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Ecco come l’Inter punta a fare un tesoretto senza sacrifici

Creato il 26 giugno 2015 da Alex80

Marco Fassone (nella foto) con Piero Ausilio

In casa Inter oltre agli acquisti, si pensa anche alle cessioni per  riuscire a formare un tesoretto e, soprattutto, per cercare di fare qualche pusvalenza che dia ossigeno al bilancio. La società nerazzurra cercherà di accontentare i propri tifosi evitando eventuali cessioni di lusso come quelle di Kovacic e Shaqiri.

Ma come si può pensare di costruire un buon tesoretto, cercando di fare plusvalenze senza eventuali cessioni di lusso? Beh la società sta già lavorando a riguardo, e una parte del tesoretto è stato ricavato dalle comproprietà: 3,5 milioni di euro sono arrivati dal Torino per Benassi, 1 milione è arrivato dal Verona per Bianchetti e 50 mila euro sono arrivati dal Cesena per Garritano come cifra simbolica. Inoltre ci saranno gli introiti derivanti dalle cessioni: 2,7 milioni di euro dal Pachuca per Ruben Botta, i 200 mila euro dall’Alessandria per Bocalon e i 12 milioni di euro che il Watford è intenzionato a versare nelle casse nerazzurre per Kuzmanovic e Santon, in attesa che i due calciatori accettino la destinazione inglese. Una cifra che sfiora i 20 milioni di euro e che permetterebbe all’Inter di accontentare il proprio tecnico, Roberto Mancini, e regalargli  una punta esterna e un vice Icardi per completare una rosa competitiva per i vertici del nostro campionato.


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