quella di deposito.

Nel fiume, l’erosione si vede nei tratti dove il terreno ha una forte pendenza: l’acqua scava il suo letto e trascina con sé sassi, terra, ciottoli e vegetazione. A valle, dove l’acqua scorre più lenta, si accumulano pietre, ghiaia, sabbia e altre cose simili, così l’azione diventa di accumulo, cioè di deposito. Uno dei rischi maggiori dell’erosione delle rive è l’inondazione, durante i periodi di piena. Gli uomini cercano di limitarla, costruendo degli argini artificiali per proteggere le coltivazione e i centri abitati. Bene, vi ho parlato anche del fiume, la prossima volta parlerò sempre del ciclo dell’acqua, forse anche dell’inquinamento. Alla prossima!



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