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Editoria, confermata multa da 103mila euro ad Angelucci per i fondi pubblici a Libero e Il Riformista

Da Kobayashi @K0bayashi

Il Consiglio di Stato ha confermato la multa di 103.300 euro inflitta dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni all’imprenditore della sanità e deputato del Pdl Antonio Angelucci per violazione dell’obbligo di comunicare il controllo congiunto delle società editrici dei quotidiani Libero e Il Riformista, protrattosi almeno dal 2006 al 2010.

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Secondo l’accusa entrambi i quotidiani avrebbero ricevuto indebitamente, nello stesso periodo, contributi pubblici per l’editoria contrariamente alla norma che ne regola le erogazioni in quanto le rispettive società editrici, sebbene formalmente risultassero due realtà tra loro distinte, sarebbero invece state entrambe controllate dal gruppo di Angelucci.

La terza sezione dell’organo giurisdizionale, presieduta da Pier Giorgio Lignani, dopo un’istruttoria durata complessivamente un anno e mezzo, ha infatti accolto il ricorso dell’Agcom e del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della presidenza del consiglio e ha ribaltato la pronuncia con la quale il Tar del Lazio, lo scorso novembre, aveva a sua volta annullato la sanzione ad Angelucci (ritenendola illegittima sia perché votata in assemblea senza la maggioranza prevista dalla normativa sia in quanto adottata in presunta violazione del diritto di difesa).

La vicenda risale al 2010 quando l’authority per le garanzie nelle comunicazioni avviò la verifica sull’esistenza di una situazione di controllo/collegamento tra le due testate dopo la pubblicazione, sulla stampa, di alcuni articoli secondo i quali appunto la proprietà e la gestione dei quotidiani sarebbero stati entrambe riconducibili allo stesso Angelucci.

Il 26 luglio di quell’anno erano state contestate all’editore una serie di violazioni, tanto che il 9 febbraio 2011 l’imprenditore era stato sanzionato e si era successivamente rivolto al Tar con 4 ricorsi: uno personale, uno della finanziaria di famiglia Tosinvest, uno dell’Editoriale Libero (società editrice dell’omonimo quotidiano) e l’ultimo della società cooperativa Edizioni Riformiste, editrice dell’ormai scomparsa testata bianco-arancione dopo averne rilevato l’attività l’11 aprile 2011 proprio dalla Tosinvest di Angelucci. Il tribunale amministrativo laziale, lo scorso 25 novembre, aveva quindi annullato la multa e congelato le sanzioni originariamente inflitte prima che queste ultime fossero riapplicate dal Consiglio di Stato.


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