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Ecco EsmachLab, tra tradizione e innovazione. Intervista a Luciano Delpozzo

Creato il 20 giugno 2014 da Franzrusso @franzrusso

esmachlab-logo

Quando si mettono insieme ingredienti come Tradizione e Innovazione, allora il successo è garantito. Ed è quello che ha fatto Esmach, azienda che da oltre 40 anni produce macchine per la panificazione, dando vita ad EsmachLab, un sistema di lavoro che reinventa il panettiere per come lo abbiamo sempre conosciuto. Ne abbiamo parlato con Luciano Delpozzo, CEO di Esmach

Esmach è un’azienda che da 40 anni produce macchine per la panificazione e da sempre, per sua vocazione, è attenta all’Innovazione e alla Tecnologia, proprio per rendere i suoi prodotti al passo coi tempi e soprattutto innovativi. E in un periodo in cui è difficile azzardare, Esmach prova a fare qualcosa di più e decide di dare vita a EsmachLab, un vero e proprio sistema di lavoro che reinventa la figura del panettiere, per come l’abbiamo sempre conosciuta, diventando “Panettiere di Giorno“. Per capirne di più, abbiamo incontrato Luciano Delpozzo, CEO di Esmach e fautore di questo sistema, a World Of Coffee 2014, la più importante fiera internazionale dedicata al mondo del caffè che si è tenuta la scorsa settimana a Rimini. Esmach era presente, ottenendo tra l’altro un grande successo di pubblico, per portare la sua idea di panificazione all’interno del bakery, in uno spazio ridottissimo e con soli 5 macchinari, quanto basta per avere pane caldo a tutte le ore, pizze squisite e ottimi dolci, tutto senza addensanti e lieviti chimici, solo con lieviti e prodotti naturali.

Ma allora Luciano Delpozzo spieghiamo subito in cosa consiste EsmachLab?

EsmachLab è un vero e proprio sistema di lavoro che si propone di rivoluzionare la figura del panettiere per come l’abbiamo fino ad ora conosciuta. E quindi non più una figura che lavoro di notte e dorme, di solito, di giorno, ma una figura che lavora ad orari normali, dalla mattina fino alla sera, avendo a disposizione dei macchinari che gli consentono di ottimizzare il lavoro, ottenendo prodotti di qualità,  a tutte le ore. EsmachLab introduce quindi un nuovo sistema per cui il panettiere lavora in uno spazio ridottissimo, circa 30 mq, con 5 macchinari che servono per la preparazione e la cottura di pane, pizze e dolci. Noi offriamo a chiunque voglia la nostra esperienza attraverso la nostra Academy e ci occupiamo quindi della formazione, poi ci occupiamo della progettazione perchè questo è un sistema pensato per piccoli spazi e penso quindi ai centri storici delle nostre città. Quindi con questo sistema noi portiamo la panetteria all’interno di un bakery caffè, cosa impensabile prima per via degli spazi che richiedeva un’operazione di questo tipo. Abbiamo pensato quindi ad innovare senza però dimenticare la nostra cultura e la nostra storia, insieme alle nostre conoscenze.

esmachlab-panettiere-di-giorno

E in effetti è così, quello che abbiamo visto alla Fiera di Rimini era proprio un esempio di come è e di come funziona questa idea. Di fatto signor Delpozzo, questo sistema rivoluziona davvero la figura del panettiere, non è così?

Purtroppo da sempre, per nostre tradizioni, per la nostra cultura, siamo portati a pensare che la figura del panettiere dovesse essere quella per cui si lavora di notte, assolutamente in contrasto con il nostro ritmo biologico che ci porta a dormire di notte e a vivere di giorno. Questo sistema che noi introduciamo e una grande innovazione per il lavoro del panettiere ma anche per la sua qualità di vita che migliora notevolmente. Oggi il panettiere tradizionale soffre molto la concorrenza della grande distribuzione che può permettersi una politica di prezzi molto competitiva, ma non offre una qualità di prodotto adeguato. Con il nostro sistema mettiamo in condizioni il panettiere di sfornare pane e pizza fatti con “pasta madre” e non con lieviti chimici o semi-lavorati. I prodotti che si realizzano con le nostre macchine sono a base naturale. Per non parlare poi dei costi che deve sostenere oggi il panettiere tradizionale. In un sistema come quello che noi abbiamo pensato, sulla base di uno spazio di 30 mq, con una capacità di 400 chili di pasta al giorno, si possono impiegare 6 persone.

Quando e perchè nasce EsmachLab?

