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Editoriale di dicembre

Creato il 05 dicembre 2010 da Carlo_lock
Non male cominciare questo dicembre con le parole cantate falsamente consolatorie di Eugenio Finardi del filmato precedente. Eppure, sembra un controsenso, ma per molti le festività annunciate sono uno spauracchio, l'ombra della propria solitudine proiettata sui muri, davanti al proprio letto.
Allora forse si cerca di far passare per libertà la sofferenza..Si può resistere all'aridità della vita, pensando forse che la contropartita salvifica è il dono della libertà.
Dicembre quindi sarà il mese della libertà, gioiamo, pensiamo a Babbo Natale, corriamo fuori dal tempo.
Eugenio Finardi ha scritto pensieri realistici quanto pericolosissimi nella sua carriera, Vasco Rossi scherzava prendendo in giro la propria "vita spericolata", Finardi faceva sul serio, sloganeggiava all'insegna di una campagna propagandistica di pensiero organizzata.

Più che libero veramente era un ribelle veramente......
Ed è all'insegna della ribellione che si sono contraddistinte le ultime settimane di contestazioni studentesche, in nome di una riforma universitaria a detta di tutti sbagliata.
Poi tornerà la quiete, il panettone, le pennichelle post-pranzo...insomma, il consumismo ci serve anche per farci dimenticare quel senso precario dell'esistere che non viene in nessun modo colmato. Non serve la droga, non servono gli amici, non serve nessun tipo di chiesa.....Ci si arrangia come meglio si può. Certo che arrivare perfino a non avere fiducia nemmeno in nostro signore è molto grave ed è primariamente un pensiero anti-natalizio. Oh, ma come si capisce che questo editoriale è nato storto, non è vero? Certo, sembra un editoriale nato sulla scorta dell'istinto umorale, bè, ma ogni tanto dev'essere così. Del resto anche questo blog è sempre riuscito ad andare avanti, nonostante gli umori neri.
Ho da poco inaugurato, del tutto casualmente, una specie di feuilleton, la storia di Linda e del suo poeta...La storia di un poeta che incontra questa Linda, una creatura bionda, dark, ma al tempo stesso romantica, le dedica una poesia e poi Linda esce dalla poesia e viene incontro al suo poeta. La storia sicuramente continuerà....se siete curiosi continuate a seguirmi, ne varrà la pena.
Ho anche partecipato come pubblico a Che tempo che fa, ho potuto rivedere (ma stavolta da lontano) il carissimo Fabio Fazio, presente sul mio blog nella rubrica "non c'è spazio per Fazio", dopo il tentativo di intervistarlo che risale al 2008 (andate a vedere i trascorsi).
E nel frattempo sto cercando di mettere in cantiere altre novità. Voglio inoltre ricordare di segnalarmi cosa non va in questo blog oppure se avete suggerimenti li accolgo volentieri, sempre nel rispetto del solito stile da Roberto D' Agostino, ma molto più intelligente, insomma....Alto-basso, musica, erotismo, filosofia, senso del tragico....

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