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Ecco i deferimenti per i processi sportivi (post in aggiornamento)

Creato il 26 luglio 2012 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Palazzi procura cremona Ecco i deferimenti per i processi sportivi (post in aggiornamento)

(ore 10.30)

LE SOCIETA’

LECCE e GROSSETO per responsabilità diretta

UDINESE, BARI, PORTOGRUARO, SAMPDORIA, SIENA, ANCONA, NOVARA, TORINO, VARESE, ALBINOLEFFE per responsabilità oggettiva  ed in taluni casi per  responsabilità presunta

I TESSERATI

Andrea MASIELLO, Salvatore MASIELLO, Nicola BELMONTE,  Alessandro PARISI, Leonardo BONUCCI, Antonio BELLAVISTA,  Stefano GUBERTI, Marco ROSSI (ex Bari), Filippo CAROBBIO,  Daniele PADELLI,  Cristian STELLINI (ex vice-allenatore Siena),  Giuseppe VIVES, Pierandrea SEMERARO (presidente Lecce),  Piero CAMILLI (presidente Grosseto), Carlo GERVASONI,  Mario CASSANO, Edoardo CATINALI, Cristian BERTANI, Davide DRASCEK,  Mavillo GHELLER, Marcelo LARRONDO, Roberto VITIELLO,  Alessandro PELLICORI, Emanuele PESOLI, Ruben GARLINI,  Davide BOMBARDINI, Dario PASSONI, Luigi SALA, Mirko   POLONI, Fernando COPPOLA, Claudio TERZI per illecito sportivo

Simone PEPE, Guido ANGELOZZI (ex ds Bari), Simone BENTIVOGLIO,  Angelo DA COSTA JUNIOR, Antonio CONTE (ex-allenatore Siena),  Angelo ALESSIO (ex-vice allenatore Siena), Marco SAVORANI (ex-allenatore portieri Siena),  Giorgio D’URBANO (Ex-preparatore atletico Siena)  per omessa denuncia

Marco ESPOSITO per violazione art.1 (lealtà sportiva)

Calcioscommesse: Deferimenti 26 Luglio 2012

(ore 10.00) 

Anche il sito della FIGC parla di responsabilità diretta per Lecce e Grosseto e conferma che  ”nell’ambito dell’inchiesta sulle scommesse nel calcio relativa ai filoni di indagini delle Procure della Repubblica di Cremona e Bari, la Procura federale ha deferito alla Commissione Disciplinare 13 società e 44 tesserati.

(ore 09.50) 

Dopo oltre 4 mesi di lavoro (gli interrogatori sul secondo filone di Cremona sono iniziati già ad Aprile) la Procura Federale ha inviato i deferimenti per una parte delle squadre e dei tesserati indagati.

Secondo la Gazzetta dello Sport Lecce e Grosseto sarebbero indagate per responsabilità diretta, mentre il Siena per responsabilità oggettiva. Antonio Conte sarebbe chiamato in causa per “omessa denuncia”, analogamente a Simone Pepe e Marco Di Vaio. Più gravi le situazioni di Leonardo Bonucci, Simone Portanova ed Andrea Masiello, accusati di illecito sportivo.

Ancora nessuna indiscrezione  è filtrata per gli altri soggetti di cui si era parlato e cioè BariBologna, Sampdoria e Udinese. Si sa che parte delle inchieste, che certamente non prevedono profili di responsabilità diretta, sono rinviate a settembre.

Che cosa rischiano i tesserati (giocatori, allenatori e dirigenti)?

In caso di illecito che preveda un coinvolgimento diretto del tesserato, questo potrebbe portare a provvedimenti sulla base della violazione dell’art. 6 (divieto generale di scommessa) oppure dell’art. 7 (illecito sportivo). Nel primo caso, le sanzioni possono essere l’inibizione o squalifica per un periodo non inferiore a 2 anni e un’ammenda non inferiore a 25.000 euro. Nel secondo caso, invece, è prevista l’inibizione o squalifica per un periodo non inferiore a 3 anni ed un’ammenda non inferiore a 50.000 euro.

Peraltro anche i tesserati che rispetto ai quali non fosse accertata una partecipazione attiva rischiano in entrambe le ipotesi: il Codice prevede specifici obblighi di denuncia, con possibili inibizione o squalifica (rispettivamente 3 e 6 mesi) ed un’ammenda non inferiore a 15.000 (30.000 euro nel caso di illecito sportivo).

Che cosa rischiano, invece, le squadre coinvolte? 

La prima distinzione da fare è quella fra responsabilità diretta responsabilità oggettiva.

La responsabilità diretta è abbastanza facile da inquadrare: laddove la Procura Federale ravvisi il coinvolgimento diretto della Società (attraverso un socio, un dirigente o soggetti a questi collegati) nell’illecito sportivo, la società ritenuta colpevole può essere punita con la retrocessione all’ultimo posto della classifica del campionato di competenza, fatte salve ulteriori possibili penalizzazioni decise dalla Corte Disciplinare Federale che possono arrivare anche alla radiazione della squadra.

La responsabilità oggettiva, invece, nasce da comportamenti illeciti di tesserati della società sportiva che, seppure non vedano il coinvolgimento diretto della società, configurano una responsabilità in virtù di un mancato od insufficiente rispetto dell’obbligo di vigilanza. Come specificano gli articoli 4 e 5 del Regolamento Federale “rispondono oggettivamente del comportamento dei loro tesserati” e “sono presunte responsabili degli illeciti sportivi, se commessi a loro vantaggio, anche da persone estranee”.  Le sanzioni, rappresentate da penalizzazionidevono essere afflittive e, quindi, vengono comminate alternativamente sul campionato di competenza (se generano un danno effettivo, ad esempio l’esclusione dalla partecipazione al campionato europeo) oppure su quello successivo. Normalmente vengono assegnati da 1 a 3 punti di penalizzazione per ogni illecito accertato (a seconda se la squadra non abbia o abbia tratto beneficio dall’illecito), che possono essere aumentati nel caso in cui ci sia più di un tesserato della stessa squadra coinvolto.

Dopo i deferimenti (equivalente sportivo del rinvio a giudizio) inizieranno i processi di primo e secondo grado, senza escludere il possibile ricorso al TNAS (Tribunale nazionale arbitrato sportivo).


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