Esmach produce da 45 anni macchine per la panificazione, di produzione in serie, anche a scala limitata ma con un lato livello di personalizzazione, questo il nostro modello organizzativo in produzione. Siccome all’interno del nostro gruppo, il Gruppo ALI, esiste molta conoscenza, molta voglia di fare, di guardare le cose a 360° e di sperimentare, allora ci siamo detti perchè non proviamo a realizzare un sistema per cui si possa realizzare il meglio mettendo insieme tecnologia, innovazione e conoscenza. Ci siamo guardati dentro, perchè Esmach in questi anni ha affrontato una nuova riorganizzazione, ma ci siamo guardati anche fuori e abbiamo visto che ci sono 350 mila gelaterie in Italia e i panifici stanno chiudendo. Abbiamo pensato allora che fosse arrivato il momento di comunicare in un modo assolutamente nuovo questa professione, appunto il “Panettier di Giorno”. Certo abbiamo sperimentato, ci siamo messi in gioco per questo progetto, abbiamo trovato delle startup con cui collaborare. Abbiamo avuto poi la collaborazione con Autogrill che è stata per noi un grosso volano, così come ci piace citare il produttore di mozzarelle Amodio, ma ce ne sono anche altri. Ma da adesso in poi ci aspettano le sfide più difficili.

Quanto le nuove tecnologie vi hanno aiutato in questo progetto?

Le nuove tecnologie ci hanno aiutato molto, anzi moltissimo, ma la vera innovazione per noi è la comprensione dell’opportunità dello sviluppo di un business del tutto nuovo, questa è forse tra le tutte, la nostra sfida più importante.

Ma perchè assumersi questo rischio in un momento come questo? Non era meglio continuare a costruire macchine, invece di dare vita a questo sistema?

Guardi, io ho la fortuna di lavorare nel Gruppo ALI e questo gruppo ha un grado di deregulation molto ampio e quindi ti permette anche di sperimentare e sviluppare idee come la nostra. Adesso quello che è importante per noi, ora che il progetto è stato visto, capito, visto che è piaciuto anche, cosa non da poco, si tratta quindi di tradurlo in numeri. Ecco perchè oggi siamo qui nel mondo del caffè che è molto in affinità con la nostra idea, ma siamo stati anche nel mondo del vino. Stiamo cercando di andare verso questi che per noi sono nuovi mondi tutti da scoprire.

Come è stato il comunicare questa vostro nuovo progetto e se, e come, vi sono serviti i Social Media?

Intanto adesso stiamo pensando ad un campagna mirata, con un adv mirato per la comunicazione tradizionale, per la stampa. Ma il fatto di avere ad oggi più di 4 mila fans su Facebook vuol dire molto per noi, così come è importante avere un sito web che comunichi bene questo progetto. Perchè è un’idea innovativa e come tale non poteva essere relegata ai canali di comunicazione tradizionale. E dovevamo trovare canali che fossero coerenti. Quindi avere il Blog in cui si parla di ricette e di cultura del pane, avere la pagina Facebook in cui si parla di Esmach Lab ma anche di eventi come questo e questo ci permette di entrare in contatto con ristoratori dagli Usa, Malesia o da altri paesi. L’Innovazione nella Comunicazione per noi è stato molto importante. A questo va associato anche il cambio di immagine, infatti nel 2010 Esmach aveva come immagine rappresentativa una spiga stilizzata con colori come il bianco, rosso, blu e nero; mentre oggi ha un’immagine che riprende i colori della terra a testimoniare il fatto che adesso c’è molta più coerenza in quello che stiamo cercando di fare. Ma c’è anche un’altra cosa che voglio dire, anche in tema di coerenza ed è questa. Alcuni nostri competitor stanno cavalcando l’onda del pellet, come fosse la vera fonte di energia alternativa, anche con campagne stampa massicce facendo passare il messaggio del risparmio economico che si otterrebbe usano il pellet. Bene noi diciamo che le fonti alternative al gasolio l’elettricità e il gas, e ci mettiamo anche il pellet;  dei tre l’economia di costo è molto simile, c’è poca differenza, ma il pellet però non deriva da legni pregiati, anzi nel processo di trasformazione il legno viene trattato con prodotti chimici, aggiunga che poi c’è il costo del trasporto, il fatto che il pellet arriva in sacchi di plastica che poi devono essere per forza smaltito; inoltre queste polveri di pellet alla fine inquinano il pane. Detto questo, sempre perchè a noi piace essere coerenti, noi vogliamo comunicare la nostra coerenza e cerchiamo di farlo facendo passare messaggi che trovano radice nella nostra storia e nella nostra cultura che è quella di fare il miglior pane del mondo con componenti naturali. Se ognuno di noi riuscisse, nel proprio ambito ad essere sempre coerenti in ciò che si fa e in ciò che si dice, allora daremmo anche noi il nostro piccolo contributo affinché tutto funzioni meglio, questo è quello che crediamo davvero.

Ecco, questa la nostra piacevole e al tempo stesso interessante conversazione con Luciano Delpozzo, CEO di Esmach Spa, che ringraziamo ancora una volta per la disponibilità e per averci fatto conoscere la propria azienda che in un momento non proprio facile, decide di mettersi in gioco e di provare a cambiare. In tutto questo, per restare ai temi che trattiamo quotidianamente qui sul nostro blog, abbiamo avuto la testimonianza diretta che anche in operazioni come queste i Social Media, la Rete sono strumenti importanti e assolutamente strategici.

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